Finalmente quel vecchio record è
caduto. Ci sono record di cui andare fieri, altri no. E non vedevo l’ora che
quella giornata di follia fosse cancellata, quella giornata in cui una foto non
esattamente inerente a wine food and music fu attribuita a questo blog da parte
di Google immagini. La signorina in oggetto fu clikkata da 2200 utenti diversi
in un solo giorno: immaginate un po’ come stava il grafico a fine giornata.
Sembrava che il Cervino nascesse direttamente dalle risaie del vercellese. Faceva venire il torcicollo a guardarlo. Ci siamo sentiti: hai del Lasonil?
Quella giornata di ordinaria
follia risale al mese di Settembre 2011, e oltre all’imbarazzo di noi pards del Bar degli Armadilli, portò per
inerzia settimanale anche a un risultato di contatti mensili insuperato per più
di un anno, un anno in cui si è cercato di star meglio centrati sui tre temi
principali del blog. Finalmente quel record è caduto, pur parlando solo di
vini, cibo e musica, e non di ragazze scosciate, fossero pure tenniste,
sciatrici o saltatrici in lungo…
Questo ci fa piacere (pur se ce ne frega pochino), perché il
risultato è arrivato senza gli artifici applicabili nella ricerca
dell’audience, che come molti sanno, si può costruire strutturando il blog in
una maniera furba, e cioè costringendo
ogni utente a clikkare almeno due o tre volte
(ma qualcuno arriva a quattro) prima di vedere aperto l’intero post:
tagliato, affettato e cubettato. Per ricomporre queste brunoise di post-it servono appunto dai tre ai quattro click, a cui
vanno aggiunti quelli necessari per inserire o visionare gli eventuali
commenti.
Quindi sarebbe bastato anche solo
tagliare il pezzo ed inserire il classico tasto … continua a leggere…per raddoppiare l’altezza del grafico fallico del
Cervino. Cosa che gli armadilli potrebbero ostentare per un terzo del loro peso, ma essendo poi inconcludenti perché illudere le femmine? Non ci crederete ma questo blog ha un discreto seguito femminile. Ragazze, non illudetevi, gli armadilli hanno già aperto lo stargate da un pezzo. Altra dimensione.
Mi sono perso, allora, dicevo, questo tasto indicizza anche meglio il post su Google, ma a noi non interessa. Così come inserire foto piccole che invitano ad essere allargate, oppure buttare dentro una marea di commenti provocatori per istigare ad arte le reazioni che creino qualche flame incendiario. Ma so che ai pards pure questa cosa non interessa, perché questo blog vuole rimanere confidenziale, dove ognuno possa pensare di essere presente al banco del bar insieme a quattro amici e non con tot-mila sconosciuti.
Mi sono perso, allora, dicevo, questo tasto indicizza anche meglio il post su Google, ma a noi non interessa. Così come inserire foto piccole che invitano ad essere allargate, oppure buttare dentro una marea di commenti provocatori per istigare ad arte le reazioni che creino qualche flame incendiario. Ma so che ai pards pure questa cosa non interessa, perché questo blog vuole rimanere confidenziale, dove ognuno possa pensare di essere presente al banco del bar insieme a quattro amici e non con tot-mila sconosciuti.
Quindi queste cose ce le teniamo
per noi, nel senso che la mia piccola esperienza di blogger su piattaforme
diverse, mi ha insegnato che il risultato puro e netto, per essere paragonato
ad altri blog deve essere moltiplicato per il coefficiente prudenziale 2.5. E
senza considerare quando sono magari una cinquantina gli autori dello stesso
blog, e che per ansia da internet compulsivo, continuano a passarci e
ripassarci sopra tutto il santo giorno alla ricerca dei propri post, dei propri
commenti e di quelli degli altri.
Qui , dietro il bancone del Bar
degli Armadilli, ci passo normalmente solo io, e a volte mi sento un po’ solo,
ma so che i pards hanno ben altro a
cui pensare, giustamente, e quindi la scopa dietro il banco e una passata di
straccio sul bancone gliela do io quattro volte al giorno, volentieri, e ci
ripasso anche per verificare che non sia entrato qualche individuo dedito al
turpiloquio. Loro si perdono solo qualche casting che devo fare io di corsa con qualche giovane apprendista in minigonna.
Mai sentito la
necessità di filtrare i commenti. Qualcuno ha avuto problemi ad inserire i
commenti, ma non perché ci sia un filtro, ma forse perché le diverse opzioni da
utilizzare per scrivere un commento sono troppe ed imbarazzano l’utente. Ma
ripeto, qui si fuma senza filtro, ed io stesso, ho smesso di inserire commenti
sui blog che filtrano i commenti, perché lo trovo offensivo verso chi voglia
portare un contributo fresco e istantaneo, e che invece dopo alcune ore saprà
già di vecchio e stantio.
C’è chi passa di qui anche solo
per vedere che cosa c’è nella bacheca degli aggiornamenti altrui, anche di chi
ci ha cancellato, ma l’armadillo non è rancoroso, niente di personale, ma neppure troppo beautiful
losers alla fine, perché qualche fiches vincente riesce a piazzarla di tanto in
tanto. E tanto basta per tirare avanti.
Quindi bene così, voi che
passate di qui una volta al giorno -perché
ormai sapete che più di un post al giorno non lo metto- sappiate che siete i
soliti quattro amici, veri, in carne ed ossa, e non la moltiplicazione degli stessi come in un
infinito gioco di specchi che vi manderebbe in confusione la vista. Merci, à
trés bientot, sperando che il diritto di critica sopravviva anche per i
blogger, e se non lo sarà, per me nessun problema, mi divertirò ancora una
volta ad alzare ancor più in alto l’asticella. Basta che non mi chiamiate "giornalista". Questo non lo sopporterei, potrei fare un Casino Royale se mi chiamate giornalista!