Testo mosso by gdf
Foto mosse di Fabrizio Nobili, quasi tutte
Ecco, uno deve già inventarsi
cose strane per tirare innanzi o almeno per intuire dove potrebbe nascere un
nuovo punto di partenza. Un nuovo punto zero da individuare, per ripartire; ma una volta deciso dove mettere il punto di inizio non si saprà mai che direzione prenderà la strada che nascerà da quel punto
immaginario.
Il progetto baratto libri gdf per
generi alimentari di conforto è andato fuori controllo, è diventato una cosa
scandalosa. Guardate qua: quei due qua sopra non si vedevano e non si parlavano da quasi due anni. Eccoci: i co-fondatori di Passione Gourmet, l’unico web food blog
che riesce tutt’oggi ad alterare simultaneamente l’umore (notare la finezza
dell’eufemismo); dicevo, che riesce ormai da quattro anni nell’intento non
facile di fare incazzare il recensito, il lettore, e pure il recensore. Tutta
colpa di quei maledetti ventesimi e di quei due colori: il rosso e il blu.
Tra le migliaia di commenti
raccolti sul blog PG negli anni, ne ricordo anche un paio di qualcuno che non senza ironia ma parecchia fantasia ci
etichettò in maniera visionaria ( il gdf e il Cauzzi ) come i Gault &
Millau “de’noantri”.
Bene, quale potesse rappresentare meglio l’uno o l’altro
in quel momento non lo potevo sapere, ma col tempo il rosso e il blu furono
progressivamente focalizzati. Voglio dire: Gault è passato alla storia come un
tipo conservatore, piuttosto schivo e irascibile; mentre Millau più
avanguardista, pragmatico e diplomatico. Adesso è più chiaro chi forse poteva rappresentare l'uno e chi è
l’altro?
Bontà di quel commentatore con la
vista lunga, ma nel frattempo la faccenda mi sta scappando di mano, perché è
bastato un salame “ecumenico” e un libro per rimescolare il rosso
e il blu. Un patto anarchico che rimette tutto in discussione, ma senza
discussioni stavolta, perché non ci sono più motivi sui quali fondare altre
visioni del mondo, che resteranno diverse, ma parallele, essendo cambiati i
punti di ripartenza e gli obiettivi.
Quindi le strade sono diverse e distinte, ma potranno saltuariamente incrociarsi, senza
incidenti, avendo provveduto a costruire grandi rotonde invece dei vecchi e
pericolosi incroci a raso. Altro che il Decalogo della Nouvelle Cuisine, qui
potrebbe nascere il Decalogo dell’Ordine del Cucchiaio di Plastica! Ordine che
raccoglierà le idee primarie tracciate dal “Barbonismo etico” sviluppandole
lungo il nuovo solco tracciato da “Barattopoli”
Ma ne hai appena inquadrata una
di situazione che eccone un’altra accodarsi alla precedente. Non puoi star
tranquillo un minuto che arriva anche questo qui. Lo conoscete questo? No? Ma
si che lo conoscete! E’ l’unico utente internet che su un post di 4000 battute
riesce a scriverci sotto un commento da 12000 battute, tutte in chiaro. Si
chiama Gianni Revello, ed è uno dei Senatori italiani della Forchetta, degno
dell’Ordine del Cucchiaio di Plastica, ed è pure stato uno dei nostri compagni
di viaggio nella tempestosa avventura della Guida Gourmet dell’Editore Domus.
Non ce ne sono di foto sue sul web, e se cercate su Google Immagini il suo nome,
invece della sua faccia usciranno quelle di Ferran Adrià e di Paolo Lopriore,
tanto per capire quanto sto distante anche da Gianni, uno di quelli che mi ha
fatto capire che la mia strada da Maitre non era percorribile. Lui, che dopo averlo
avuto due sole volte al tavolo, ha fatto scattare nel mio cervello la
convinzione che non ce la potevo fare con clienti come lui. Comunque ottimo anche il Revello, che anche se colto di sorpresa non si è tirato indietro di fronte alle responsabilità imposte dal patto del baratto e ne è uscito brillantemente.
La foto di Revello che così come quella di Emanuele Barbaresi, è l'unica foto web dei due Senatori. Barbaresi, con il quale facevo fatica a concordare anche il colore dell'acqua minerale. Questa è
l’unica foto web del Barba-Simon, rimasto a lungo lontano dall’obiettivo fotografico prima di quella serata da Peck, sempre per colpa di un libro (la foto è di Luigi Cremona). Ma una volta
centrato il Barbaresi vuoi che non buttiamo in pasto al mondo anche il Revello?
