mercoledì 27 luglio 2016

La doccia di rame


gdf


Terremoto avvertito 3.4 al largo dei Balzi Rossi. Allarme attacco terrorista al mercato di Menton. Allarme bomba in centro a Ventimiglia. Belìn, ma in che 25 luglio ci siamo calati? Il giorno della Liberazione sembra rimandare a nuovi nemici. Calma, era solo il nostro anniversario.


Ci difendiamo a colpi di sbadigli, assopiti dalla nuova normalità,  e con fazzoletti intrisi di sudore per la grande umidità, calati dentro i giardini Hanbury, dove non ci verranno ne' a prendere ma neppure a cercare, in ex territorio di extracomunitari, territorio ora in possesso della regione Liguria. Una garanzia.

Parco Regionale inseguito lungo le stagioni da volenterosi universitari di stanza a Genova con dependance dalle parti di questi 18 ettari collocati a precipizio nella sonnolenta frazione Mortola.


Lo fanno come possono, con i sotto fondi che ci sono a disposizione, come si può fare a distanza, irrigando con la gomma anni '60 e  comunicando notizie che non li riguarda via smartphone 2016, augurandosi inutilmente che arrivi pure una bomba, d'acqua.

Fa caldo, almeno una doccia la voglio. Niente Balzi, pas de Menton, niente XXmiles, niente Bordighera, siamo in guerra come in un film di Salvatores. Siamo qui, strategicamente piazzati, tra due fuochi nemici e parecchi cuochi amici, con qualche dubbio sulla direzione da prendere, una decisione, una decisione.  Le peggiori le ho prese da sobrio. Tenere una FAXE Ten la mattina in frigo aiuta a limitare i danni durante la giornata.

Niente, alla fine non succede niente. L'allarme, quando è falso, ieri come oggi mi inquieta più di quando è vero. L'accaduto lo puoi analizzare, ci puoi ragionare sopra. Sulle previsioni del tempo non ti puoi accanire prima.

Non sono combattivo, se non mi provocano no. L'ho già fatto il militare, e ho pure sconfitto a distanza i Sovietici, a salve. Salve! Quanti e quante ne incontro qui oggi. Non lo salverò io il mondo, e neppure questo parco. Il leone si sa adeguare a parecchi climi.

Fanculo Mondo, poteva andar peggio, ma il Tibet è ancora troppo lontano

Come il Leone, se non provocato, me ne starei qui, sotto un albero ad aspettare che la leonessa mi porti conforto, anche un panino a questo punto, senza cercarmi rognoni.

Mi perdonino gli universitari, non ne so di botanica, ma detto da leone non africano, qui il palato si fa asciutto, anche il dragon fly soffre. Tracce di savanizzazione se ne avvertono non poche quaggiù, dove il clima scotta, nella parte più bassa dei Giardini. 

Troppo vasto l'Hanbury per arrivare dappertutto, tanti pensieri, tanta sete e un minimo di appetito. Di fronte all'orologio che annuncia una certa ora la prudenza si scansa per questioni prioritarie di pansa.





E mo' questo post dove va? E' cibo da armadillo o da food designer? Le due situazioni mi si incrociano sempre più spesso. Rara invece è la possibilità di pranzare all'aperto sotto una doccia di rame portatile. Sei in giardino, sei in terrazza, non importa, la doccia di rame arriva in tuo soccorso sotto la canicola.

Tiri il tubo, glielo colleghi et voilà! La doccia è pronta, bella fresca. Il regolatore di flusso e il diffusore ti darà la voluta intensità di acqua fresca. Più snob sarebbe far fare la parte del tavolino al mio amico Traccia, pezzo disegnato dall'architetto Oppenheim nel 1936 e che mi fa compagnia da almeno 22 anni, ma con un altro ruolo: il comodino.


Da Fabrizio Bruno, esplosivo conoscitore di cibo e design questo e altro, perché qui al Casa e Bottega di Dolceacqua il ristorante è sempre in movimento, sempre in evoluzione. I pezzi più originali di design o food design si comprano e si vendono insieme ad un formidabile spaghetto all'aglio e vongole o ad una monumentale verticale di tagliata di fassone con patate alla piastra.

La doccia di rame: se non ti va l'acqua, puoi sempre collegarla ad una damigiana di Rossese di Dolceacqua.

Il mio comodino da leone : Traccia, in foglia d'oro: Oppenheim 1936
Prodotto da Cassina negli anni '80 e '90

Coup de coeur! 28 euro al tavolo. Da provare


Culaccia 28 mesi, oggi i numeri sono coerenti

Zuppa di grano pestato con fonduta di porri e salsiccia, con 28 gradi in piazza: Fabrizio è uscito a guardare chi poteva esserci al tavolo; Fabri, giù potrebbe far più caldo oggi

Spaghetti alle vongole conviviali, presentato in tegame, che è già qualche cosa di diverso ... si, ma, sarà possibile cambiare finalmente contenuto e contenitore per lo spaghetto numero 5? Possiamo uscire dalla logica del piatto fondo e dello spaghetto arrotolato nel mestolo e presentato a torre? Questo è già un esempio -basico- ma su cui riflettere comunque.

Verticale di tagliata di fassone -con patate- della macelleria Oberto 

The lion sleep parecchio stanotte


gdf Hanbury


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