martedì 2 aprile 2013

Barattopoli



Testo mosso by gdf
Foto mosse di Fabrizio Nobili, quasi tutte

Ecco, uno deve già inventarsi cose strane per tirare innanzi o almeno per intuire dove potrebbe nascere un nuovo punto di partenza. Un nuovo punto zero da individuare, per ripartire; ma una volta deciso dove mettere il punto di inizio non si saprà mai che direzione prenderà la strada che nascerà da quel punto immaginario. 

Il progetto baratto libri gdf per generi alimentari di conforto è andato fuori controllo, è diventato una cosa scandalosa. Guardate qua: quei due qua sopra non si vedevano e non si parlavano da quasi due anni. Eccoci: i co-fondatori di Passione Gourmet, l’unico web food blog che riesce tutt’oggi ad alterare simultaneamente l’umore (notare la finezza dell’eufemismo); dicevo, che riesce ormai da quattro anni nell’intento non facile di fare incazzare il recensito, il lettore, e pure il recensore. Tutta colpa di quei maledetti ventesimi e di quei due colori: il rosso e il blu.

Tra le migliaia di commenti raccolti sul blog PG negli anni, ne ricordo anche un paio di qualcuno  che non senza ironia ma parecchia fantasia ci etichettò in maniera visionaria ( il gdf e il Cauzzi ) come i Gault & Millau “de’noantri”. 

Bene, quale potesse rappresentare meglio l’uno o l’altro in quel momento non lo potevo sapere, ma col tempo il rosso e il blu furono progressivamente focalizzati. Voglio dire: Gault è passato alla storia come un tipo conservatore, piuttosto schivo e irascibile; mentre Millau più avanguardista, pragmatico e diplomatico. Adesso è più chiaro chi forse poteva rappresentare  l'uno e chi è l’altro?


Bontà di quel commentatore con la vista lunga, ma nel frattempo la faccenda mi sta scappando di mano, perché è bastato un salame “ecumenico” e un libro per rimescolare il rosso e il blu. Un patto anarchico che rimette tutto in discussione, ma senza discussioni stavolta, perché non ci sono più motivi sui quali fondare altre visioni del mondo, che resteranno diverse, ma parallele, essendo cambiati i punti di ripartenza e gli obiettivi.

Quindi le strade sono diverse e distinte,  ma potranno saltuariamente incrociarsi, senza incidenti, avendo provveduto a costruire grandi rotonde invece dei vecchi e pericolosi incroci a raso. Altro che il Decalogo della Nouvelle Cuisine, qui potrebbe nascere il Decalogo dell’Ordine del Cucchiaio di Plastica! Ordine che raccoglierà le idee primarie tracciate dal “Barbonismo etico” sviluppandole lungo il nuovo solco tracciato da “Barattopoli

Ma ne hai appena inquadrata una di situazione che eccone un’altra accodarsi alla precedente. Non puoi star tranquillo un minuto che arriva anche questo qui. Lo conoscete questo? No? Ma si che lo conoscete! E’ l’unico utente internet che su un post di 4000 battute riesce a scriverci sotto un commento da 12000 battute, tutte in chiaro. Si chiama Gianni Revello, ed è uno dei Senatori italiani della Forchetta, degno dell’Ordine del Cucchiaio di Plastica, ed è pure stato uno dei nostri compagni di viaggio nella tempestosa avventura della Guida Gourmet dell’Editore Domus. Non ce ne sono di foto sue sul web, e se cercate su Google Immagini il suo nome, invece della sua faccia usciranno quelle di Ferran Adrià e di Paolo Lopriore, tanto per capire quanto sto distante anche da Gianni, uno di quelli che mi ha fatto capire che la mia strada da Maitre non era percorribile. Lui, che dopo averlo avuto due sole volte al tavolo, ha fatto scattare nel mio cervello la convinzione che non ce la potevo fare con clienti come lui. Comunque ottimo anche il Revello, che anche se colto di sorpresa non si è tirato indietro di fronte alle responsabilità imposte dal patto del baratto e ne è uscito brillantemente.

La foto di Revello che così come quella di Emanuele Barbaresi, è l'unica foto web dei due Senatori. Barbaresi, con il quale facevo fatica a concordare anche il colore dell'acqua minerale. Questa è l’unica foto web del Barba-Simon, rimasto a lungo lontano dall’obiettivo fotografico prima di quella serata da Peck, sempre per colpa di un libro (la foto è di Luigi Cremona). Ma una volta centrato il Barbaresi vuoi che non buttiamo in pasto al mondo anche il Revello? Una cosa veramente scandalosa, che solo nella terra Belinense dei Grillini poteva avvenire, prendendo a spallate le vecchie storie e le vecchie convinzioni sulla Milano Genova.



