lunedì 11 luglio 2016

Il dimostratore di cucina


 gdf

Ruolo abbastanza originale quello scelto e sviluppato nel tempo dal cuciniere itinerante Moreno Tavernelli, lui che aveva un posto fisso, e anche ben piazzato, in un apprezzato ristorante/hotel sulla spiaggia di Alassio. Non so come sono andate esattamente le cose, Moreno è persona riservata, e lo sto diventando anch'io quando si tratta di scrivere di cose che riguardano Alassio.  Non faccio troppe domande e cerco di raccontare quello che l'occasione mi consente.

Chissà perché l'ha fatto, forse per sconfiggere la monotonia delle giornate spesso tutte uguali. Smettere per fare l'agente di commercio: il rappresentante di generi alimentari per Selecta. Sempre in viaggio da qualche anno ormai, ma non con sotto il braccio solo un catalogo da piazzista di tagliatelle.

Di situazioni amene se ne sono viste girare tante intorno ad un piatto di spaghetto allo scoglio, nel senso che le migrazioni all'interno del segmento legato all'alta ristorazione sono spesso state positive. Ognuno ha provato e trovato strade parallele, perché non è assolutamente il momento di alzare le mani dal manubrio.

Il maitre diventa cuoco, il cuoco diventa patron, lo chef diventa sommelier, e caso più ordinario, il sommelier diventa chef, e pure stellato, chissà perché, forse perché quanto letto sui libri non gli corrispondeva nel bicchiere.

Cambiare ruolo porta comunque un vantaggio, perché si accumulano diverse esperienze, e ci si può quindi porre più autorevolmente nei confronti dell'interlocutore, che ti rispetterà e ti considererà con più attenzione sapendo che arrivi da storie comuni.

E così accade con Moreno, mentre apre ostriche ad un evento, che affetta foie gras ad un'altra manifestazione, che con il suo tablet da una parte ti fa vedere uno o più prodotti, materie prime o semilavorati che siano ... e dall'altra ti fa vedere il piatto finito, finito da lui, dimostrando così di avere dimestichezza con cotture, abbinamenti e presentazioni esteticamente attraenti.

In questo caso si è trattato non di esibizione o di dimostrazione tipo presentatrice Avon, ma bensì di una serata amichevole dove Moreno -utilizzando alcuni prodotti Selecta- ha incrociato i coltelli con Piero Bregliano (che ha studiato il menù), Licia Casella e Matteo Barbero: cast completo del ristorante Come a Casa di Ospedaletti.




Il risultato? Sold out per una cinquantina di coperti con i piatti che potete vedere: 300 piatti usciti in tre ore. NON provateci a casa, piuttosto andate Come a Casa.




Ultimi dettagli da concordare prima di andare alla guerra in quattro contro cinquanta

Amuse: gamberetto al vapore con sorbetto spritz e croccante di sesamo

Hamburger di gamberi, scaloppina di foie gras, trombette e scorzette di limone

Terra e mare. Passata di fagioli di Pigna, scampi al vapore e Terra di Roi, quella di Taggiasca

Carpaccio di mazzancolle, ravioli al latte, olio di tartufo e tartufo nero pregiato

Coniglio farcito di gamberi, bisque e bouquet di verdure al dente

Sablè e bavarese di lamponi, salsa di lamponi e cristalli di tè verde alla menta

Anche qui le Terre di Roi trovano un ruolo di rilievo.

gdf Ospedaletti

Nessun commento:

Posta un commento