Una cosa veramente scandalosa, che solo nella terra Belinense dei Grillini
poteva avvenire, prendendo a spallate le vecchie storie e le vecchie convinzioni sulla Milano Genova.
Ne volete ancora? C’è anche
Fabrizio Nobili, altro artefice di quella “Opera Unica”, la Guida Gourmet intendo, oltre che sodale della disciolta Associazione PG, e ahimè, anche di quasi tutte queste foto. E così siamo già oltre alla metà
di quel gruppo, ritrovati non per caso, ma per colpa di un baratto, di un salame e
di un libro.
Le foto degli altri non ci sono in giro per il web, quindi di lavoro ne resta, ma il patto del baratto ne ha già fatti saltare parecchi di paletti, e quindi non escluderei che anche qualche altro recinto ben chiuso da un cancello serrato con catenacci possa essere comunque scardinato da Barattopoli.
Le foto degli altri non ci sono in giro per il web, quindi di lavoro ne resta, ma il patto del baratto ne ha già fatti saltare parecchi di paletti, e quindi non escluderei che anche qualche altro recinto ben chiuso da un cancello serrato con catenacci possa essere comunque scardinato da Barattopoli.
Usare poco sale e nessuna spezia va bene, perché fa risaltare la dolcezza della carne, ma forse, qualche granello di pepe spezzato... ma quale pepe?
E anche il lardo da Ibleo Nero, che così come il salame, ho deciso di condividere con Roberto Rollino e i suoi ragazzi di cucina, ancor prima di rientrare al Faro, perché anche quel nodo andava sciolto, in una maniera o nell'altra, così come quello della mia sciarpa bianca, dimenticata là.
Il nobili ha sfuocato, la gelosia fa brutti scherzi. Ma non solo. Direi che le mie foto sono a dir poco orrende, con smorfie improponibili. Bella giornata, la giornata degli improbabili. Però ti sono uscite ad occhio almeno 6.000 battute, e per chi ti conosce questo è un buon segno. Il cucchiaio di plastica è un progetto trasversale che non deve essere affatto abbandonato. Ed in suo onore ci sta bene anche un evviva la nouvelle "cousine" :-)
RispondiEliminaa la prochaine gardien
Albuz
Non bastavano i 10 saggi? Pure i 5 assaggi tocca vedere in questo we pasquale?
RispondiEliminaLa Rivoluzione del Cucchiaio di Plastica è partita. Da Genova, e da dove se no?
EliminaQuindi tra poco arriverà anche lo Tsumani Tour: 6000 battute di post e 18mila di commento di Revello? :-)
RispondiEliminaB.
Dati i soggetti, parlerei di Tsumami Tour... :-)
EliminaCome si fa ad avere quel salame?
RispondiEliminaE' un prodotto artigianale per uso privato o è anche in commercio?
Grazie
Giorgio
Un bel post, che ho letto con grande piacere. Perché era assurdo che Gault e Millau non si parlassero...
RispondiEliminaBonjour Gardien ! Meraviglioso il salame da suino nero dei Nebrodi, io adoro la Sicilia. Non tralascerei, fossi in te, lo strepitoso salame da suino nero di Calabria veramente eccellente per finezza ! Buona vita Gardien ! Le Maire
RispondiEliminaGianni Revello, insopportabile nel web chissà se è lo stesso di persona..
RispondiEliminaTopo Gigio
Io con Revello ho mangiato una sola volta e l'ho trovato piacevolmente sopportabile "di persona".
EliminaRolando
Per quelli che mi hanno chiesto info sul salame Ibleo by mail, la mail di riferimento è questa:
RispondiEliminaMail- info@ibleonero.it
Grazie per la risposta Roberto. Si, scrivete alla mail per chiedere info su spedizioni e costi. Grazie
EliminaAlbuz
Bello vedere queste foto!
RispondiEliminama quale gelosia caro albuz, la sera prima chiesi alla mia dolce metà se avrei dovuto fare il giudice di sedia (gli sgabelli c'erano) oppure reggere il moccolo.
RispondiEliminaLa fortuna ha voluto la piacevole presenza anche di Gianni che ha comunque fatto da diversivo.
piuttosto serve registrare il cucchiaio e vista la voglia di spendere farò volentieri parte dei recensori ermetici. belìn bisogna risparmiare anche sulle parole.
fabird
e poi se la fotocamera del guardiano ha bisogno di essere inquadrata dal mirino e non dal display e non mi si dice diventa facile sfuocare le foto.
RispondiEliminacmq a presto gdf.