venerdì 10 maggio 2013

Lolita Leggings gdf *




La postura dei piedi innanzi a tutto. Dritti sulle punte, da seduta. Sarà dura per lei passare due ore così. Si dovrà aprire prima o poi, a meno che non stia studiando da ballerina classica. Ma non certo indossando quelle piccole Nike con i lacci lasciati liberi da qualunque legame, anche da un solo nodo. Stringhe slacciate per Lolita, tutte e due.

Brendizzata anche nel resto del look, ma pure da qualche goccia di fiori di Bach, che ne contengono, per conservarsi, e che a lei serviranno per riequilibrarsi in mezzo a dieci occhi che vorrebbero fissarla a lungo sulla propria retina, ma che lo possono fare solo a rapidi flash rubati, nello scompartimento ormai al completo.

Cinque gocce, volgendo la testa all’indietro, socchiudendo appena il bocciolo di rosa che non pare neppure una bocca, tanto è piccina e serrata tra le piccole labbra. Rossa, rossa naturale, come dovrebbe essere una Lolita. Non ne posso essere certo ma il labiale basso dei leggings me lo lascia presagire.

Leggings oltre la moda, leggings tagliati, ma non strappati; tagliati con una razionalità che va oltre un multiplo di Lucio Fontana. Tagliati e poi rifiniti. Quindi più scultura che pittura. Senza trucco. Tra i varchi c’è del pizzo nero disegni cachemire in trasparenza al rosso. La posizione privilegiata, di fronte, mi permette di esserne certo.

Anch’io ho un paio di Nike ai piedi, però allacciate. Sono fuori moda ma così non inciampo, ma forse tagliandole, accorciandole e lasciandole libere tra le asole potrei scendere a patti con Lolita Leggings. Niente occhiali scuri per Lolita, come farebbero le sue insicure coetanee. Anzi, va giù dura e precisa sui dettagli con gli sguardi. Bella e sfacciata, perché ha intuito che con me può giocare alto prendendosi un rischio basso.

Invece folgora con un’occhiata trasversale un paio di leggings grigi portati con maestria rara, appena fuori, nel corridoio della carrozza 7 dell’Intercity 633. Insiste su di me ora, deve essere partita la sfida dei leggings, ne sta aspettando altri, mi sta girando la frittata; adesso sono in imbarazzo.

I leggings a fessure con sottofondo di pizzo nero prendono forme a aperture diverse a seconda dei movimenti. Non più sulle punte. Di fianco e incrociate, come farebbe una falsa pudica, poi aperte come farebbe un ingenua bambina con tracce di latte alla bocca, di spalle quando sarà venuto il momento di prelevare un libro dallo zainetto sistemato sul ripiano sopra la testa, in piedi e di profilo per rimettere inutilmente a posto il bagaglio e il superfluo reggiseno.

Ora cinguetta qualche segreto al telefono: vuole far pensare che esista qualcuno da chiamare. Spio l’immagine che appare sul telefono alzandomi senza dover far nulla: c’è un icona romantica al tramonto sul display, da fotoromanzo. Chissà cosa dirà, e soprattutto cosa penserà di questa che transita ancora con il jeans a vita bassa.

Il transito dal jeans a vita bassa al leggings che segni avrà lasciato? Una generazione di ottimiste tagliate in due, dove solo il 5% si poteva permettere di metterli e toglierli senza infiltrazioni di Svitol. Gli mando il messaggio concentrandomi bene su un’apertura, una fessura di comunicazione migliore di ogni ponte di Wind proprio mentre passa una coetanea con leggings over size .


Messaggio arrivato: ecco il primo sorriso di complicità che arriva di ritorno. Sorriso maligno. Un paio di leggings possono contenere tutto, anche tutti i danni provocati dai jeans a vita bassa sui fianchi di milioni di teens ager. Tutto quanto è stato contenuto a fatica in un paio di jeans a vita bassa sarà ora gelosamente e segretamente custodito dentro un paio di leggings. Nessuno lo verrà mai a sapere, basta che l'elasticità del tessuto sia adeguata al contenuto. Tutto quello che vorrete far sapere attraverso un leggings dipende dalla sua e dalla vostra elasticità. Potete rimanere morbide o rigide, o anche comunicare tramite il labiale, o tra le fessure artistiche di Lolita Leggings. Tutto quello che non siete riuscite ad esprimere, tutto quello che non avete potuto farci capire attraverso un jeans a vita bassa, ogni concetto, adesso potrete finalmente farlo penetrare nelle nostre menti attraverso un leggings. Tutte quelle rudi dita maschili logorate nel vano tentativo di avere la meglio su un ruvido jeans troppo stretto... adesso, con un solo gentil dito piazzato bene su una disponibile morbidezza e con un colpo secco; e dei leggings rimarrà solo un bel ricordo.

Dlin Dlin… Pavia: questo è l'ultimo servizio bar prima di Milano Centrale

Lolita… un'aranciata?
Ok! Ma tu sei un iconoclasta?

Non me lo sono mai chiesto, tu che dici?
Direi di si…

Tu sei metafisica?
Perché mi vedi piccola?

Lo sai che i leggings sono stai inventati per coprire i danni fatti dai jeans a vita bassa?
Non mi interessa saperlo, roba da vecchie, io non c’ero in quegli anni.



*Lolita Leggings non potrebbe essere un marchio registrato gdf


12 commenti:

  1. negli ultimi giorni senza pioggia i lolita legging, dalle modelline giovani che frequentano la mia zona lavorativa sono stati sostituiti dai Daisy Duke.
    Diversamente da Catherine Bach però non vengono riempiti a dovere e nemmeno gli stivali simil cow-girl aiutano a pareggiare i sogni lasciati dai telefilm (compreso charlie's angels e Farrah Fawcett) di quando noi eravamo circa in età da lolita. Certo è che il labiale diventa un'arma impropria e che le lolite diventino in breve esperte nell'intuire certe debolezze maschili una certezza. ci sono altri argomenti che ci fregano a noi maschietti e la prova arriva dall'argentina da una ex lolita.

    http://www.ilgiornale.it/video/esteri/studentessa-italiana-gira-video-hot-e-scalda-buenos-aires-915615.html

    a presto gdf.

    F.

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  2. A metterci sempre la faccia, avanti o indietro, ma sempre sul pezzo, il solito solo di facciata

    A.

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  3. Non dirgli dei daysy duke..........roba vecchia ;.)

    B

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  4. Ecco....

    leggings presi, neri, così mi sfilano un pochino....
    che faccio... taglio ?

    UGM

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  5. È Primavera...l'armadillo e il cds tolgono la corazza...la circolazione del sangue se ne frega dei divieti...odo augelli far festa....
    Marco 50&50

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  6. ... si sfilano, si sfilano che è un piacere: zack!

    R.

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  7. no Lolita no Leggins
    o
    no Leggins no Lolita

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  8. Apprezzo lo sforzo per cercare uno slogan, ma forse si può far meglio in vista di una campagna pubblicitaria...

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  9. Lolita.. e ti lecchi le dita....

    UGM

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  10. Sleggings is meglio di stretching
    A

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  11. E due son meglio che one... vabbè... confidavo su un pubblico più qualificato ;-)

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  12. Allora i fiori erano quelli di Catherine Bach?
    Parliamone!
    Franck

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