gdf
L’Art Director conduce, Barbara produce. Il pubblico sembra
gradire, con la riserva di ogni piemontese che sempre ti osserva e ti giudica, e
con cautela ti gratifica. Si mangia ancora bene, il servizio è esemplare, ma la
mia sensazione tattile è che qualche cosa potrebbe ancora evolvere e cambiare.
Il Blupum si sdoppia e propone un altro spazio al piano superiore della
Trattoria vera e propria. Un piano studiato e realizzato per far si che una
formula ancor più semplificata trovi una collocazione nelle abitudini degli
eporediesi, per ora titubanti di fronte alla possibilità di farsi un bel giro
(per la miseria di un euro e cinquanta a pezzo), dicevo, di un bel giro di tapas, brioche, tramezzini,
ostriche e chissà a quante altre diavolerie avrà meditato il direttore
artistico.
L’operazione ha tolto qualche energia ed un tratto di concentrazione
al piano di sotto, che a sua volta dovrà trovar una maniera equilibrata per
convivere pacificamente con la caffetteria tapas bar a vin. La carta dei vini è
stata ridimensionata e semplificata rispetto all’inizio nello spirito e nelle intenzioni, mentre prezzi e qualità continuano
tutto sommato a comprendersi. Pare brutto ad Ivrea andare dagli Scabin per un
tramezzino, invece è forse proprio questo l’ulteriore cambiamento di linea dell’ Art
Director, decisamente sempre troppo avanti per essere immediatamente inteso e
capito. Vodka and tonic, please!
Tavoli in caffetteria
Banco degustazione collettivo accattivante
Tramezzini freschissimi ed invitanti, ma anche brioche e torte
Scendiamo in trattoria
Pane e grissini non li fanno loro, ma sono comunque ottimi
Preparazione al tavolo del pesto di salvia da servire con un burro artigianale di pregio
La tazzina della Zia... stavolta servita come un cappuccino di tonno e fagioli
Un qualche affettato per accompagnare il goloso gnocco fritto
L'insalata di trota alla russa, con trota piuttosto insignificante.
Deliziose le verdure ed il dressing
Deliziose le verdure ed il dressing
Potente Cannonau da 16 gradi profumato di mirto e cacao
Servizio personalizzato da parte dell'ottimo Enrico Sirigu
Inaspettati e sfuggenti spaghetti con vongole
Polenta e cinghiale, al meglio, da buon ricordo.
Due tagli di bollito nel su brodo, cipolle agrodolci di Ivrea e altre verdure al naturale
Sale grosso ad accompagnare, con bagnet vert, salsa di peperoni e mostarda
Gradito intermezzo: brodo di carne in tazza. Corroborante e digestivo.
Il vegan condivisibile secondo Scabin: tataki di melanzana prezzemolata in salsa di pomodoro
Maitre Ivan Famanni mi serve un calice adeguato al ...
... cannolo siciliano, piuttosto ostico
gdf