martedì 21 luglio 2015

Guerra e Pace





Marco 50&50

Dei sensi.
Le coordinate dell'avamposto me le sono studiate bene, ottanta, sessanta, novanta distribuite su un metro e sessantanove centimetri, quindi bifronte, anche col caldo ci si può arrivare.
Ogni tanto, non osservato, pur non avendo dubbi, me le riguardo, le coordinate.
Dovesse trincerarsi, bisognerà tentare un’offensiva, magari con modi galanti, usando intelligenza ed intelligence, oppure con un’azione improvvisa, cogliendo impreparato chi si difende, giocando sull’effetto sorpresa piombando sul nemico nel punto più inaspettato, una guerra lampo a lampo già abbassata.
Comunque, prima dell’arrembaggio, bisogna cercare di aprirsi un varco, questo da sempre, magari usando il rostro sul fianco, anche se a poppa è meglio, ma la conquista di questo avamposto non sarà una passeggiata, sia che si usi una tattica di sfondamento che una di aggiramento tesa ad avvolgere il nemico sui fianchi per attaccarlo a tergo.
Forse in questi casi particolari credo che l'attacco debba essere sferrato su più fronti e con tutti i mezzi a disposizione, terrestri, navali e aerei, usando soprattutto, il supporto del genio, militare e non.
Dopo le prime schermaglie il contatto tra i corpi militari dovrebbe avvenire sulla zona collinare, lasciando il lato B temporaneamente scoperto, le zone erogene dovranno essere circondate di attenzioni, senza abbassare la guardia, anche qui, caldo permettendo, ci si potrebbe arrivare.
La conquista, secondo le prime stime, dovrebbe avvenire in tempi relativamente brevi ma non prima del tramonto, deboli fari nella notte dovranno illuminare il letto del fiume , campo di battaglia.
Il supporto aereo dovrà paracadutare, oltre ai rifornimenti necessari per affrontare una notte di ripetuti combattimenti corpo a corpo anche un supporto psicologico e fisiologico, tale supporto dovrà arrivare al momento giusto sotto forma di compresse, in un luogo preciso, il Punto Blu di Via Gra.
Se tutto dovesse procedere senza intoppi potremo dire di essere a cavallo e di volerci restare a lungo.
Comunque, dopo i preliminari di tattica militare per ottenere un risultato definitivo si deve passare alla strategia i cui presupposti fondamentali pur subendo affinamenti non sono mai cambiati dalla notte dei tempi, quindi perché cambiare proprio stanotte che si preannuncia buia e tempestosa.
L’attacco finale non deve prevedere mezze misure ma nemmeno l’uso di fanteria normodotata, qui ci vuole l’artiglieria pesante, missili, siluri e chi più ne ha più ne metta, adesso che fa un meno caldo mi sembra di essere più chiaro, come il cielo.
L’avamposto non è ancora in mio possesso,  lo sapevo che per una mina vagante, una bomba del sesso avrei dovuto usare un’arma strategica, suona una bomba ad orologeria, mi sveglio e per lo spavento do una testata alla testata del letto, consapevole col sonno di poi, che avrei dovuto usare una testata, ma nucleare.

Ecco perché bisognerebbe avere un'altra vita, tralasciare la carriera per fare una carriera militare.



M 50&50

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