mercoledì 3 aprile 2013

Genova | Il Marin di Enrico Panero e Marco Visciola


del Guardiano del Faro



Belìn che freddo l'altro giorno a Zena! Hanno messo le mutande di lana anche alle gru, alle palme, alle panchine e a tutti gli altri gli altri alberi del Porto Antico. Vedi a saper dove mettere un Eataly strategico? Parcheggio coperto a 200 metri, ombrello distrutto da una folata di vento che neanche a Trieste e a quel punto il rifugio più prossimo sarà quello. L'accogliente Eataly Genova con il suo ristorante di riferimento: il Marin. 

Il Marin è sempre aperto, e quindi i ragazzi in cucina si alternano, senza che la cucina ne debba soffrire. Quindi, che ci sia Enrico Panero o Marco Visciola (o tutti e due), la cucina, improntata sui temi marini, rimane su buoni livelli, e comunque tra le migliori tre o quattro della città. Enrico e Marco li ho conosciuti qualche mese fa, mentre loro partecipavano al concorso Emergente di Riccagioia, e i presiedevo proprio quella giuria che li ha valutati pochino quel giorno. Caspita! Perdere per un punto su oltre 700 punti a disposizione è avvilente. Li ho ricontati tre volte i punteggi, ho provato anche a togliere il più alto e il più basso. Ma niente da fare, quel punticino continuava a dar loro torto.

Il minimo che si poteva fare era re-invitarli alla prossima edizione. Spero di rivederli per quell'occasione. Intanto c'è questa occasione, dove Marco ha preso il comando delle operazioni e ci ha proposto questo menù leggero e colorato, dove sarà il pesce azzurro (non facilissimo da gestire) il filo conduttore.



Marco Visciola. Oggi lo chef è lui.

Brava anche la ragazza sommelier che abbiamo impegnato duramente nello stappo plurimo di bocce francesi.

Ma prima arriva l'aperitivo della "casa", siamo a Eataly, e quindi...

Fragranti cracker al sesamo

La focaccia, inevitabile a Genova

Un pinzimonio in crema di basilico, vagamente Ducassiano

Una garanzia

La St.Jacques su brunoise di cavolfiore e lardo croccante

Conosco parecchi genovesi che vanno a comprare appositamente il pane dentro Eataly. Il motivo c'è, perché probabilmente è il migliore nella città della focaccia.

Il servizio dell'olio, Roy etichetta nera.

Pesce lama farcito di piccole verdure, ma molto piccole; cime di rapa, salsa verde e cipolle di Pignone all'agro

Tagliolini ai frutti di mare

Un cuscino di preboggion, acciughe fresche e bottarga di muggine, prescinseoa della Val d'Aveto

Didier Dageneau 2004, aperto in due come un libro, comunque sopportabile

Totanetti? crema di patate allo zafferano effetto Parisi e cime di rapa piccanti, crostini e patata cristallo

Tortelloni ripieni di pesto liquido, crema di patate Quarantine, fagiolini e parmigiano

Magic casque: à carafer de tout urgence

Ricciola panata, carciofi, mostarda di arance abelinata (alienata)

Triglia in crosta, foie gras, topinambour

Mele, mele, mele

Insalata di agrumi, crumble di fondente, sfere di marzapane ghiacciate

E a un certo punto ci è venuta sete



gdf, il vostro cameriere on-line

7 commenti:

  1. Nelle nebbie caccia al tesoro per trovare un buon pane alveolato o una focaccia con la F ma anche in Liguria molti sulla focaccia vivono di rendita perchè sanno che l'attrazione non parte dal cervello...notevoli i tortelloni, ne avrei divorati a dozzine anzi a Quarantine e come dice Maggio "mi piacerebbe sapere" se sei comunque pronto per un altro stappo plurimo di bocce francesi
    Marco

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    1. Molto buoni in effetti i tortelloni farciti di pesto.
      Insieme al dessert di agrumi i due piatti sopra alla media.
      Per stappare sono sempre pronto, il polso tiene...

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  2. Che bella che è Zena,non fosse mugugnosa e improntasse le sue risorse sul turismo e sulla qualità gastronomica, non da spennaturisti mordi e fuggi, potrebbe essere una delle città più turistiche d Italia.Anyway il Marin uno dei punti luce cittadino.

    TMC

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    1. Sarà un gran ristorante per chi conosce o è conosciuto,ma chi non lo è e mangia alla carta è solo onesto e anche tutta la materia prima non è straordinaria.Un'ottimo ristorante dovrebbe assicurare qualità a tutti e quasi sempre.

      R.

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  3. Che finezza e che pulizia nelle presentazioni. E pensare che in due forse non arrivano a 50 anni i due cheffini :-)

    F.

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  4. confermo la bravura della sommelier: puntuale ed efficace, precisa e mai invadente.

    f.

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