Marco 50&50
Pregi : la piccola frazione di Barate, tre diciottesimi, fa si che il mio sesto senso mi porti a suonare il campanello giusto, quello dell'Antica Osteria Magenes
Difetti : il Guglielmo Tell, non ha camere libere, i cultori della pennichella dovranno spingersi da Gaggiano fino ad Alessandria.
Mousse di caprino e pan brioche
Dal forno del Magenes
Fresca partenza con palamita, nocciole, arance e ravanelli, mi è mancato un po' di pepe ma non faccio testo
Arrivano profumi e contrasti con la terrina di maiale, brusc, rafano e uova di lompo
Ad occhi chiusi sul risotto, così il profumo di porri, vongole e liquirizia arriva meglio
Inaspettato ed apprezzato piatto forte con roast beef di fegato, senape, prugne umeboshi, cavolfiore, polvere di sarda affumicata, ma di Elisabetta Canalis non c'è traccia
Derivati del latte a "ripulire" prima del dessert
Torta di riso con salsa al cioccolato
Liquore al cioccolato centrato, doppio&concentrato
Dopo un caffè come si deve, per cui bollente, forte e ristretto, il conto che, comprensivo di acqua, coperto e diversi calici, non arriva a trenta ma merita ugualmente la lode.
Un indirizzo sicuro per una pausa pranzo in un ambiente confortevole a qualche minuto dalla Milano da bere, svariati vini al calice, etichette che consentono di stappare a portofaglio sereno e leggermente più impegnative bolle francesi di piccoli produttori.
A cena, nella bella veranda, sarà possibile lasciarsi tentare dal polso fermo e dal sorriso cordiale dei fratelli Dario e Diego che sapranno proporre piatti della cucina lombarda ma anche ricette che, pur abbandonando il solco sicuro e conosciuto della tradizione milanese, potranno essere apprezzati con soddisfazione anche da palati più gourmand che gourmet.
Servizio attento, apparecchiatura sobria e la distanza di sicurezza tra i tavoli impreziosiscono la sequenza equilibrata e ritmata delle portate, sulle note di Max Gazzè, che si sovrappongono armonicamente a quelle del mio bianco profumato dall'acidità percettibile, anch'io ammazzo con estrema soddisfazione il tempo in attesa di un altro caffè.
Prima dei titoli di coda, un'indicazione per i milanesi, che, sbagliando, non hanno mai varcato la soglia, c'è una sola entrata, l'ho segnata con un evidenziatore dal cappuccetto rosso, dovesse passare lupo alberto ;-) comunque non ci si può sbagliare, un grosso sbaglio sarebbe non provarla quest'osteria che rincuora e, nonostante le chicche, tenete un po' di spazio per i chicchi, sempre sopra media.
L'immagine in bianco e nero del team Magenes è del fotografo Marco Varoli.
M 50&50
http://www.osteriamagenes.it/
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