giovedì 9 ottobre 2014

La cucina del Risorto

By L'Apostolo

Del Risorto, non del Risotto, e neanche del Risolto. Proprio la sua, del Risorto, e se sapeva camminare sulle acque, ridare la vista i ciechi e resuscitare i morti figuriamoci se quel Santo uomo non sapeva cucinare. A dircelo stamattina all'orario delle Lodi in Convento un Sacerdote è venuto a noi in video con un impeccabile completo scuro di convenienza, e dagli schermi di Rai Uno ha introdotto un argomento pieno di contenuti finalmente concreti.

Secondo il Vangelo, Gesù amava stare a tavola con la gente. Era anche capace di far da mangiare: infatti si presentava come il «buon pastore», colui che dà il «pasto buono». Cosa ci insegna questa caratteristica (quasi ignorata) del Figlio di Dio? Un fatto molto concreto: cucinare non significa soltanto dare del cibo, ma soprattutto prendersi cura di ciascuno secondo i suoi bisogni.Ecco una «chef-teologia» dal sapore delicato, che nutre in profondità quanti hanno fame di senso e di vita.«Lievito e farina, ortaggi e agnello, pesce alla brace, il sale nella pasta...?Gesù sapeva cucinare. Anche in questo era (il) Maestro.»

La Cucina del Risorto è in libreria, andatelo a comprare, costa l'elemosina di cinque euro. Oggi troverete anche la nuova Guida dei Ristoranti de L'Espresso 2015, che costa invece 19 euro e 60 centesimi. Fate questo in memoria della buona cucina.

L'Apostolo

Nessun commento:

Posta un commento