venerdì 10 ottobre 2014

Con le palle piene


Marco 50&50

Cari Ristoratori&Appassionati, aiutatemi a capire.
Allora è questa la direzione che sta prendendo la ristorazione, la ristorazione che funziona?
Devo trovare un altro hobby, le bocce andranno bene perché ne ho piene le p@lle.

Aiutatemi a capire perché so di non sapere.
Ci ho pensato a lungo prima di scrivere questo post relativo al pranzo di Domenica cinque Ottobre, il dubbio nasce dal fatto che sono stato invitato, non pagante, ad un anniversario di matrimonio, nello stesso posto dove tempo fa sono stato invitato, non pagante, al matrimonio di una delle figlie dei festeggiati.L’onestà intellettuale ha preso il sopravvento, ringrazio per l’invito ma picchio forte sulla tastiera, comunque.

L’unico Asso che troverete salendo fino a qui è un paese con quel nome che si incontra qualche chilometro prima, qualche chilometro prima, si fa per dire, sarà meglio cercare parcheggio, perché nonostante il locale sia dotato di un parcheggio multilivello, l’assalto ai posti disponibili ha dell’incredibile.
Dunque dicevamo, nessun Asso alle padelle, nessun cibo né vino da Re, se siete in macchina con una Donna di cuori, dovrete accompagnarla il più vicino possibile, abbandonarla, scendere a trovare parcheggio e tornare su, più su, come un Fante.








Qualche altra foto a titolo esemplificativo,  non tutte, mi sono trattenuto, personalmente ho preso il bitto con la salsa di fichi e ho assaggiato qualcosa dagli altri, forse dopo averci impiegato due ore per arrivare a destinazione, con l’aiutino-rallentante del Giro della Lombardia ad un passo, avrei dovuto capirlo, non era DECISAMENTE la mia giornata.







Adesso che avete visto i piatti, vi venisse voglia di estrarre una carta bassa, 
diciamo un Due di picche fermatevi perché  il locale gioca il Jolly, la posizione con vista sulla Grigna e sul ramo del Lago di Como inebetisce, il metro di giudizio diventa un “righellino” e siamo tutti contenti, molti piatti sono stati spazzolati e questo è sintomatico, nessuno è stato rispedito al mittente, se ci si mantiene su una linea di cucina casalinga (disperata?) e rassicurante non si sbaglia, sarà….

Cari Ristoratori aiutatemi a capire, perché potrebbe servire anche a voi, domenica ci saranno state trecento persone, cinquecento persone, non so, so che il locale era pieno in ogni ordine di posto fino al primo anello, eh si perché qui esiste anche il piano superiore dal quale non mi sono mosso per ore, tavoli ravvicinati è un eufemismo, la Siae non può accampare alcun diritto, ci fosse anche stata la musica sarebbe stato letteralmente impossibile sentirla, non sentivo nemmeno i miei vicini di tavolo.

Gentili cameriere hanno fatto il possibile per ovviare alle nostre richieste, in un andirivieni continuo sostituivano piatti e posate, bottiglie di acqua e vino vuote con altrettante piene in un contesto rumoroso, caotico e per nulla rilassante.

Eppure erano tutti contenti.

I prezzi sono bassi, preferisco non parlare di q/p, ma se ad un pasto completo aggiungiamo bevande, dolce e caffè, senza allargarci nemmeno troppo con i vini, la cifra si avvicina pericolosamente e probabilmente supera, quella che solitamente si spende in un altro emisfero per un pranzo coi fiocchi, non d’avena, anche se lungo la salita i cavalli c’erano.

Eppure erano tutti contenti.

In fila per cambiare l’acqua al canarino, in fila per pagare, in fila per tornare a casa. Quello che stupisce non è la qualità della cucina in sè, probabilmente in media con moltissimi posti simili, è il fatto che si debba prenotare per trovare posto, che la gente torni, che la gente passi quattro, cinque ore in un contesto simile, io CONTESTO.

Cari ristoratori aiutatemi a capire, se vi capita di avere qualche tavolo libero, potrebbe servire anche a voi, perché qui tavoli liberi non ce n’erano e allora sono io che non ho capito un c@zzo fino ad ora.

Forse basta poco, pulizia, cameriere efficienti, cucina a pieno regime che sforna piatti senza pretese a  prezzi abbordabili, cucina che riesce a sfamare centinaia di bocche, uccellini in attesa del pasto prigionieri&paganti, mentre vola un pomeriggio, due foto al lago dall’alto, il rumore che copre ogni tentativo di conversazione, ci si sorride allo stesso tavolo, che ricordo può restare…


M 50&50






8 commenti:

  1. Non è che non hai capito semmai è così che funzionano le sale banquet dove appunto per banchetto il dizionario riporta ai sinonimi: bancarella, banco, convivio, pappatoria, pasto, pranzo, simposio || Altri termini correlati: carretto, bancone, cena, convito, abbuffata, mangiata, scorpacciata, rancio, cenone, veglione.
    Alla voce "eppure erano contenti" leggi: persone che hanno accettato un invito a prima comunione, cresima, matrimonio, anniversario ecc.ecc. per motivi di convenienza o invito o parenti/amici a cui fare un torto significare tagliare i ponti.
    Secondo l'assioma - non c'è due senza tre - è matematico che dovrai ritornarci per il battesimo del loro primo erede...(hihihi)
    Alba

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  2. La matematica non è un'opinione, sono convinto tu abbia ragione, la prossima volta prendo un paio di giorni di ferie, così mi tranquillizzo.
    M 50&50

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  3. Post di alto profilo che induce a parecchie riflessioni. Il livello (qualitativo di troppi ristoranti) è basso come ricordava tanti anni fa Riccardo Pazzaglia
    ID

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    1. Eppure questo tipo di musica va per la maggiore, saremo stonati noi...
      M 50&50

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  4. E il trend del mercato attuale,che non passerà mai di moda,come il nero,i piatti oggettivamente e visibilmente sono brutti,e hanno una parvenza di saporito, stile digestivo antonetto,ma davvero ti posso garantire che c è anche di peggio,molto di peggio,ma è sempre in auge la scampagnata conviviale dove da contorno fa il cibo tipo il (carciofo travestito da fuso di pollo) e da piatto forte, il paesaggio.

    TMC

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  5. Il carciofo travestito da fuso di pollo mi ha risollevato
    M 50&50

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  6. Ma perchè stupirsi? Esiste un mercato di massa che viene soddisfatto da bisogni, diciamo così, primordiali.
    Se anche solo il dieci per cento degli italiani pretendesse di mangiare BENE, non ci sarebbero abbastanza bravi ristoratori capaci di soddisfarli. ;-)

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    1. Caro Anonimo hai proprio ragione, non avevo colto l’aspetto positivo…

      M 50&50

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