lunedì 27 ottobre 2014

La Torre a Cherasco



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Sabato alle dodici e trenta sono anch'io tra i 45/50 che hanno trovato un posto al tavolo in questo locale simbolo della chiocciola, nella cittadina della lumaca. Altri venti sono gentilmente pregati di andare altrove, perché non c’è più una sedia libera, ma alcuni di loro torneranno ugualmente qui, verso le 14, attendendo che un tavolo si liberi.




Tedeschi, francesi, inglesi, italiani, da queste parti, nel comune bandiera arancio del Touring, meritata, per ordine, pulizia, carattere, monumenti, storia e attualità. Attorno ci sono altri municipalità degne di altrettanto interesse; Cervere, Bra, Racconigi, Marene, ma non fa strano che molto mondo salga i pochi tornanti che dal basso portano fin qui su, nel paese della lumaca.


Entro con 5 minuti di anticipo per scattare qualche foto in solitudine ...


A Cervere saranno porri con lumache haute couture, qui saranno lumache con porri pret à porter, e tanto tartufo, nel periodo in cui ad Alba si svolge la lunga Fiera del tubero bianco più profumato del mondo, che qui al La Torre profuma pochino a dire il vero, e scivola via come questa cucina apparentemente robusta, viceversa delicata e gentile, che non incide molto, neppure sul conto a dire il vero, rimanendo dalle parti della trentina di euro di media, ma c’è chi la trentina di euro li vuole fare a fettine e mettere su un singolo piatto, non importa se non riuscendo a saturare l'aria con il profondo sentore di metano della Val Padana.



Va così in questo periodo da queste parti. A Torino c'è il Salone del Gusto, ad Alba la Fiera del Tartufo, e allora perché stupirsi di tanto affollamento a Cherasco. Ma solo nei locali. Per strada non c’è quasi nessuno a piedi, eppure i motivi di interesse non mancherebbero, ma il primo freddo vero colpisce più lo stomaco che la fame di cultura. Fosse pure per un bollente minestrone piuttosto che per una fonduta con tartufi.


Marco Falco chef patron de La Torre di Cherasco

Due passi, qualche cartolina da Cherasco, qualche piatto non indimenticabile, ma è tutto l’insieme che funziona, ed è bello rendersene conto che qualche volta non serve neppure strafare per ottenere in cambio molto di più. Il tutto esaurito, nella stagione del tartufo, che quest’anno costa relativamente poco, ma a guardare in faccia i clienti d’oltralpe seduti al tavolo, non lascerà il segno.


Il servizio rapido, gentile e sorridente. Brava!

La gente va e viene, fa festa, si concentra più sulla gioia comune dell'essere a tavola con tanta altra gente che ha avuto la stessa idea lo stesso giorno alla stessa ora, poco concentrata sul piatto, su questa cucina non superficiale ma a tratti pure lei poco concentrata, però tanto apprezzata, dal pubblico e dalla critica, ed è quindi giusto cercare di capire anche questo.


L'ultimo tavolo rimasto libero, per poco

Eccellente tutto: focaccia, pani e grissini.

C'è una certa ostinazione nella scelta di un solo cru ... oppure è Sagna a dargli solo questo?

E' chiaro, qui i vini buoni non mancano, e i prezzi sono mediamente accessibili.

Per esempio: uno dei tre migliori riesling italiani costa 20 euro

Crocchetta di testina di vitello in giardiniera

La bagna caoda con verdure cotte e crude

La cipolla ripiena e gratinata al forno

L'insalata di bollito in salsa verde

L'insalata russa

I tajarin con ragù di salsiccia di Bra

Minestrone di legumi, zucca e cavolo nero ...

Servizio dei formaggi al tavolo da parte di Gabriele Falco, fratello dello chef

 .... con mosto cotto ad accompagnare

Un bonet così così ...

Tè e biscottini

I digestivi degli armadilli



E qualche cartolina da Cherasco

Santuario Madonna del Popolo

Hotel Monastero Somaschi : Centro benessere

Corso Vittorio Emanuele
Una delle porte della cittadina (8000 abitanti) e informazioni utili su tutti i punti di interesse

gdf bandiera arancio

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