lunedì 15 ottobre 2012

Questo è un numero uno di Trip Advisor


- gdf 2012 -


Numero uno su 89 ristoranti di Imperia, ma non solo per Trip Advisor, perché questa nuova gestione attiva da pochissimi mesi  ha pienamente convinto anche il noto giornalista, scrittore, conoscitore di vino e intenditore di musica che fa di nome Andrea Scanzi,  che nel suo blog " il vino degli altri" scrive: (cit) "Lo scorso 31 agosto, in occasione della mia data a Imperia di Gaber fosse Gaber (...) ho provato due ristoranti. Uno strepitoso, Osteria Didù. Tra i migliori d'Italia. " E se due indizi possono fare una prova perché non farla questa prova?

Sembrava fosse poco tempo fa, quando per rimanere più in alto nelle indicizzazioni di Google si combatteva a  colpi di click tra alcuni blog cresciuti in fretta negli ultimi dieci anni, sempre più ricchi di informazioni e di immagini. Ma la loro visibilità e il loro appeal è progressivamente sceso di fronte alla corazzata Trip Advisor. Grandi data base che stanno ammuffendo sul web come una vecchia guida cartacea in libreria (e mi dispiace perché ci ho buttato parecchio del mio sangue ), ma siccome sono ingenuo non so come sia potuto accadere che Trip Advisor abbia superato anche gli stessi link che porterebbero ai siti ufficiali dei singoli ristoranti, quindi figuriamoci quelli di quei blogger che ne avranno accumulati solo 300 o 400 sul suolo nazionale.

Forse perché una vecchia guida in macchina per le informazioni essenziali ed un'occhiata al p.c. prima di uscire di casa sono più che sufficienti per sopravvivere degnamente per una giornata o una settimana vissuta da turista o da uomo d'affari. I top o la fascia medio alta individuati nella vecchia guida infilata tra i sedili e un colpo d'occhio alle prime indicizzazioni e alle prime indicazioni del Trip per dritte alternative ( particolarmente mirate sul rapporto qualità prezzo e su una cucina facilmente comprensibile) pare bastino e avanzino.  E nel momento in cui questi signori decideranno di suddividere in categorie i locali recensiti dai lettori, allora sarà ancora più letto e partecipato il loro data base. E se vogliamo invece pensare al ricco turista extra europeo che scende dal volo da Pechino, da Mosca o da Tokio, beh, possiamo facilmente indovinare quale guida si metterà in borsa passando dal book shop dell'aeroporto di Fiumicino o della Malpensa, e se accenderà il suo modernissimo attrezzo digitale troverà di nuovo le stesse informazioni che troviamo noi.

Prendo atto e tiro avanti, scendo di un gradino, di due, e poi mi confronto con il popolo come faceva Funari; gli sento il polso, che ritmicamente mi conferma che il mercato Internet della comunicazione legato al turismo oggi è questo. Il primo che sta in alto nella ricerca: quello più comodo, popolare, gratis, e che ti può fornire qualche volta il migliore rapporto qualità prezzo sulla località cercata oltre a notizie di contorno comunque utili. Si, per ora fa confusione tra bar, pasticcerie, tavole calde, trattorie o ristoranti veri e propri, ma questo è un dettaglio risolvibile.




Ma adesso parliamo di Omar, cuoco globe trotter di terra e di mare, che non lo sapeva neppure molto bene di essere così ben considerato sul web, perché è  cuoco low tech (niente pc al ristorante), come tanti di noi italiani, popolo conservatore e poco avvezzo alle rivoluzioni, perché Franza o Spagna... ecc. ecc. e quindi si è non poco emozionato quando gli ho riferito del doppio colpo che il web gli aveva inferto, ma gliel'ho detto solo dopo che la moglie mi ha fatto il regolare conto ed aver risposto all'ennesima telefonata ed annotato un'altra prenotazione seguita da un sospiro di soddisfazione: "Siamo già quasi pieni anche per stasera Omar". 



Va bene che le sedie sono solo 27, a se arrivano a due a due sette di queste non serviranno, ma comunque la pagina e la sala saranno al completo anche  per la serata. Quindi si può fare una spesa calibrata, non sprecare nulla e calmierare i prezzi a beneficio di chi torna spesso a questo indirizzo. I piatti? Tutti corretti, ne abbiamo assaggiati sei tra salati e dolci: un paio molto buoni, un'altro paio riusciti ed infine anche qualcosa di sfocato, ma per carità, visti i prezzi ci si può passar sopra. Anch'io ho sfocato un paio di foto, e non per questo smetterete di leggere questo blog spero. Ve lo facessi pagare caro allora si, fareste bene, ma per quel che vi costa...

Il consueto Brandacujun


La carta dei vini è composta da quaranta referenze proposte a prezzi che non consentano al cliente che divide in due una bottiglia di spendere più di 30-35 euro a testa.


 Tagliolini con calamaretti, pomodori, zucchine trombetta...



Pesce castagna panato alle erbe...


Guancia  di Fassone piemontese brasata alla birra rossa


 Bonet


Torta (frolla) di ricotta e uvetta con gelato fiordilatte



anche i cantucci sono maison



Osteria Didù, di Omar Iabachino
Via Matteotti 76
18100 Imperia
 Tel : 0183273636

Prezzo medio : 25/35 euro




- gdf 2012 -

4 commenti:

  1. Qualcosa non quaglia: il tagliolino in foto non corrisponde a nessuna referenza in lavagna. Raccomandazione?

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  2. Bravo, extra lavagna, senza raccomandazione, piaciuto anche agli altri tavoli :-)
    Domani due righe su Genova, poi vediamo che succede a Spezia.

    Qui il dettaglio del conto, senza voci obsolete come servizio e coperto:
    Vino: 1 bottiglia di Pigato + 1 bicchiere di Rossese 20 euro
    1 antipasto: 8 euro
    1 primo: 8 euro
    2 secondi: 23 euro
    2 dessert: 8 euro
    1 caffè: 1 euro
    Distillati offerti
    Totale 68 euro

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  3. Distillati offerti? Non ti conoscono. Hanno rischiato l'incasso del mese:-)

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  4. urca.... fortuna che non t'hanno offerto il gin tonic :)

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