lunedì 4 febbraio 2013

Costardi's Tomato Rice



del Guardiano del Faro



Christian e Manuel  Costardi, Guggeneheim Museum Vercelli, Andy Warhol, Bob Noto. Idee che si fondano su argomenti diversi ma che si fonderanno simpaticamente per un unico scopo, convergendo sulla prossima mostra dedicata ad Andy Warhol, che verrà aperta il 9 Febbraio a Vercelli, al Guggenheim Museum. E allora i Costardi Condensed Brothers, convinti senza troppa fatica da Bob Noto, hanno messo il loro piatto pop in confezione pop.
Pop art e pop food, perché non c'è niente di più popolare in Italia che il tricolore formato dal verde del basilico e dal rosso del pomodoro, intervallato dal bianco che normalmente è rappresentato dalla pasta ma che a Vercelli non può invece fare a meno di essere identificato con il riso. Ottimo Bob Noto, realizzatore di logo e foto che lasciano il segno non solo sul web.

Quindi il signature dish dei fratelli risottieri finisce nel contenitore pop idoneo per presentarsi in abito adeguato all'evento. Ma non si vive solo del riuscito piatto simbolo dei ragazzi di Vercelli nel loro ristorante ormai denominato come potete leggere qui sotto sulla copiosa carta dei vini (1200 etichette) gestita dalla neo-mamma Elisa. Anche Christian è diventato papà, e quindi chef e maitre sommelier si sono sentiti più responsabilizzati e maturi, mentre Manuel continua a divertirsi con il comparto che gli compete, quello delle dolcezze. 

Dicevo, non si vive di solo risotto, anche se sono sempre un paio di dozzine quelli proposti in carta, anche per una sola persona, anche non solo classici.



Si, è vero che alla fine, osservando intorno a me, noto che il risotto più gettonato rimane la panissa vercellese, perché alla signora del tavolo a fianco basta solo leggere "risotto alla milanese con animelle croccanti" per rimanere sbigottita da tanto ardire, da tutta questa creatività spinta...

E ci vuole tutta la gentilezza e la praticità di Elisa (mia candidata per...)  per raccontare e spiegare efficacemente la complessa carta dei piatti e dei cibi, perché il cosi detto menù è a sua volta composto da diversi menù tematici: evoluzione, emozione, passione, territorio e classici. Questo oltre ai suddetti risotti, ai dessert e al capitolo dedicato ai caffè, alle tisane e ai tè. Quest'ultima opzione spesso bistrattata, anche in locali di un certo livello. Insomma, alla fine la carta dei menù è composta da ben 13 pagine.

All'interno di ogni menù è poi possibile andare a cercare qualche piatto da estrapolare a piacere, di terra o di mare, e ordinarlo anche singolarmente. Quindi grande disponibilità e grande scelta, e qui di seguito ecco presentata una sequenza a mano libera di piatti pescati da i diversi menù.


Un vecchio amico, compagno di tante battaglie, combattute di qua e di là della barricata. Qui in riuscita versione 2005. Uno dei migliori rapporti qualità prezzo della tipologia. E' il famoso Champagne al contrario, da chardonnay piantato sui terreni vocati per il pinot noir. Terroir che gli conferisce profumi da pinot noir, oltre alla sapidità che fa piangere la lingua a pioggia. Vedo che il vecchio tappo assemblato con protezione plastica a contatto con il vino è stato sostituito con quest'altro assemblaggio, ma l'importante è che non sappia di tappo. Un vino in grado di reggere gran parte del menù.

Riporto qualche info prelevata dal sito degli amici della Moon Import

"Recentemente la Maison Gaston Chiquet ha adottato il nuovo tappo Mytic Diamant, trattato con il processo Diamante, brevettato dal Gruppo Oeneo, Divisione Chiusure, in collaborazione con il CEA, Commissariato per l'Energia Atomica. Con questo processo la molecola di Tricloroanisolo (TCA), responsabile del "sapore di tappo" viene estratta dal sughero con un trattamento a base di biossido di carbonio supercritico, eseguito in autoclave. Sembra che finalmente si sia arrivati ad una svolta fondamentale e definitiva nella soluzione del problema del "sapore di tappo".

Il ricco amuse bouche, vraiment amusant: baccalà mantecato sotto cremoso di patata alla noce moscata e cialda di mais.

Un'idea intellettuale di crudo di mare, dove gli elementi ittici sono alternati da verdure al vapore, germogli, nero di seppia, scorzette di agrumi e altri profumi che si impegnano a contrastare l 'intenso profumo iodato.

Pane da lievito madre, grissini e focaccia

La triglia sulla spiaggia, dove la sabbia è stata creata partendo da una spugna di farina al micro onde poi abbattuta a meno 40 e poi grattugiata... STO SCHERZANDO... si tratta di semplice e buon pan grattato con piccoli capperi, zestes di agrumi e un filo di riduzione di aceto. Piatto ben riuscito.

Astice e lingua con salsa al vino rosso, dove il fondente della lingua incontra la consistenza dolce e delicata dell'astice

Deliziosa animella dorata su riduzione (molto intensa) di Marsala e mandorle tostate, sulla rotta dei grandi viaggi senza mete certe, e quindi  affascinanti 

Il famoso risotto al pomodoro e basilico (quasi un pesto a dire il vero) nella versione dedicata a Andy Warhol

Non è nella sua migliore veste, quella millesimata 2007, ma resta comunque una delle più grandi espressioni di pinot noir prodotto fuori dalla Borgogna. Il naso è magico, come sempre, con una evidente nota tartufata ipnotica, ma in bocca manca un po' di polpa che in annate più favorevoli come la 2002 o la 2005 ne hanno fatto un grandissimo vino.

L'abbinamento è impeccabile con questo risotto sottobosco, dove i sentori di funghi e tartufo si incastrano perfettamente con il vino.

La ricca e borghese pernice arrosto, sul suo fondo (molto tirato) e con foie gras, cipolla rossa e pomme ratte al lardo croccante.

Piccolo pre dessert: panna cotta alla riduzione balsamica

Nutella, funghi e tartufo... confortevole, infantile e rassicurante dessert di stagione 

La padrona di casa


Ristorante Christian e Manuel
Corso Magenta,71
Vercelli

Tel: 0161 253752

- gdf -


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