gdf 2014
Non ho mai avuto la pretesa di
difendere con un qualche logo personalizzato le foto che ho pubblicato sui
diversi blog con i quali ho collaborato. Forse per semplice pigrizia, forse perché
non ci ho mai dato peso alla difesa di questo piccolo diritto d’autore. Forse perché
quando ne ho bisogno io di qualche foto me la prendo senza farmi troppi
problemi, a volte citando la fonte, ma a volte no, perché altri come me, non l’hanno
protetta quella foto, e l’hanno buttata dentro anonimamente, senza farsi
troppi scrupoli sulla vita digitale di quella foto.
Ho verificato in una mattinata
piovosa che tra le migliaia di foto che ho scattato e poi pubblicato (su Passione Gourmet - Luciano Pignataro Blog
- L’Armadillo Bar), sono state moltissime quelle recuperate da Google Immagini.
E una volta che Google Immagini ha indicizzato per bene le foto, queste poi
arrivano facilmente a chi è interessato ad un determinato argomento utilizzando
le stesse parole chiave che usiamo per cercare informazioni scritte.
C’è chi se la prende (una foto)
per scrivere articoli o post senza prendersi il disturbo di andarci veramente
in quel locale, in quella località. Ma poi scopro e mi sorprendo che può accadere anche il contrario, e cioè
che sia lo stesso chef di un ristorante straniero che hai visitato e recensito
(senza essere poi stato avvisato) a recuperare un mio scatto, dopo che MarziaPuntini ha decorato un suo piatto prima di rimandarlo in cucina, e che questa
immagine sia finita a distanza di anni direttamente nelle newsletter o nel sito del ristorante di quello chef.
Che a farlo sia stato lo chef Bruno Oger (o chi per lui), artefice
di uno dei migliori cinque ristoranti della Costa Azzurra, mi ha piacevolmente
sorpreso. Così facendo ha fatto rivivere una vecchia immagine e contemporaneamente ha contraccambiato involontariamente la gentilezza, in due lingue e a doppio senso. E grazie
ancora a Fabrizio Nobili che mi ha segnalato il link, in una giornata così
così, rasserenando il tempo, e dove non avevo nuove immagini da proporre sul blog.
gdf
Dietro una grande foto c'è una grande idea, dietro una grande idea c'è una grande donna...dopo tutto c'è un 50/50 gdf
RispondiEliminaMarco
le foto made by gdf non serve etichettarle, si riconoscono abbastanza spesso.....
RispondiEliminaR.