martedì 10 maggio 2011

"Vorrei una stansa e una Panda bianca."


Pellissier scende dalla Valle d’Aosta e dribbla lungo la fascia laterale sinistra della Dora il miglior portiere del mondo e all’altezza della tre quarti , o due terzi che siano, alza lo sguardo, le due piccole fessure individuano un compagno di squadra che non può parlare la stessa lingua, il patuà, anche se ha la stessa maglia , decide comunque di dargliela , gliela mette sotto casa, lui si leva le scarpe, indossa le pantofole che gli ha regalato la suocera a Natale e la mette lì dolce : “la tocco piano ma precisa”. Marchisio, che va giù normalmente di mazza o di ramazza non ci può credere, ma per non passare per il solito piemontese falso e cortese, di fronte ad una colomba pasquale arrivata in ritardo si prende il tempo di mettersi le pattine , togliere il cellophane dalle sedie del salotto della nonna , passare la polvere e poi tagliarne una fettina finissima da offrire agli amici. - gdf -

4 commenti:

  1. in estremissima sintesi e senza ciampions

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  2. Non dirlo, a me la mia prima finì così:
    Bettega, Capello.
    Zaccarelli, Pulici (2)


    Ma a rileggere il tabellino, mi sento comunque bene al solo pensiero di essere stato la quel giorno con mio papà, torinista... :-)

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