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sabato 4 marzo 2017

Prove di tapas menù


-gdf-

Martina Pernigotti e Davide Pastorino. Si vede che si divertono lavorando, o che lavorano divertendosi, sconfinando sui termini.

NOLI - Ma si, perché no lì, sotto la Torre di San Giovanni. Con l'arrivo dell'estate -annettendo d'ufficio la primavera come rappresentazione mentale- si mangerà comunque pochino la sera.

Si risalirà nel pomeriggio dalla spiaggia affaticati per raggiungere una doccia come massimo obiettivo. Riposino e poi di nuovo in giro per le stradine di Noli, alla ricerca di qualche cosa di buono ma più che altro sfizioso.

Rovinare tutto il lavoro fisico fatto di giorno in spiaggia -sotto l'ombrellone- con un piattone di spaghetti alle vongole? Meglio ingannare lo stomaco con tante piccole cose ed una grande bottiglia.

Un'idea Cotro Corrente? Neppure questo, perché di queste situazioni ne possiamo trovare molte, ma raramente ben ispirate sulla trasformazione del prodotto e, ancor meno sul lato qualitativo della materia prima.

Tapas - menù, di mare e di terra. Davide Pastorino e Martina Pernigotti hanno a disposizione nel raggio di poche decine di metri una pescheria, uno spacciatore di carni e altri che si occupano di verdure.

Tutto fresco, pronto per essere trasformato in un piacevole menù degustazione perditempo in micro portate ma che dia un senso alla serata, insieme ad una buona bottiglia di bollicine. Roba da flaneur professionista.

Lo faranno? Non so, intanto si prova, con risultati secondo me buoni, ovviamente senza rinunciare ad una proposta di piatti più classici e complessi.



Quel che non si riesce a fare al meglio in casa è meglio comprarlo fuori diceva il saggio. Sapendo scegliere con attenzione gli artigiani in grado di fare la differenza, ognuno nella propria specialità, come nel caso dello sport estremo rappresentato dalla panificazione notturna.

Detto e fatto. Quindi particolare attenzione per "Il Pane Clandestino". In Liguria ne vengono prodotti solo 12 chili al giorno. Qui -in rarissimo caso- addirittura presentato in doppia versione. Da non perdere quando lo intravedete servito: solo in alcuni locali tra Savona e Ventimiglia.

Focaccia genovese, grissini normali e alle noci, tutto molto buono. Fatto già assodato.

Il gambero rosa di Oneglia e il gambero testa viola di Sanremo. Materia.

Immancabile panissa di ceci fritta

I contenitori si prestano allo scopo: calamaretti spillo farciti di carciofi di albenga

Pinot noir metodo classico dal Veneto di peso specifico importante.

Questo andrebbe bene anche da solo e a tutte le ore del giorno e della notte


Rossettini spadellati, insalatine e olio toscano "delicate" Franci

Due acciughine ben spinate e fritte con maionese di bottarga

Il ricordo del Pane Clandestino, in termini di prosa parsimoniosa

CONTROCORRENTE
Via Colombo 101
NOLI (SV)
Tel 019 2041199

gdf flaneur

era questo, che persiste come l'alta pressione.

IL FLANEUR

mercoledì 2 luglio 2014

L'ape a Vico

Marco 50 & 50

“Sono solo stasera senza di te,
mi hai lasciato da solo davanti al cielo”
























Quando mi hai detto ci vediamo a Vico non ho pensato alla festa o meglio, ho pensato di fartela dopo l’aperitivo, a quanto pare dovremo rimandare e mentre tu così giovane e così appassionata sei partita per la penisola Sorrentina e hai trovato posto alla cena di beneficenza preparata da grandi nomi della ristorazione, io in mancanza della penisola mi chiedo se a Vico Mercati avranno almeno in carta gli gnocchi o se incontrerò una vicina di tavolo sorrentina.



















Il locale situato nel centro storico di Vimercate, potrebbe fare al caso mio, cavaliere senza dama, gli scacchi abbandonati da tempo, forse potrei trovare una castellana nella piazza omonima, teniamo le dita incrociate è tempo di crociate,  lascio fuori il cavallo ed entro.




















Accoglienza garbata e sorridente, disponibilità e premure.



















Un unico ambiente piccolo e accogliente interrotto da due archi, comode sedute, tavoli elegantemente apparecchiati, soffitto con travi a vista, diverse opere alle pareti, ma la mia castellana ancora non si vede, provo nella trecentesca cantina dove temperatura ed umidità costanti sono garantite dalle storiche mura in pietra, qui è possibile cenare…




















…o degustare un aperitivo nell’attesa della castellana che si fa attendere

































Opto per la formula aperitivo gourmet servito al tavolo nella sala superiore che nel frattempo si è riempita, dalla lista delle vivande la spesa sembra abbordabile…



















…chissà se lo sarà anche la gentile e sorridente addetta alle bevande, che sia lei la castellana che cerco…














Mens sana in corpore sano, per dirla con Giovenale, non è, come erroneamente si crede la ricerca di un corpo perfetto a tutti i costi, ma l’unica richiesta che dovremmo fare rivolgendo lo sguardo in alto, molto più in alto della scollatura della cameriera, che un corpo perfetto sembra averlo,  intanto per rinfrescare corpo e mente da Voldobbiadene ci mandano due bollicine























