giovedì 13 giugno 2013

Alain Llorca - seconda parte -



Ogni volta che torno dalla Provenza mi parte il neurone dello spadellatore furioso. Tutte le verdure dell'orto prima tagliate al filo di coltello e poi ferocemente saltate con aglio e timo; ripensando ad un mancato ruolo costante di assaggiatore di frange francesi ciò mi fa star meglio, già dal Principio. Niente aceto di lamponi a St.Paul. Il suo alcol si. Bandol rosè e aglio rosa. Terra rossa e rocce di mattone. Bikini rossi su base rosa. Ton su ton. Pan bagnà e Bellet blanc.  Più in là quello, intanto c'è questo. C'è il parcheggio già al completo, quello di sotto e quello di sopra, ma per i più pigri è stato previsto anche il servizio navetta caddy. Anche la terrazza ormai è al completo: una quarantina di coperti a pranzo a metà settimana non è male, la formula 38/55 euro funziona. Stasera saranno 40 a 200. Il lusso non muore certo qui, ma a pranzo, prima di andare a tirare le bocce sulla piazzetta di St Paul meglio rimanere leggeri.




Ecco i piatti dolci e salati low cost dei due Llorca, riuniti sotto questo tetto, e sotto questo splendido cielo di Provenza. Ma non prima di aver rilevato che la carta dei vini è gonfiata da ricarichi siderali che faranno sanguinare il portafoglio; provocando le emozioni più forti della giornata a chi farà l'addition. Non credo Alain, troppo dilatato già di suo, speriamo si fermi, almeno sotto i 150.





Cocktail maison: Champagne aromatizzato allo zenzero e caramello. WoW!


I toast soffici al burro di sardine


Il croccante di chevre alle erbe


Servizio banette


Il salmone affumicato maison con patate e cipollotto, bouquet di insalate e vigorosa vinaigrette...


... e la sua salsa tartara in accompagnamento


70 euro per questo onesto Chassagne village sono veramente troppi


Le zucchine rotonde con la farcitura della nonna, fiore di zucchino fritto, salsa di pomodoro e basilico, scaglia di vecchio parmigiano


I ravioli di carne e ricotta, jus de viande alle olive nere e zucchine saltate


Agrumi e ortaggi:  cabillaud (merluzzo fresco), erbe, olive, fave...


Volaille farcita di funghi su crema soffice al parmigiano, polpette di spinaci ed erbe amare


Filetto di maialino nero di Bigorre, peperoni d'Espelette, caramello d'arachidi e riso alla spagnola...


La scelta dei dessert di Jean Michel Llorca


Qui ci vuole un ottimo Banyuls: 16 gradi e non sentirli















Non basta il Banyuls: ma c'è questa meraviglia. Dovrò mettermi a scrivere quale cosa su queste cose. Brana, Ziegler, Massenez, Morand, Miclo, Mettè, Capovilla, Roulot. Ho già in mente il post per il lampone senza frontiere.


6 commenti:

  1. Disumano mostrare tanti dolci così uno dietro all'altro prima che una si debba rimettere addosso il costume per la piscina. Donatella

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  2. Direi che i dolci non sfigurano,taglio Ducasse, Frédéric Robert e una punta di Hermè,prima e dopo una nuotata nella Roquebrune-Cap-Martin ;-)

    TMC

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  3. Me ne sfuggono tante cose,sopratutto l età,si potesse tornar indietro,invece di far il bruciapadelle locale mi dedicherei seriamente a far questo bellissimo mestiere come vorrei io,peccato averlo capito troppo tardi..ma ormai non si può,magari in un altra vita.

    Sempre belle le sue recensioni GDF

    A bientôt

    TMC

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  4. a memoria lo chassagne era a 80. che è peggio.

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