giovedì 27 dicembre 2012

Nulla per scontato


- gdf 2013-

Durante la pacata conversazione, l'affermazione giunta all'improvviso sembrava non darmi nessuna via di scampo: a me piacciono grandi. Sorride, e nella maniera più esplicita possibile mi inchioda alla sedia, mettendo a rischio anche l'ultimo bicchiere di Puligny che stavo per tirarmi addosso. Lei intanto beve un sorso d'acqua. Ri-appoggia il bicchiere sul tavolo. Si allarga la frangia con l'indice e l'anulare libero da impegni.

Aggiunge: se è piccolo, lo so già, dopo un po' mi annoio, c'è poco da fare... Guardo altrove cercando un appiglio che mi aiuti ad uscire dall'imbarazzo e come Kevin Spacey nell'interrogatorio de I Soliti Sospetti mi aggiro a periscopio per un ambiente che per altro conosco benissimo; ma invece di un nuovo appiglio Kobayashy trovo i soliti quadri appesi nella sala principale del ristorante. Mi rendo conto di arrossire rifugiandomi in uno sguardo innocente.

La pausa mi salva da un'uscita sicuramente infelice, da una gaffe da 19/20mi in un ristorante da 15, magari anche da 16, ma che potrebbe arrivare anche a 17; mai dare nulla per scontato.

Ci passa a fianco la cameriera: giacchino nero, pantalone nero, scollo a V ancora una volta troppo profondo. La fa fuori con uno sguardo tagliente. Bisognerà gestirle queste due.

Interrompe il silenzio ed aggiunge: perché chi deve avere a che fare con me preferisco abbia più di qualche capello grigio... Sempre zitto, adesso già andiamo meglio, e incalza: ...la differenza generazionale deve essere evidente per me, per sentirmi più protetta e sicura in certi momenti... Oh Santa Maria; rare quelle così dirette e sincere,  ci si potrebbe fidare.

Ancora zitto però, mi lascio a questo punto trastullare da questo monologo a intermittenza contro un muto, ma stavolta non riprende il discorso, bensì si risistema l'elegante twin set di cachemire rosso, estremamente scollato scopro, fin troppo. Un altro lampo elettrico nasce dall'incrocio tra i loro sguardi.

Qualche cosa di definitivo da dire finalmente lo trovo: ok, carissima, avrai capito che non sono molto pratico di queste cose, tuttavia mi prendo la responsabilità: l'avrai capito anche da quella posizione non privilegiata, non è molto grande, ma già un po' lo è, e tu potresti farlo diventare anche più grande.

- Grazie per la fiducia!

- La grandezza non si misura solo in metri quadrati, te ne renderai conto: è piccolo ma ci sarà da fare, non ti annoierai; anche se non fate la gara con le scollature a V. Il titolare ha i capelli abbastanza grigi per potervi dare sicurezza e  continuità, e io anche. Il ristorante, lo ripeto, non è molto grande, ma voi potreste contribuire a farlo crescere, quindi per me il casting è finito e sei assunta, però, per cortesia, stasera, alla prima, mettiti qualche cosa addosso che abbia una scollatura meno scellerata.

E tu, pure tu - miss giacchino nero- contieniti!



... e di cosa se no?



5 commenti:

  1. Si allarga la frangia con l'indice e l'anulare libero da impegni....
    ..........sembra una buona giornata.
    B

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  2. Mai provato il "mucchino di mucca"... e comunque certi casting fanno male... ah, se fanno male.

    UGM

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  3. ... eh si, quelle così, lo si evince dal dettaglio, scadono in fretta...

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  4. C'è anche chi mi ha chiesto se stavo aprendo un nuovo ristorante :-)
    Per carità!
    Che belle le interpretazioni, mai dare nulla per scontato.

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  5. Non di solo Albertini vive la donna :

    IL CAPRINO NON E’ UN FORMAGGIO-MA CI VUOLE CORAGGIO-PER LANCIARE UN MESSAGGIO-DALLA TESTA IN GIU’

    Donatella

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