giovedì 5 novembre 2015

Acquolina in bocca e profumi di Sicilia nel piatto


gdf


E non solo dal piatto ma anche dai calici si liberano sentori di fiori e frutti che fanno viaggiare il pensiero verso l'estremo ovest dell'isola dei fichi d'india, regione che mi viene periodicamente incontro, qui a due passi dal faro, a Ospedaletti, nel luminoso locale di Tiziana Caravotta, L'impegno di proporre una cucina fondata sulle ricette siciliane ma realizzate con prodotti locali resta la priorità del giovane cuciniere Davide La Rosa, che condivide intenzioni e origini con la proprietaria, sempre più incentivata a proseguire un percorso iniziato ormai quattro anni fa.


La bollicina di Firriato scorre via veloce sulle note del Grillo e del Cataratto, così come la giornata, che grazie alle intuizioni (non tutte a fuoco) del giovane chef ventiquatrenne, si allontana dalla monotonia del polpo e patate, dello spaghetto alle vongole, della frittura di paranza e dai mille tonnetti creativamente torturati qua e là lungo la costa.

L'illuminazione solare si definisce al meglio -come ovvio-  focalizzandosi sui piatti che fanno parte del bagaglio culturale e palatale di Davide, che non può nascondere il senso del gusto che gli appartiene così come nessuno di noi sarebbe in grado di controllare un colpo di tosse o uno starnuto. La spontaneità si manifesta nitida nel piatto di spaghetti alle sarde (impeccabili), e si rivela fino alla ridondanza dei filetti di spada panati alle erbe (origano) su godurioso intingolo rosso e sanguigno che non parla un dialetto, ma bensì una lingua vera a propria, accentuata e accentata senza vergogna, così come dovrebbe essere l'espressione di un carattere che fatica a farsi intaccare da compromessi.

Convenzione che però viene messa in dubbio dalla legittima quanto discutibile scelta degli ingredienti impiegati per edificare dal nulla accostamenti che possono sorprendere in maniera diversa i clienti più avveduti rispetto a quelli meno formati. Sui dessert, oggi come in passato, i risultati sono oggettivamente buoni o molto buoni, anche se -a suo dire- il cuoco non ama i dolci, ma anche in questo caso il suo soffio vitale lo ispira e gli indica un percorso sicuro, quello di casa, da cui è così difficile allontanarsi in gioventù senza una guida.

Didascalie forse imperfette, avendo preferito concentrare la mia attenzione sulla piacevole conversazione con la mia compagna di banco, Roberta, ah! per un giorno, piuttosto che annotare scrupolosamente ogni dettaglio, pur consapevole che a chi legge interessano prioritariamente i contenuti e il costo dei medesimi, che qui non si scosterà per nessuna ragione dalla fascia 30/40 euro, sia a menù che alla carta.

La sobria presentazione dei grissini, che completano un offerta di pani di almeno quattro varietà

Carpaccio tiepido di branzino con zucca in padella, polvere di capperi e croccante di cereali

Filetti di gallinella e (sarde?) farcite di borragine su crema di asparagi

Spaghetti alle sarde

Spada panato alle erbe (non fritto) su intingolo di pomodoro, olive taggiasche, capperi ...

Mousse di panna al miele di lavanda su crema di marroni, castagne e frutta secca sabbiata

Davide La Rosa


L'Acquolina
     Piazza San Giovanni Battista, 7, Ospedaletti IM
    Tel: 0184 683687

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