mercoledì 14 ottobre 2015

Giovanni da Rionero - tuttoattaccato-




M 50&50

Niente da fare, non risponde alle mie chiamate anche se il numero è sicuramente giusto, il messaggio in segreteria, seppur in Lucano stretto è inequivocabile, la Basilicata non esiste, se volete, lasciate un messaggio, Rocco Papaleo non vi richiamerà.

Rocco, sono Marco, volevo segnalarti che un vino lucano sembra abbia vinto il primo premio a Radici del Sud, com'è possibile, visto che ho sempre creduto che la Basilicata non esistesse...comunque se vuoi prendere nota, il vino in questione si chiama Caselle, è un Aglianico del Vulture Riserva Doc 2009 della storica casa vinicola D'Angelo, di Rionero in Vulture.

Stavo pensando a questo, ieri, mentre mi aggiravo tra gli scaffali del reparto vini dopo aver acquistato una mezza forma di Pecorino semistagionato del Casentino.

Sto cercando un Aglianico per il mio coniglio in casseruola, dico all'addetto, l'arrivo del "Riserva" è solo questione di tempo, siamo in attesa, se mi posso permettere, visto che non ha trovato nemmeno l'agnello, mi dice bonariamente,  potrebbe ripiegare, si fa per dire, sempre su un vino della stessa azienda che stiamo proponendo proprio adesso in promozione, Donato D'Angelo, un Aglianico del Vulture.

Ne prendo un paio e mi dirigo alla cassa, mentre sono in coda in equilibrio precario, con le bottiglie, il pane e il Pecorino, perdo una chiamata, la sentirò dopo in segreteria, penso, intanto sento la signora che "guida" il carrello superdotato davanti al mio pronunciare la frase che invita al buon umore, ho dimenticato il caffè, se vuole passare...

Tornando in Lucania e nello specifico all'Aglianico, l'esperienza credo sia da considerarsi come una di quelle ripetibili con soddisfazione soprattutto in virtù del gusto piacevolmente avvolgente.
Un vino di notevole persistenza e Potenza, forse dovuta all'influenza di parte del capoluogo di regione più che ai suoi tredici gradi e mezzo.

Per quanto riguarda gli abbinamenti, il fatto che ci abbia azzeccato cinquanta e cinquanta mi invoglia ad insistere, così è così col coniglio, davvero molto bene col pecorino.


Anche se per entrambi credo non si possa dire che siano animali coraggiosi, il coniglio brianzolo in casseruola con olio, poco pomodoro , rosmarino ed altri odori, non sostituisce egregiamente un bel cosciotto d'agnello lucano arrosto che sarebbe stato  l'abbinamento più adatto al vino in questione.
Convivenza perfetta, invece, quella con il pecorino del Casentino, dove, si rivela superbo, in mancanza di quello di Matera ideale spalla regionale al rosso da Rionero, il pane toscano senza sale né commenti aggiunti.

Mentre bevo l'ultimo sorso, le dita che corrono abbastanza velocemente sulla tastiera, così che io lo possa definire rosso da meditazione, in fondo anche al semaforo pensiamo, sento il messaggio in segreteria, Marco sono Rocco, la Basilicata non esiste ma in Lucania, a Rionero in Vulture, producono e bevono bene.

Alla salute di un amico e lucano doc, Giovanni da Rionero, che sembra il nome di un condottiero e forse, un po', lo è stato...

M 50&50

5 commenti:

  1. ..la basilicata esiste...lo sanno pure lu...cani
    firmato lucano dog

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  2. Caro Lucano Dog, nel caso tu sia anche un Lucano DOCG, non dovresti perdertelo, ieri ne ho stappata un'altra che è stata gradita non solo da me...bau

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  3. ..esselunga...niga? o quale altro? pls

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  4. tksssssssssssssssss....alla prosssssssssima...magari al magenesssssssssssss

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