martedì 17 novembre 2015

Non si può sbagliare


Marco 50&50

Pregi : la piccola frazione di Barate, tre diciottesimi, fa si che il mio sesto senso mi porti a suonare il campanello giusto, quello dell'Antica Osteria Magenes

Difetti : il Guglielmo Tell, non ha camere libere, i cultori della pennichella dovranno spingersi da Gaggiano fino ad Alessandria.





Mousse di caprino e pan brioche


Dal forno del Magenes


Fresca partenza con palamita, nocciole, arance e ravanelli, mi è mancato un po' di pepe ma non faccio testo


Arrivano profumi e contrasti con la terrina di maiale, brusc, rafano e uova di lompo


Ad occhi chiusi sul risotto, così il profumo di  porri, vongole e liquirizia arriva meglio


Inaspettato ed apprezzato piatto forte con roast beef di fegato, senape, prugne umeboshi, cavolfiore, polvere di sarda affumicata, ma di Elisabetta Canalis non c'è traccia


Derivati del latte a "ripulire" prima del dessert


Torta di riso con salsa al cioccolato


Liquore al cioccolato centrato, doppio&concentrato

Dopo un caffè come si deve, per cui bollente, forte e ristretto, il conto che, comprensivo di acqua, coperto e diversi calici, non arriva a trenta ma merita ugualmente la lode.

Un indirizzo sicuro per una pausa pranzo in un ambiente confortevole a qualche minuto dalla Milano da bere, svariati vini al calice, etichette che consentono di stappare a portofaglio sereno e leggermente più impegnative bolle francesi di piccoli produttori.



A cena, nella bella veranda, sarà possibile lasciarsi tentare dal polso fermo e dal sorriso cordiale dei fratelli Dario e Diego che sapranno proporre piatti della cucina lombarda ma anche ricette che, pur abbandonando il solco sicuro e conosciuto della tradizione milanese, potranno essere apprezzati con soddisfazione anche da palati più gourmand che gourmet.

Servizio attento, apparecchiatura sobria e la distanza di sicurezza tra i tavoli impreziosiscono la sequenza equilibrata e ritmata delle portate, sulle note di Max Gazzè, che si sovrappongono armonicamente a quelle del mio bianco profumato dall'acidità percettibile, anch'io  ammazzo con estrema soddisfazione il tempo in attesa di un altro caffè.

Prima dei titoli di coda, un'indicazione per i milanesi, che, sbagliando, non hanno mai varcato la soglia, c'è una sola entrata, l'ho segnata con un evidenziatore dal cappuccetto rosso, dovesse passare lupo alberto ;-) comunque non  ci si può sbagliare, un grosso sbaglio sarebbe non provarla quest'osteria che rincuora e, nonostante le chicche, tenete un po' di spazio per i chicchi, sempre sopra media.


L'immagine in bianco e nero del team Magenes è del fotografo Marco Varoli.

M 50&50

http://www.osteriamagenes.it/

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