mercoledì 6 luglio 2016

ViDi




Veni, ViDi, Vici


Marco 50&50

Mi sono presentato senza preavviso, più da cliente curioso che da amico, volevo avere e di conseguenza dare una panoramica reale ed “onesta” della cucina del ristorante Vidi, costola siciliana del Ritrovo di Carate Brianza.

Dopo l’Autunno-Inverno in Brianza, Roberto Pirelli e Paola Tosi, coppia consolidata nel lavoro e nella vita, presentano la loro collezione Primavera Estate a Noto, in via Ducezio, in centro, proprio dietro al Teatro, le luci della Chiesa Del Carmine a portata di sguardo sorVegliano…




Insolito e gradito l’aperitivo con mandorle, crostini e birra artigianale




Un piccolo cracker di tracina e una caponata in versione mini ci danno il benvenuto




Dal forno, grissini, pane, focaccia, pizza al pomodoro, olio da tonda iblea e sale, a birra finita, un paio di calici di notevoli bollicine siciliane scelte da una carta dei vini per nulla striminzita


Un fritto apripista, calamari, insalatina novella dell’orto, maionese al limone di Sicilia ed una delicatissima, ormai famosa e difficilmente eguagliabile cipolla in agrodolce


Insalatina di arance, finocchi, olive, cipollina nuova e crudo di gambero rosso di Mazara, non so se ho mai detto espressamente provatelo, lo dico oggi


Un risotto alla Norma che è meglio di uno spaghetto all’ossobuco


Spaghettini di grano duro ai frutti di mare, basici, perché cancellare sapori e profumi con diavolerie…


Spaghetti alle vongole con polvere d’olive e latte di mandorle, tocchi, non ritocchi, perché ritoccare…


Invece del sorbetto, visto che mi sono limitato sui primi, un raviolo ripieno di ricotta  “cu sugo ri maiale”


Ombrina con verdure, al tavolo viene completato il piatto con una bisque bella concentrata che dà valore e sapore aggiunto


Superlativa ventresca, prima cotta a bassa temperatura e poi rifinita con un passaggio veloce alla piastra


Cannolo, caffè, pasticceria secca completano la cena, in chiusura amaro d’arancia rossa per la quota rosa, oggi in versione giallo dorato ton sur ton con la pietra di Noto, per me un infuso di erbe e petali di rose, un’antichissima ricetta di “burloni siculi”


il Fuoco del Vulcano è pura lava, ma in fondo cosa sono settanta gradi se fuori ce ne sono trentacinque…



…la collezione Primavera Estate in realtà non finisce qui, le bionde e magre modelle nordiche, scelte per contrasto a questa cucina solare, mediterranea, ambrata e tondeggiante, si offrono ai turisti e ai locali per altri assaggi, macco di fave, polpo di scoglio, crudi, scampi a vapore, arancino di riso farcito con ragù di cernia, pasta alle sarde, baccalà alla messinese, l’imprescindibile spada panato alla palermitana con insalatina di agrumi, finocchi, capperi di Salina e cipolla in agrodolce.



Adesso è il momento del tonno, converrebbe approfittarne, da parte mia sarò costretto a tornare, ho volutamente rinunciato ad un primo, la pasta al nero di seppia con ricotta e ricci di mare…



Attenzioni verso il cliente, la gentilezza di Paola che crea dipendenza per contrasto (poche così garbate, sorridenti e competenti incontrate sulle strade del cibo e del vino negli ultimi anni) nel , menù ad impronta siciliana, materia prima eccellente per una cucina non banale che appaga senza stravolgere o penalizzare il pescato locale.
Lo sforzo in termini di ristrutturazione è stato notevole, la capitale del Barocco merita ristoranti come questo che a Noto sono davvero pochi mentre di turisti ce ne sono tanti, alcuni piatti, se pur basici, ma ben presentati ed eseguiti, potrebbero indirizzare una clientele abituata ed assuefatta a menù turistici verso una linea di cucina d’autore con i piedi per terra, in terra di Sicilia, quella dello chef Roberto Pirelli.


Veni, ViDi, Vici, così ho fatto e credo proprio, dopo essere venuto a Noto al Ristorante ViDi, di aver vinto una scommessa che confidavo di aver già vinto in partenza, si mi piace vincere facile, ma non è mai detto, è giusto provare e riprovare, credo che Paola&Roberto in Sicilia riescano ad esprimersi quanto meno sugli stessi livelli di Carate, se non meglio, sarà l’aria, sarà il mare, sarà il pesce più a portata di amo, una cosa è certa, il rapporto qualità prezzo, unica nota semi dolente a Carate, qui pende a favore dell’avventore che invito ad avventurarsi.


M 50&50

4 commenti:

  1. Noto = Corrado Assenza, post in arrivo?
    jpjpjp

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  2. In qualche modo almeno la foto dell'incriminato da altri tris di granite la "devo" pubblicare, in privato ti dico che ogni cosa che ho assaggiato al Caffè Sicilia va oltre ogni descrizione possa tentare di fare

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  3. Beh, uno spaghetto al ragù di ossobuco non lo disdegnerei, magari in autunno però ... mentre fa un certo effetto guardare quel risotto e immaginare il sudore da buttare sul selciato con 35 gradi di temperatura dell'aria tentando di introdurlo in un corpo già sciolto dal caldo

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  4. Beh ma io ho potuto usufruire ANCHE del tavolo condizionato...ah il risotto, non ci crederai, non era per me, non sono melanzana dipendente, le apprezzo, ma nella Norma ;-)

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