venerdì 5 aprile 2013

Che fine fanno le nostre foto pubblicate sul web?



gdf 2014

Non ho mai avuto la pretesa di difendere con un qualche logo personalizzato le foto che ho pubblicato sui diversi blog con i quali ho collaborato. Forse per semplice pigrizia, forse perché non ci ho mai dato peso alla difesa di questo piccolo diritto d’autore. Forse perché quando ne ho bisogno io di qualche foto me la prendo senza farmi troppi problemi, a volte citando la fonte, ma a volte no, perché altri come me, non l’hanno protetta quella foto, e l’hanno buttata dentro anonimamente, senza farsi troppi scrupoli sulla vita digitale di quella foto.

Ho verificato in una mattinata piovosa che tra le migliaia di foto che ho scattato e poi pubblicato  (su Passione Gourmet - Luciano Pignataro Blog - L’Armadillo Bar), sono state moltissime quelle recuperate da Google Immagini. E una volta che Google Immagini ha indicizzato per bene le foto, queste poi arrivano facilmente a chi è interessato ad un determinato argomento utilizzando le stesse parole chiave che usiamo per cercare informazioni scritte.

C’è chi se la prende (una foto) per scrivere articoli o post senza prendersi il disturbo di andarci veramente in quel locale, in quella località. Ma poi scopro e mi sorprendo che può accadere anche il contrario, e cioè che sia lo stesso chef di un ristorante straniero che hai visitato e recensito (senza essere poi stato avvisato) a recuperare un mio scatto, dopo che MarziaPuntini ha decorato un suo piatto prima di rimandarlo in cucina, e che questa immagine sia finita a distanza di anni direttamente nelle newsletter o nel sito del ristorante di quello chef.


Che a farlo sia stato lo chef Bruno Oger (o chi per lui), artefice di uno dei migliori cinque ristoranti della Costa Azzurra, mi ha piacevolmente sorpreso. Così facendo ha fatto rivivere una vecchia immagine e contemporaneamente  ha contraccambiato involontariamente la gentilezza, in due lingue e a doppio senso. E grazie ancora a Fabrizio Nobili che mi ha segnalato il link, in una giornata così così, rasserenando il tempo, e dove non avevo nuove immagini da proporre sul blog.



gdf

2 commenti:

  1. Dietro una grande foto c'è una grande idea, dietro una grande idea c'è una grande donna...dopo tutto c'è un 50/50 gdf
    Marco

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  2. le foto made by gdf non serve etichettarle, si riconoscono abbastanza spesso.....
    R.

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