sabato 23 agosto 2014

Elogio alla follia

Marco 50&50 

La foto del faro è di Giuseppe Porzani
Microstock Photographer



“ho sempre amato moltissimo di dire tutto ciò che mi viene sul labbro” (Elogio della follia - Erasmo da Rotterdam)

La follia ci libera dal ritegno e dalla paura e pochi comprendono quanto sia necessario essere pronti a tutto per farcela.

La follia ci libera dalla paura di scegliere che paralizza corpo e mente per quanto sana, gli esseri umani che riescono a superare la situazione di stallo causata dalla paura di scegliere difficilmente si fermeranno di fronte agli ostacoli, il record sui 110 è di un folle.

Custodisco con riconoscenza per distribuirla nei giorni bui, la dose di pazzia, ereditata da chi mi ha dato alla luce usando un flash da studio, indispensabile per vivere.

Ma il talento, si sa, va coltivato.
Così, a debita distanza, utilizzando un po’ di spirito d’osservazione, ho avuto la fortuna di prendere le migliori ripetizioni.

Oggi sul blog del farista, scrivo di un altro leone irrequieto.
Alcuni sparano solo a San Silvestro, altri fanno qualche botto in maschera, lui andava in giro tutto l’anno con i raudi e l’accendino in tasca, forse gli piacevano le scintille vista l'abitudine di grattare in curva col cavalletto della vespa, lo stile anche con le auto è sempre rimasto quello, se si può definire stile andare sempre fortissimo facendo il contropelo a tutto, poi le vende (le auto) per acquistarne di più veloci, una, prima di portarla dal demolitore, l’ha distrutta ad asciate, pur non avendolo sentito urlare frasi sconnesse con gli occhi spiritati posso affermare di avere visto un pazzo sul tetto, una situazione surreale, come quando, con l’auto perfettamente sotto controllo, scendeva ululando a mille dalla montagna affrontando le curve come se stesse sciando.

In un passato più recente avrei dovuto fargli da testimone, una sera mi telefona
Non mi sposo più ne ho conosciuta un’altra e l’ex non vuole rassegnarsi
Ma quale ex se ti stavi per sposare?
L’ex di quella nuova
poi mi fa una di quelle domande alle quali ho imparato a non dare risposte
Ma tu domani lavori ?
Stasera andiamo al Casinò, sulla strada per Saint-Vincent, all’improvviso aumenta la velocità e si avvicina pericolosamente al ciglio, mi dice di aprire il finestrino, lancia la radio fuori poi torna in sorpasso, dopo un po’ lo sento mormorare
Era un po’ disturbata…ma c’era da aspettarselo da uno che in casa fa vibrare le pareti affermando che il volume dello stereo è basso.
E’ pericoloso anche averlo come amico, nel periodo Porsche non mi sono reso disponibile,  devo dire che i problemi condominiali, però, non li trascina, aveva nevicato da poco così una notte facciamo due passi sulla neve, io senza sigaretta, all’improvviso s’illumina, rassegnato e un po’ preoccupato lo seguo mentre prepara un pupazzo, a metà si ferma ed inizia a far rotolare questa “pallona” di neve
Mi tieni aperta la porta dell’ascensore…
Il condomino arrogante starà ancora asciugando l’appartamento, la palla sulla porta di casa sciogliendosi  l’avrà allagato, mi chiedo se posso essere considerato un complice a tutti gli effetti oppure mi dovrebbero ringraziare perché non l’ho lasciato giocare con la fionda…eh si perché uno può anche affacciarsi dal terrazzo e con naturalezza pronunciare :
La vedi questa biglia di ferro, scommetti che con una fiondata arrivo fino a casa di Fragolone…
Intanto non voglio scommettere, ma soprattutto non voglio sparare fiondate in casa d’altri
SFIAMM
Avrei dovuto distrarlo con un pezzo dei Manhattan Transfer, ma non si tiene.
Il giorno dopo incontriamo Fragolone con l’aria da cospiratore triste che sembra ci debba dire con urgenza qualcosa
Ragazzi, ieri è successa una cosa assurda, mi hanno sparato in casa, ho trovato un buco così nella tapparella.
In ospedale, in occasione della nascita del suo secondo figlio mi chiama in disparte e mi mostra un fagotto verde, quando gli apro due occhi interrogativi mi spiega, come si fa con un bambino, le intenzioni.
Ma io mi chiedo, uno che è appena diventato padre, come fa a mettere da parte l’emozione e, circondato da amici e parenti, trafugare due camici da chirurgo per giocare al dottore con la moglie…
Cercava un trapano e al momento dell’acquisto ha specificato al venditore, voglio poter bucare qualsiasi cosa.
“in che senso qualsiasi cosa ?”
“Un dissuasore dalla sosta selvaggia in cemento a forma di panettone ad esempio”
A proposito di trapano, una sera, ormai passata in prescrizione, lo vedo uscire col trapano ma non dico niente, magari voleva far riposare un po’ l'ascia, quando rientra non resisto e glielo chiedo
Ma cosa ci facevi col trapano?
Quadri, un’amica
e…?
L’ho trapanata.
La birra gli è sempre piaciuta, una sera d’estate eravamo tra amici seduti all’aperto in un bar, il caldo umido rende pazzi i savi, lui era perfettamente a proprio agio, poi gli venne voglia di bere gratis o più probabilmente non voleva nemmeno rischiare di annoiarsi, così per una birra fece quel noi non avremmo fatto per nulla.
Si spogliò, mise scarpe, pantaloni, maglietta e boxer sulla sedia e, completamente nudo, attraversò il vialone in mezzo alle macchine dai gruppi ottici spalancati per lo stupore, poi tornò al suo posto e si rivestì.

“…state sani, applaudite, vivete, bevete, o celeberrimi iniziati ai misteri della Pazzia” (Elogio della follia - Erasmo da Rotterdam)

M 50&50


3 commenti:

  1. Giro, NON autorizzato farlo, un messaggio ricevuto in privato di un anonimo da Milano, incriminatemi per affissione abusiva
    M50
    "...ricordi che affiorano a scacciare la routine e a farti sentire, tra l'ammirazione e lo stupore, un po' parte della sua ribellione al consueto per affermare la propria autonomia e indipendenza...
    (segue)...sempre con il trapano a portata di mano...il nostro James Dean"

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  2. "Mantenetevi folli e comportatevi come persone normali" :-)
    Alessandra

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