mercoledì 29 ottobre 2014

Caro Gianni, cara Anna, cara Silvia


M 50 & 50


Caro Luca,

oggi sono stato a pranzo con un acronimo e un Nasone da Meda, le foto e le parole di chi mi ha preceduto, come vedi, dimostrano ampiamente che sotto l'aspetto Food and Wine non ci siamo fatti mancare nulla.


Al Bivio eravamo sette, proprio come noi, quando, in formazione completa, milanesi senza milanesi con un trancio di pizza condividiamo uno spicchio di notte lungo il Naviglio.

Sono malinconico, sarà l'autunno, blue mood tra colori tigrati, un controsenso, proprio come chi, come noi, ha ricevuto il dono dell'amicizia e non ne coglie i frutti a piene mani, se sono pere meglio.

Caro Luca, mi farebbe piacere condividere con gli amici milanesi un'esperienza come questa, "dal Gianni" si sta davvero bene e se dalla carta dei vini sarà possibile scegliere liquidi notevoli, i solidi dalla cucina sapranno stupirvi non solo, ma anche, per il buon qp.

Ma l'aspetto più importante di questo ristorante di Quinto Vercellese è l'atmosfera che vi si respira, sin dalla prima volta ho percepito nettamente qualcosa che non si spiega ma "si sente", si varca la soglia, si rinuncia alla sogliola e ci si lascia tentare dalla mano di Gianni Sarzano che nei piatti e nella gestione di questo posto ci mette il cuore.

E allora caro Luca, veniamoci per un pranzo della Domenica qui al Bivio, facciamo una bella tavolata tutti insieme con figli e quote rosa, oppure, ancora meglio, in formazione piccante noi maschietti, quasi sette fratelli, senza spose e con le amiche di Lele...


Marco 50&50





d'la duja e mortadella di fegato

Cervella

Polpettine di spinacini

Cotechino con polenta cremosa

Cipolla ripiena, insalata di quaglia, vitello tonnato

Tonno di coniglio, verdure cotte e crude, tuorlo d'uovo e salsa d'acciuga

Tajarini con ragù di porri e tartufo nero

Agnolotti di culatello e patate

La mitica, finalmente al top

Panna cotta e frutti rossi

Dessert di e con frutti rossi

Pere confit, frollini allo zenzero, gelatine di mela cotogna, cantucci ... e in alto il Far Breton


Un Rosè intenso e brillante dal perlage vivace,  di buon equilibrio olfattivo, vinoso, virato decisamente su note di lamponi confit e ribes, un profumo secondario di sottobosco e foglie secche. La bocca è fresca e dalla bella acidità che ben si sposa con le entrée autunnali.


Il Gattinara 2002 di Nervi si presenta di un colore granato mediamente cupo tendente al mattonato, al naso si respira un grande nebbiolo, i profumi intensi e complessi spaziano dai frutti rossi al floreale fino ai profumi di camino spento, non  necessario cercare aromi secondari, l’intensità olfattiva è tutta sullo stesso piano. La mente si aspetta una bocca di pari livello che purtroppo non c’è: la mancanza di acidità è la nota dolente. Sulla lingua il vino è piatto e dalla scarsa persistenza, un vero peccato perchè sarebbe stato il vincitore della giornata.


Rubino cupo profondo con riflessi violacei, al naso manda direttamente in Rodano, un giovane rodano esuberante, complesso, selvaggio ma al contempo elegante. Profuma di frutti neri, di pepe e spezie dolci, di tabacco nero ed è sanguigno. Al momento di berlo difficilmente si troverebbe qualcosa di meglio per la lievre à la royale. Un binomio di sapori concentrati ed equilibrati grazie anche alla esecuzione di gran classe del piatto. Che goduria Allemand 2007!


Il Nobili

11 commenti:

  1. Sempre un piacere tornare dal Gianni, servirà provare anche il nuovo bistrot in fase di allestimento.

    F.

    RispondiElimina
  2. Il ritorno della lepre alla royale!
    Bellissima e sicuramente ottima :-))
    Beppe

    RispondiElimina
  3. la lepre è in carta o bisogna prenotarla?
    JP

    RispondiElimina
  4. Credo sia entrata in carta proprio domenica scorsa, sperando che ci resti fino a Gennaio, perché così eccellente è raro trovarne in Italia

    RispondiElimina
  5. bell'idea per il richiamo nel titolo...

    Precisazione: gdf, che ringrazio per le foto, inebriato dal vino e preoccupato che la prima lepre gli potesse scappare dal piatto, non ha potuto immortalare la mia prima vera, grande soddisfazione, per l’accoppiata vincente vino-cibo, fortunatamente mi rimane la bella descrizione di Nasone da Meda.

    M 50&50

    RispondiElimina
  6. Okkey da oggi ho un nuovo soprannome: NdM.

    NdM F.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. no, acronimo impegnato e già visto dalle parti di vg :-)

      Elimina
    2. allora va vene l'articolo determinativo.

      F.

      Elimina
  7. Caro Marco vedo che il livello sale anche nei liquidi e con quei piatti...Peccato per il Nebbiolo anche se con quell'annata i rischi sono troppo elevati.
    ID

    RispondiElimina
  8. @gdf&@NdM: mi sembra di ricordare che l'acronimo fosse MdM Massimo De Marco...
    @DJ: adesso hai capito il fischio nelle cuffie...stapperemo altro insieme quanto prima
    @Gianni, ho dovuto rinunciare a malincuore ad altri piatti, ma non mi sono perso fontina e formaggio di capra persi da gdf fotografo part-time
    M 50&50

    RispondiElimina
    Risposte
    1. NdM ... NdM ... MdM ci manca, come altri estinti o modificati

      Elimina