- gdf 2013 -
Mah! Ieri sera qui c'era un post al posto di questo, ma stamattina non l'ho più trovato. Niente di che, si parlava di stargate, grandi Champagne come un Winston Churchill 2000 e qualche recente Grand Année di Bollinger. Ma stamattina quel post non c'è più. Bha! Lo stargate dei Maya me l'ha spostato in un'altra dimensione? Oppure è stata l'Ape Maya?
Comunque, non avendo più né testo né alcune foto ho recuperato queste. Mi spiaceva disperdere qualche nota relativa a questi vini di Barbaresco che sono stati veramente straordinari nel bicchiere. Prima di tutti il mio affezionato Falletto Asili 2004, che si è ancora molto aggressivo di tannini ma già molto meno di alcool, veicolo che porta al naso finissime sensazioni di ribes, lampone e kirsch. Molto più opulento e sul frutto carnoso il Roagna Asili 2006. Un vino grande, veramente cattedralico, quasi spaesante, baroleggiante. Così come suo cugino in magnum (Crichet Pajé), ma in annata 2000. Dicevo nell'altro post. ne hanno imbottigliati solo 300 magnum, veramente pochi per dissetarci, perché va così in progress da lasciare senza troppi riferimenti quando la bottiglia sta per finire, mentre lui continua a cambiare, fino all'ultimo sorso.
In queste condizioni, un Ovello 1999 (magnum) fa la figura del contadino rustico ma dignitoso, mentre il Bric Balìn Moccagatta 2001 (magnum), soffre ancor di più lo spessore e le verticalità di quei tre campioni della denominazione, per una volta senza temere il confronto con molti Barolo di alta gamma. E adesso vediamo se l'Ape Maya mi farà un altro dispetto.
- gdf -
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