venerdì 13 marzo 2015

Aoc Champagne L’Ouverture Brut s.a. Savart


Ecueil, Montagna di Reims, da queste parti i Savart – famiglia di rm – coltivano 4 ettari – uno a Chardonnay, tre a Pinot Nero - applicando quell’ agricoltura che viene definita “ragionata”, con alcuni accorgimenti che consistono nel bandire i diserbanti, travasi effettuati per gravità, senza chiarifica, né filtrazione.

L’Ouverture – que du Pinot Noir - prodotto in 20 mila esemplari, solo acciaio, 18 mesi sui lieviti, dosato a 8 g/l., costituisce la metà dell’intera produzione maison e rappresenta il prodotto basico della gamma.

Il naso, di buona freschezza, richiama subito alcuni caratteri della bacca scura – fragola, ribes e lampone - una nitida pera, zaffate agrumate – arancia rossa e mandarino – con grani di pepe bianco e costante presenza minerale.

Pur con qualche indecisione, l’assaggio riflette l’impostazione olfattiva, attribuendo maggior respiro all’azione agrumata e meno ai toni sapido-minerali.

Effervescenza delicata, vivacità e disinvoltura di beva, completano un sorso, un soffio corto, volutamente e spiccatamente da aperò.

4 commenti:

  1. Caro Duca, nonché DJ, poeta, internauta e bevitore, qui la situazione sta diventando insostenibile, è mai possibile che io debba ridurmi a postare un video di “Come le viole”, bypassando Palma per Gagliardi, Peppino, non quello delle bufale, mentre tu, che potresti rispondere al fuoco incrociato delle note musicali di nicchia che bombardano l’Armadillo indifeso, sembri non sentirmi, abbassa il volume delle cuffie almeno saltuariamente…

    RispondiElimina
  2. Più che fuoco incrociato mi è sembrato che qualcuno abbia lanciato un petardo e in risposta si siano sentiti dei mortaretti. Nulla praticamente in confronto al consistente lancio di molotov che il nostro Gdf non risparmia da quasi un lustro. Alba

    RispondiElimina
  3. Ma dai che l'Armadillo ha corazza durissima. Vado in stand-by per un attimo e ti suggerisco di posizionare il braccio su un classicone, facile facile, ma attualissimo, del 1973 di Herbie Hancock - Head Hunters, riservando particolare attenzione alla ritmica spezzata di Chameleon.

    RispondiElimina
  4. @ entrambi
    Ero autoironico alla ricerca delle emozioni sulla strada della musica
    Sereno WE tempestoso

    RispondiElimina