- di Lorenza Vitali vs/ il Guardiano del Faro -
Caro Guardiano, ti
scrivo da New York, questa volta sono capitata per lavoro in un hotel,
recuperato “last minute”- nel vero senso
della parola dato che vivo in apnea da perenne assenza di tempo - nella zona Midtown che più
turistica-non-si-può: Fifth Avenue di fronte all’Empire State Building!
Vabbé….non mi crocifiggere, potevo fare anche di peggio nei giorni di Pasqua,
no? Comunque le cose strane sono all’ordine del giorno. Come saprai la città è
piena di round-the-corner shop, versione attuale dei vecchi empori di quartiere
che vendevano dal bigodino autoriscaldante al salamino “Milano” per attacchi di
fame notturni improvvisi. Sono la mia passione “trash” perché ci scopro di tutto! La catena è
comunque di quelle “fighette”, si chiama Duane Reade www.duanereade.com e, oltre a beveroni
aromatici che si chiamano “Vitali” ho scoperto che il bancone refrigerato, di
fronte agli shampoo, vende cibi pronti inimmaginabili (grazie a Dio ci compro
solo cosmetici e giornali!)
Insomma, l’ho vista,
era lì, la montagna di confezioni rosa salmone e mi guardava minacciosa:
sull’etichetta di ogni scatola trasparente c’era scritto (in italiano, eh!)
“Penne alla Vodka”. Alla vodkaaa??? Mi ero totalmente dimenticata di questo
piatto icona delle notti degli anni ottanta! Te la butto là, questa è la
botta…a te tocca la risposta!
Si, comincerei proprio dicendo che l’idea me l’ha lanciata Lorenza
Vitali, che avendo recentemente rinnovato il suo blog http://witaly.it/it ha previsto -tra le diverse
categorie inserite- anche uno spazio dedicato alle cose dimenticate: articoli
scritti e mai pubblicati o foto disperse in qualche file e mai più ritrovate
per chissà quale motivo. Oltre a ciò ci è venuta voglia anche di andare a
dissotterrare qualche piatto dimenticato, che potrebbe tornare di moda, come
tutto quanto è Vintage. E’ il caso delle penne alla Vodka, di cui mi parlava
Lorenza di ritorno da New York, dove sono tornate clamorosamente di moda, fino
ad aver interessato un’industria alimentare che le ha riabilitate e che ne sta
vendendo a camionate, già pronte e confezionate. Dubito che queste cose possano
funzionare da noi, ma l’idea potrebbe essere da riscoprire in maniera diversa,
ludica ma anche gourmet. E allora ci si mette anche qual diavolo d’uomo che fa
di nome Luigi e di cognome Cremona a farmi visualizzare un divino piatto di
penne alla Vodka che lui mangiò non so dove e non so quando, ma immagino quanto…
E’ stata innanzitutto la descrizione del piatto che mi ha
colpito, perché ho immediatamente visualizzato questa dozzina di penne
immacolate sfumate alla Vodka e poi posate con grazia e simmetria su una salsa
a specchio realizzata con nero di seppia. A rifinire e impreziosire il tutto
solo qualche perla di caviale fresco fatto cadere sulle candide pennette.
Ecco, io a quel punto non mi sono potuto solo limitare ad
immaginarlo questo piatto, e così mi sono messo in testa qualche dogma
Marchesiano, ho indossato il grembiule da cucina dei Troisgros e mi sono
cimentato in cucina per realizzare questa ricetta Vintage, alla mia maniera, e
il risultato è stato questo. Le pennette, dopo essere state bollite in acqua
salata, sono state saltate in una padella con del burro chiarificato e
aromatizzato alla cipolla bianca e poi sfumate alla Vodka. Sul piatto, per fare
il moderno, ci ho strisciato una pennellata di nero di seppia punteggiata da
panna acida. Quindi le pennette già ripassate in padella ed infine qualche
perla di caviale. Le pennette sono cinque, non a caso, ma in omaggio alle
cinque penne-llate, marchio Marchesiano. E da bere? Beluga Gold, what else?
Le foto di Lorenza si riconoscono anche perché sono tutte di traverso, come le faceva VG. E così il gdf le ha fatte dritte, suo malgrado. L'argomento si presta ed è facile prevedere un divertissemnt in sequel motion
RispondiEliminaBB
No, è trasversale anche il gdf: da Barbaresi a Cauzzi a Vitali e Cremona. però invece del Cucchiaio di Plastica qui ci vuole quello di Madreperla ;-)
RispondiEliminaBeppe
Che sfrontata eleganza e lusso!
RispondiEliminaA&P
L’armadillo curioso se sfidato con garbo si trasforma in pesce e abbocca, ma attenzione se togli l’armatura e affatichi il polso per spadellare potrebbe risentirne lo stappo…anyway troverò il modo per rimetterti ai fornelli con la rubrica periodica “il vino mi serve per sfumare” o “Spuntini ma non solo” o vedete voi…
RispondiEliminaMarco
Si disse spettegolando su radio casserole che il nostro VG avesse appreso a suo tempo la tecnica dell'obliquo proprio da Lorenza. Anch'io aderii alla moda, ma solo per omaggiare quello che pensavo fosse il maestro del trasversale attraverso gli spazi PG. Poi fui definito io stesso un VG, ma di provincia, e allora, risentito e rattristito ho cercato dapprima di passare almeno all'Interregionale, e oggi addirittura a New York con caviale Russo. Orizzontale o verticale, con la penna di traverso.
RispondiEliminaCaviale russo? Ma dai...
RispondiEliminaRob
Mah!
RispondiEliminaQui sotto il faro c'è una chiesa russa con davanti un negozio con due russe che vendono cose damangiare e da bere russe, insomma, ci si arrangia