sabato 17 ottobre 2009

Don't play that song


Cosa c’e’ di peggio di sentire una tribute band ? Nei locali di musica live da anni si punta sul tributo a.....,che se uno ci pensa bene e’ come far sesso sempre con la stessa persona.Roba da pervertiti. Scherzi a parte,una cover band puo’ essere anche piacevole da sentire ,ma un po’ di fantasia nel repertorio non guasterebbe.Mi ricordo anni fa,una decina all’incirca,ci ritrovavamo ogni venerdi’ con i compari in qualche trattoria casereccia e proseguivamo la serata (e le bevute)in qualche locale a sentire quel che passava il convento.Non era ancora tempo di rifacimenti unilaterali ma non e’ che andasse molto meglio.Ad un certo punto di totale insofferenza feci una classifica delle canzoni che non se ne poteva piu’ di sentire.Il bello era che molti tra questi gruppi erano musicalmente diversi tra loro, ma uniti nella banalita’ delle scalette simili.
Non me le ricordo tutte ,ma le principali erano queste:
Menzione ad honorem e ovviamente fuori classifica: Smoke on the water(che perfino i bluegrassari non ci fanno mancare,ma quelli non si fanno mancare niente.Apologies to Bill Monroe,un vero punk)

Long train runnin'-Doobie Brothers Un must per ogni tipo di live band,pezzo per accontentare il bassista fusion di turno frustrato nel suonare solo rock’n’roll.Ce l’ha triturato in tutti i modi
Sweet home Alabama-Lynyrd Skynyrd Come se non bastasse e’ arrivato quel cazzone di Kid Rock a seppellirla definitivamente.L’avesse sentito Ronnie Van Zant forse gli avrebbe dedicato una canzone
Honky tonk women-Rolling StonesUn po a sorpresa,non so il motivo,forse credevano di essere fighi a non suonare Satisfaction,ma per qualche anno tutti I gruppi di Genova la facevano.Me l’hanno fatta odiare,peccatoL
I got you(i feel good)-James Brown Da Non e’ la Rai alla festa della parrocchia c’ha rotto i maroni in ogniddove.Togli l’istrionismo(e la voce) di James Brown, dei musicisti con un groove incredibile,cosa rimane? Il ballo del quaqua.

Altri classici erano i Police,specialmente “Message in a bottle” “Roxanne,I Queen(citando Vites”the worst band ever” io aggiungerei:the worst guitar sound ever)”Rock’n’roll” dei Zeppelin,”All right now” dei Free e “Shook me all night long” Ac/Dc.


Abbinamento:un vino siciliano Camelot-Firriato....Don't drink that wine! Come per magia la bottiglia non finisce mai,vero Tatix?

lunedì 5 ottobre 2009

rock'n'roll for all the young dudes

“hi Luciano, i'm Steve from London, i have a spare ticket for the reunion-concert of Mott the Hoople”. Così un mese fa cominciava la mail dell'amico Londinese e senza pensarci su troppo il volo era presto prenotato..
La city rivista dopo tanto tempo sembra cambiata in meglio mentre cio' che non cambia sono gli Inglesi, gente strana, guidano a sinistra, pisciano con le porte del cesso aperte e stanno in piedi ai concerti nelle sale con le poltrone a sedere, mah.. c'è di buono che senza di loro probabilmente il rock 'n' roll non esisterebbe o non sarebbe lo stesso..
Appuntamento in un pub vicino all'Ammersmth Apollo e dopo un paio di pinte di ottima Young's eccoci pronti all'atteso evento. La sala è gremita all'inverosimile di 40/50enni e dopo qualche minuto di attesa l'intro “Jupiter” annucia la band, dopo 35 anni di nuovo insieme!
Verden Allen, Dale Griffin, Ian Hunter, Mick Ralphs e Overend Watts
nonostante l'eta' sembrano in buona forma, manca purtroppo il compianto Mick Ronson mentre Dale 'Buffin' Griffin che ha l'alzheimer riesce a suonare solo in due canzoni, ma il sostituto, Martin Chambers, batterista dei Pretenders, picchia duro e non lo fa rimpiangere.
Grande rock come ai vecchi tempi, “Hymn for the Dudes”,“Rock'n'Roll Queen” e “Sweet Jane” sugli scudi, alternate ad un intenso set acustico dove rispolverano le loro vecchie ballate, fra tutte una meravigliosa “I Wish i Was your Mother”. L'istrionico Ian Hunter è sicuramente un leader carismatico e la flute di champagne che ogni tanto compare nelle sua mani fa tanto “glam-rock” .


Questa salvo dimenticanze la tracking list della serata:
Jupiter (intro)
Hymn For The Dudes
Rock'n'Roll Queen
Sweet Jane
One Of The Boys
Sucker
The Moon Upstairs
The Original Mixed Up Kid (Sit-down, acoustic)
I Wish I Was Your Mother (Sit-down, acoustic)
Ready For Love (Mick, lead vocal)
Born Late '58 (Pete, lead vocal/lead guitar, Ian on bass)
Ballad Of Mott
Angeline
Walking With A Mountain
The Journey (Ian takes to piano)
Golden Age of Rock'n'Roll (Stan, Tracie etc... backing vox)
Honaloochie Boogie
All The Way From Memphis

Grande emozione per il gran finale con tutto il pubblico in piedi a cantare a squarciagola
Roll Away The Stone
All The Young Dudes
You Keep A Knockin'



Si riaccendono le luci, svanisce il sogno di una serata unica e si ritorna in strada in una Londra umida e ventosa con in mano l'instant doppio cd del concerto (magia della tecnologia..), il pensiero bizzarro è che se si riuniranno fra altri 35 anni Ian Hunter ne avra' 105, ma questa è un'altra storia...