- del Guardiano del Faro -
ALASSIO - E' il momento delle
rifiniture organizzative per arrivare al top alla nuova edizione di Un Mare di
Champagne che riparte da una nuova collocazione strategica, il Grand Hotel
Diana di Alassio, che vanta una fantastica terrazza a picco sul mare ed altri
spazi interni di esterni che daranno più respiro all'evento e agli ospiti, in
effetti un po' compressi nel pur elegante Grand Hotel che ha ospitato le
precedenti edizioni.
Li ho contati, sono
dodici i minuti necessari per raggiungere il Diana dalla centralissima stazione
ferroviaria, e sono dodici anche quelli necessari per raggiungere il grande
parcheggio sotterraneo vicino al Grand Hotel. Se no, ancora più prossimo,
quello adiacente il porto. Quindi niente scuse. E poi due passi dopo la
degustazione sono per lo meno consigliati.
Saranno 35 le
postazioni, 50 le Maison invitate e chissà quante le etichette a disposizione,
come sempre in modalità random ordinato, nel senso che sai come cominciare ma
mai come si potrà dipanare la lunga esperienza, proprio perché effervescente,
cena di gala inclusa con prestigiosi chef stellati ad alimentare la qualità
gastronomica, comunque sostenuta dai desk alimentari di nicchia che come sempre
affiancano il calice di Champagne.
Questo è solo
l'aperitivo, c'è tempo per presentare al meglio tutto l'evento nei dettagli.
Intanto un assaggio di cucina del Gabbiano di Barbara Porzio e Paolo Quartero, facendo
quattro chiacchiere e chiarendo i ruoli di chi come me darà una mano, a scatto,
sulla Nikon ufficiale per il Consorzio Macramè. Una bella responsabilità. Ma del resto, un
professionista, uno specialista sa benissimo come affrontare la singola
specialità. Il giornalista, il fotografo, l'editor ecc ... il blogger è invece un pentatleta che si deve saper mediamente svincolare da ogni difficoltà relativa alla
comunicazione e, in questo caso approfittare dell'occasione per allargare le relazioni pubbliche legate alla manifestazione.
Intanto i piatti di
Paolo Quartero, à bientot les amis. 17 e 18 giugno. Grand Hotel Diana - Alassio
Crudo di branzino, asparagi in due consistenze, sale alla vaniglia e cipolla rossa all'agro
Una gran bella visione del mondo del piatto vintage anni '70/'80.
E' l'icona di più di 20 anni di cucina POP.
Lo Stra-Dish of the day
E' il cocktail di gamberi! No, però, aspetta. Gamberi di Oneglia, salsa cocktail maison che te ne mangeresti un secchiellino da spiaggia con la paletta e poi invece della comunque opportuna lattughina dell'epoca c'è un bouquet di erbe (18 ne ho contate), qualche crudità vegetale aggiuntiva ed una pomata di limone che completa con la nota agrumata. Cosa manca? Qualche cosa di croccante per accompagnare. Ce l'abbiamo! Tegoline di farina di mais alias polentina stesa e resa friabile.
Il polpo si è tramutato in cigno. Coulis di pomodoro, purè di patate di Calizzano, burrata e perle di pesto
Ci gioca il Quartero, in gran forma. Baccalà e piselli, in crema e in buccia al nero di seppia, scorzetta di limone candito
Questo non manca mai al Gabbiano di Alassio. Che fai? Dici di no?
Lo spaghettone aglio olio e peperoncino con la bisque al lemon grass e la coda di aragosta giustificativa. Bel piatto anche senza aragosta
Il piatto ruvido (zigrinato) non aiuta ad apprezzare la salsa di peperone ma lascia comunque integro il concetto e il dialogo voluto dallo chef tra il filetto di rombo, la polvere di liquirizia, la granella di mandorle e il flan di zucchine trombette. Spesso il contenuto ha bisogno di un contenitore che ne sottolinei le caratteristiche.
La fresca esplosione di sorbetto al mirtillo con cioccolato bianco, santoreggia e crumbe di mandorle chiude bene, in leggerezza
Prendiamo nota con Barbara
non dimenticarti la macchina fotografica :-) sempre grande Guardiano!
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