mercoledì 13 febbraio 2013

Osteria dell'Oca Bianca


del Guardiano del Faro

Paolo Mazzia: chef patron dell'Oca Bianca di Cavaglià (BI)


Giusto di fronte alla chiesa del centro del Paese, Cavaglià, a cinque minuti dal casello autostradale di Santhià, a metà strada tra Torino e Milano. Una giornata caratterizzata da una nevicata prevista, delicata e continua, che ovatta e sbianca ogni cosa. Ricorderemo questo giorno in bianco per le dimissioni dell'ultimo Papa, una cosa quasi mai vista. Quasi mai vista anche un'onesta trattoria con una cantina ( più di una ) che contiene più di 7000 bottiglie, quasi tutte di pregio, o addirittura eccezionali

E continua  a nevicare...



Trattoria con menù recitato a voce e informazioni sommarie riportate alla lavagna. Me l'avevano detto che qui la carta dei vini è imponente, ma non era lecito immaginare quanto. E allora, dopo avere letto delle verticali di Gaja, Masseto, Sassicaia e tutte le più note etichette italiane, andiamo a vedere anche altre cose in cantina...in una delle cantine.







Sembra di stare in un negozio di giocattoli per adulti: Haut Brion bianco e rosso, verticali di Krug, e poi Salon, Selosse... diverse annate di Romanée Conti, La Romanée Conti, anche la mitica 2005, anche il Montrachet, anche Petrus e molti altri Chateau e Domaine tra i più prestigiosi.




Un po' storditi ci mettiamo a tavola, dove non avremo altre sorprese, perché la cucina è quella rassicurante di una trattoria di paese, di un paese di 3000 abitanti che dovrebbero essere fieri di contare su una tavola dove i sapori sono certi e convincenti, per non dire Raspelliani.

Giardiniera e insalata russa

Ottimo salame e tipica mocetta

Ma tra gli antipasti non manca anche l'ottimo vitello tonnato e la stagionale insalata di carciofi crudi e parmigiano. Piatto rustico? Foto rustica!

E la polenta con robiola di Roccaverano

I tagliolini ai carciofi

Gli ottimi plin...

... con o senza Parmigiano

La gentilezza di Paolo: dedicare la barbera della casa alla moglie Monica

La trippa in umido, buonissima.

Davanti al camino, mentre fuori continua a nevicare

Il gelato che Paolo fa con la ricetta della nonna: un litro di latte, un litro di panna e una trentina di tuorli d'uovo infusi in bucce di limone ed arancio.

Qui il Gin&Tonic si fa con la Fentimans and Ten, e la differenza si sente

Osteria dell'Oca Bianca
Via Umberto I, 2
Cavaglià (BI)
Tel 0161 966833

gdf

4 commenti:

  1. Risposte
    1. E poi, con una Barbera con quella etichetta... che fai, non gliela regali una bottiglia?

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  2. Berkel, camino acceso e tagliolini, potrei sopportare anche il menù a voce…”un po’ storditi ci mettiamo a tavola” o ti hanno lasciato poco tempo per giocare o la MiamoNica non era il primo…anyway, il gelato con pochi tuorli è da sbiellare…Marco

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    1. Tre o quattro Berkel pronte per la mocetta.
      Non si vive di sola Barbera, ma non è bello ostentare.
      In trattoria si dice che sia coerente bere Barbera.
      Il gelato a 36 tuorli non si scioglieva neanche a metterlo davanti al camino!

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