Di seguito arriveranno il cestino delle gnocco caldo&fritto




















Il tagliere dei salumi di Marco D’Oggiono




















Il cestino del pane



















Mondeghili (uno) con salsa al taleggio, in Brianza dovrebbero abbondare come fanno in Finlandia con le consonanti…e poi  zucchina ripiena, quiche di verdure, ossobuco senza osso senza buco senza infamia e senza lode, cavolfiore in pastella e tartare di manzo




















Calamaro in tempura, gambero scottato con salsa di rucola e tartare di branzino su cous cous di verdura e olio alle erbe




















L’aperitivo prosegue con un risotto cavolo rosso e pistacchi 




















per concludersi con un tortino al cioccolato cuore liquido con salsa all’arancia e una panna cotta al caffè con salsa al cioccolato















Dopo l’aperitivo sopraelencato, sottoelencato l’indirizzo, non ho messo quasi nulla tra le righe per cui cercherò di essere esplicito, l’ape a Vico Mercati non è a buon mercato, o meglio sarebbe a buon mercato se tutto fosse di livello leggermente superiore, parlo soprattutto del piatto iniziale con i sei assaggini, avrei gradito maggiormente un risotto di stagione, più rinfrescante, più acido, ma sono gusti, d’altro canto i D’Oggiono salumi e la tartare di branzino “couscoussata” in questo contesto, con una boccia gelata e le due bocce a temperatura corporea della cameriera non mi avanzano ma mi bastano.























Ah già il prezzo, venticinque euro per l’aperitivo, una bottiglia ogni due persone, ho bevuto il mio cinquanta, l’altra metà l’ho offerta alla castellana perché alla fine l’ho trovata, era silenziosa, intrigante e defilata…su una parete della cantina trecentesca


















M50&50

venerdì 10 gennaio 2014

L'armadillo armataggiato

Ma cosa fa un armadillo sulla spiaggia ?

Marco 50&50



L’inverno ad Arma di Taggia non è pervenuto, non siamo in Texas e nemmeno a Levante ma c’è un bel sol anche a Ponente, la temperatura è gradevole, la lunghezza della passeggiata sulla sabbia cedevole è ingannevole, ho una fame notevole e la sete è ragguardevole. Penso sia giunto il momento della pausa pranzo, non  vorrei diventare sgradevole, ordiniamo qualcosa, mando un paio di mail e unisco l’utile al dilettevole.


Sulla passeggiata, proprio a fianco della Conchiglia che essendo stellata va vista di sera,  l’Albergo Ideal fa servizio ristorante per  i propri ospiti e per eventuali villeggianti allo sbaraglio.



La pulitissima sala da pranzo con una bella vetrata vista mare invita, noi aderiamo con piacere. L’idea è di prendere un vinello frizzante, una porzione di gamberi e naturalmente di non  scattare alcuna foto, arrivano otto bei gamberi, insalatina fresca, carciofi crudi e salsa cocktail di produzione NON industriale.

Il piatto sia come prezzo, ma soprattutto come gusto non corrisponde alle aspettative, le supera di gran lunga, così supero eventuali indugi, decido di fare qualche foto e faccio un cenno al sorridente e professionale Luca in versione maitre, l’abito non fa il monaco ma fa piacere.



La famiglia Baudino gestisce questo posto dal 1956, Lisa dagli occhi blu dopo pranzo ci porterà in camera, tranquilli è solo la nonna di Cuneo che gentilmente ci mostrerà le stanze dell’albergo, prima però, integriamo l’ordinazione con un bel piatto di trofie al pesto proposto con salsiera a parte e una porzione di tagliolini con gamberetti e zucchine croccanti, sia il pesto che i tagliolini sono di produzione propria.





Noto con curiosità che ai fortunati pensionanti dell’albergo, dopo un piatto di tagliolini pomodorini capperi olive e patè d’olive nell’impasto,  verrà sfilettata e servita un ombrina da oltre tre chili che vedo arrivare in sala in una grossa teglia di alluminio su un carrellino, assieme alla frutta fresca anche quella secca composta da arachidi, nocciole, mandorle e del cioccolato piemontese di loro produzione con torroncini a completare. Prima del caffè una “piccola” zuppa inglese





Questo albergo a gestione familiare con collegamento WIFI, serve anche un buon olio di qualità taggiasca selezionato da Stefano Guasco e, cosa ormai rara, un ottimo caffè, la vera rarità è trovare una persona in sala come Luca, gentile, preciso, sveglio, sorridente e simpatico.


Da provare quanto prima le camere vista mare che sembra abbiano, come il ristorante, un buon QP, la sera qui si passeggia sul lungomare in zona pedonale, in alto le piccole luci di Bussana, il rumore dei cavalloni non infastidisce, siamo a cavallo.

La qualità del parcheggio è bassa ma non si può avere tutto, sarebbe come “beccare” un treno a Lotto o un terno al lotto, sarebbe come trovare un armadillo ad Arma sulla sabbia.

Io l’ho trovato
Ma cosa fa un armadillo sulla spiaggia ?


Hotel Ristorante Ideal
Via Lungomare, 25, 18018 Arma di Taggia

M 50&50