sabato 10 ottobre 2015

18 tonalità di Acquerello


di Fabrizio Nobili



Fagnano Olona - Situato nel Centro storico di un paese defilato, all’interno di una corte quasi da cercare, l’insegna peraltro non aiuta chi ci arriva per la prima volta.

Come quegli artigiani di qualsiasi attività che la massa non conosce ma che custodiscono capacità elettive e che vengono apprezzati dagli intenditori. Come uno scultore piuttosto che un intagliatore od un fine cesellatore come ancora oggi ne esistono ma pochi conoscono. Dominati forse da una profonda timidezza per la quale preferiscono non dover subire attacchi mediatici ai quali non sono preparati come altri colleghi magari meno bravi professionalmente di loro ma dalla faccia tosta esibizionistica.


Questo “limite” ci è parso di averlo riscontrato ed è riaffiorato più nitidamente diversi anni dopo la prima visita a Fagnano Olona. Secondo il nostro modesto parere è la motivazione principale per cui non sono mai arrivati dei veri riconoscimenti da chi di ristorazione se ne occupa in modo professionale.  Sono però anche quei vuoti che pesano notevolmente quando questi personaggi vengono a mancare, una perdita in cultura. 

L’ unica sala del ristorante, affrescata  su tutta una parete si presenta di un’eleganza sobria ed accogliente. La decina di tavoli sono ben distanziati tra loro ed offrono una discreta privacy.  

Il servizio risulta attento e premuroso nonché ben cadenzato tra una portata e l’altra del menù degustazione “pensieri dalla cucina”.  Nei piatti serviti, a partire dalle entratine fino ai dessert, in ogni singola portata l’obiettivo principale pare che sia quello di inserire i gusti principali che le papille gustative possono sentire. 






Dal piatto di cicoria, panna, caviale e fragola fino al croccante di limone, datteri e liquirizia passando per lo scampo con porcini o gli spaghetti alla marinara è una sinfonia di gusti complessi ed in pieno equilibrio tra di loro. Un esercizio questo che è difficile da riscontrare altrove. Le capacità tecniche si esprimono anche dal risultato di concentrazione dei sapori e dalla persistenza infinita che per il dessert ci ha accompagnato fino al rientro a casa.


L’unico appunto potrebbe essere quello della cottura del filetto di vitello che ci è sembrata un po’ oltre. Mentre la riuscita delle foto è veramente pietosa.

F.N.

( n.d.r. - al ristorante Acquerello di Fagnano Olona sono stati assegnati 18/20 mi sulla nuova Guida Ristoranti de L'Espresso 2016)


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