del Guardiano del Faro
E’ la saggia regola del tre
quella che Marc non cessa di applicare nella sua cucina. La regola del tre,
quella tanto cara a Marchesi e Ducasse; regola che appare semplice, regola che
però non ti consente di confondere le idee al cliente con composizioni barocche
o troppo complicate. Se non riesci a convincerli confondili è stato il motto di
molti cuochi che non mi hanno mai convinto, con i loro effetti speciali degni
del quarto elemento, o anche del quinto, dove il coefficiente di difficoltà si
alza pericolosamente. Quello che potrebbe far saltare gli schemi, nel bene e
nel male, perché c’è chi ha imparato ad andare in bicicletta anche senza mani, e
chi invece preferisce non rischiare di rompersi i denti sull’asfalto.
Ne conto quattro nella cucina a vista: tre al piano e una al pass. |
La regola del tre però ti impone
di utilizzare una materia prima impeccabile, perché è in evidenza, senza alibi;
e poi le salse, i fondi, i contrappunti, i contorni e tutto quello che c’è
intorno all’elemento principale che deve essere forzatamente conciso, concentrato,
coerente. Armonia o contrasto, a seconda del desiderio dello chef, ma comunque
logico e funzionale nella centratura del sapore del piatto. Indipendentemente che si parli di cucina strettamente tradizionale o più contemporanea come quella di Marc.
Fatto questo sarà compito di una
delle più brave sommelier al femminile come Amy Bellotti far quadrare gli abbinamenti, senza
sbagliare niente, perché dove ci vuole
una bollicina territoriale ad aprire il percorso questa sarà semplice ma
ben scelta, adeguata allo scopo. Con il foie gras ci vorrà un Jurançon invece del solito Sauternes, perché quella nota di mela lo richiede, ed Amy ha la sensibilità di capirlo, così come quando sceglie un St. Joseph invece di un Bordeaux per l'agnello, perché quella nota decisa data dalla tapenade sposta di nuovo il punto di partenza su cui ragionare per individuare il matrimonio migliore. Mi fermo qui, mi stanno stancando le recensioni prolisse, ritroviamo un pochino di sintesi, almeno dove gli argomenti sono noti.
Crocchette di riso, insalatina di coniglio e verdure crude, sfogliatine salate...
lo pensavo di recente: ma il gdf da un po' non parla di lanteri.
RispondiEliminaS&L.
Da più o meno due anni, pensavo di recente anch'io.
RispondiEliminagdf
Mi piace il ristorante e anche loro due
RispondiEliminaBeppe, a due passi.
Nel 2009 avevi segnalato un risotto zuccabalsamicocapriolo che non lasciava dubbi l'erbepolpo 2013 pareggia su rigore inesistente o...
RispondiEliminaMarco>Mondovì
Nella carta invernale c'era la versione con zucca, foie gras e balsamico... ma io sono arrivato il primo giorno della nuova carta, più primaverile, e dunque perfetto per MisSpuntini
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