-gdf-
Oppure un bagno di sangue in
piscina olimpica, o anche in mare aperto, perché bere vini rossi lungo un week end autunnale da 24 gradi è oggettivamente
difficoltoso, e lo è ancor di più se in cambio vuoi anche dei soldi buoni. Leggere un
articolo al bar con nella mano destra un gin&tonic e sfogliando con la
sinistra un giornale non ti da la certezza di aver capito bene, ma se anche il
pezzo dedicato a Playboy, che era in una pagina precedente, annunciava cose
strane, tipo : basta con i nudi integrali !!! ... e allora a cosa credere? Sono tornato nello stesso bar, il giorno dopo, via e numero a disposizione. Volevo essere sicuro, ho chiesto il giornale del giorno prima : mi hanno risposto che lo hanno dato al cane, non da mangiare, ma perché ci pisciasse sopra senza sporcare di sotto. Mi piacerebbe aprire un 3d sul tema : voi cosa ne fate del giornale del giorno prima? Si potrebbe definire ciò giornalismo d'inchiesta? Vivrò nel dubbio stanotte.
Wine in Sanremo al Palafiori: prestigiosa fiction che potrebbe avere sequel, idea per altro concepita altrove e da altri, ma messa in pratica diversamente. Me
l'aveva detto il Maestro di P.R. : l'ultima delle cose da fare in questi casi è
mettere tutto sul tavolo del tuo interlocutore. Qui ho girato al largo. Se decido di regalare, allora regalo, senza aspettarmi più nulla in cambio, lui invece lo fece in buona fede augurandosi di partecipare alla festa e invece ... ecco il
risultato.
Il botto però -per sua buona sorte- l'hanno fatto altri, perché riuscire a perdere (fonte Secolo Xix del 14/10/2015), 30.000 euro in tre giorni è un bel colpo. Questo dopo averci lavorato per mesi, di testa, di portafoglio e di braccia, coinvolgendo centinaia di persone nel progetto.
Il botto però -per sua buona sorte- l'hanno fatto altri, perché riuscire a perdere (fonte Secolo Xix del 14/10/2015), 30.000 euro in tre giorni è un bel colpo. Questo dopo averci lavorato per mesi, di testa, di portafoglio e di braccia, coinvolgendo centinaia di persone nel progetto.
Facile adesso dare i numeri: 1500
ingressi in tre giorni al Palafiori. Prezzo preteso? 28 euro, neppure molto ma neppure pagato da
tutti, tra invitati e privilegiati : eh, belìn, e son palanche ... 130 produttori (ma neppure 10 i liguri) e
più di 600 etichette a disposizione. Letto l'elenco di codeste, in molti devono
averle intese come obsolete o comunque -evidentemente- poco attrattive; personalmente dopo la lettura del programma,
sono stato colto da un attacco di sbadigli neppure placabile con il secondo gin
& tonic, girando quindi al largo da "quei" gusti Toscani o Piemontesi, in cui non mi riconosco più da due decenni, almeno.
Però, accidenti, la pappa la preparavano nientepopodimeno di Paolo
& Barbara, freschi da un siderale 17,5 sulla Guida dell'Espresso, eppure,
valli a capire questi sanremesi, che secondo il sopra citato articolo, non
avrebbero inteso congruo il prezzo del biglietto per il paradiso. E c'erano
pure i vini Bulgari a fare da traino ... ma in queste settimane autunnali la città è al
minimo di presenze, sia indigene che turistiche. Molti i negozi chiusi per ferie,
con sullo sfondo pure la festa patronale; pochissimo il turismo in ottobre, e
troppo bello il tempo per non andare a bere una coppetta di Champagne in
spiaggia, altro che Brunelli e Chianti.
Un numero zero, si legge,
costruito con la prospettiva di arrivare ad un numero uno, superando come le
difficoltà? Ovvio, non facendo ragionamenti sui motivi del flop (a partire dal
periodo dell'anno individuato, dalla maniera di comunicare, dal modus del non attirare, e dalle etichette in degustazione), ma chiedendo
"aiuti istituzionali" utili a coprire anche le prossime -speriamo di
no- probabili perdite di liquidi da eccessi di temperature autunnali.
Maestro mi pare eccessivo.... Buon praticante, magari. Di certo le nubi all'orizzonte erano già ben visibili mesi fa, ancora mi chiedo per quali motivi i serafici organizzatori non abbiano voluto curarsene. Ma, come al solito, sarò io che vivo in un mondo parallelo popolato da persone capaci non solo di parlare ma anche di ascoltare. E ci sto anche bene.
RispondiEliminaQuando me la racconterai giusta sarà sempre troppo presto per me, rimasto di nuovo indietro a al palo, per la dodicesima volta in dodici anni. Stavolta riparto da matrix, magari congiunti quei due punti riuscirò a tornare interessante. Ciao Maestro, tra colleghi
RispondiEliminasiete troppo signori vuoi due
RispondiEliminaE' straordinario quanto la sagoma dell'anonimo somigli all'autore
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