Ne volete ancora? C’è anche Fabrizio Nobili, altro artefice di quella “Opera Unica”, la Guida Gourmet intendo, oltre che sodale della disciolta Associazione PG, e ahimè, anche di quasi tutte queste foto. E così siamo già oltre alla metà di quel gruppo, ritrovati non per caso, ma per colpa di un baratto, di un salame e di un libro.

Le foto degli altri non ci sono in giro per il web, quindi di lavoro ne resta, ma il patto del baratto ne ha già fatti saltare parecchi di paletti, e quindi non escluderei che anche qualche altro recinto ben chiuso da un cancello serrato con catenacci possa essere comunque scardinato da Barattopoli.







Il salame è ottimo

Usare poco sale e nessuna spezia va bene, perché fa risaltare la dolcezza della carne, ma forse, qualche granello di pepe spezzato... ma quale pepe?



 E anche il lardo da Ibleo Nero, che così come il salame, ho deciso di condividere con Roberto Rollino e i suoi ragazzi di cucina, ancor prima di rientrare al Faro, perché anche quel nodo andava sciolto, in una maniera o nell'altra, così come quello della mia sciarpa bianca, dimenticata là.





15 commenti:

  1. Il nobili ha sfuocato, la gelosia fa brutti scherzi. Ma non solo. Direi che le mie foto sono a dir poco orrende, con smorfie improponibili. Bella giornata, la giornata degli improbabili. Però ti sono uscite ad occhio almeno 6.000 battute, e per chi ti conosce questo è un buon segno. Il cucchiaio di plastica è un progetto trasversale che non deve essere affatto abbandonato. Ed in suo onore ci sta bene anche un evviva la nouvelle "cousine" :-)

    a la prochaine gardien

    Albuz

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  2. Non bastavano i 10 saggi? Pure i 5 assaggi tocca vedere in questo we pasquale?

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    1. La Rivoluzione del Cucchiaio di Plastica è partita. Da Genova, e da dove se no?

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  3. Quindi tra poco arriverà anche lo Tsumani Tour: 6000 battute di post e 18mila di commento di Revello? :-)

    B.

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    1. Alessandro Pellegri2 aprile 2013 alle ore 10:23

      Dati i soggetti, parlerei di Tsumami Tour... :-)

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  4. Come si fa ad avere quel salame?
    E' un prodotto artigianale per uso privato o è anche in commercio?
    Grazie
    Giorgio

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  5. Un bel post, che ho letto con grande piacere. Perché era assurdo che Gault e Millau non si parlassero...

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  6. Bonjour Gardien ! Meraviglioso il salame da suino nero dei Nebrodi, io adoro la Sicilia. Non tralascerei, fossi in te, lo strepitoso salame da suino nero di Calabria veramente eccellente per finezza ! Buona vita Gardien ! Le Maire

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  7. Gianni Revello, insopportabile nel web chissà se è lo stesso di persona..

    Topo Gigio

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    1. Io con Revello ho mangiato una sola volta e l'ho trovato piacevolmente sopportabile "di persona".

      Rolando

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  8. Per quelli che mi hanno chiesto info sul salame Ibleo by mail, la mail di riferimento è questa:

    Mail- info@ibleonero.it

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    1. Grazie per la risposta Roberto. Si, scrivete alla mail per chiedere info su spedizioni e costi. Grazie

      Albuz

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  9. Bello vedere queste foto!

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  10. ma quale gelosia caro albuz, la sera prima chiesi alla mia dolce metà se avrei dovuto fare il giudice di sedia (gli sgabelli c'erano) oppure reggere il moccolo.
    La fortuna ha voluto la piacevole presenza anche di Gianni che ha comunque fatto da diversivo.

    piuttosto serve registrare il cucchiaio e vista la voglia di spendere farò volentieri parte dei recensori ermetici. belìn bisogna risparmiare anche sulle parole.

    fabird

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  11. e poi se la fotocamera del guardiano ha bisogno di essere inquadrata dal mirino e non dal display e non mi si dice diventa facile sfuocare le foto.

    cmq a presto gdf.

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