mercoledì 30 maggio 2012

Vin de Garage


 - gdf, Nino Perrino, il Rossese 1982 e la camicia alpina 1982 -
Adesso ve lo spiego il perché:

"The garagistes refers to a group of innovative winemakers in the Bordeaux region, producing "Vins de garage", "Garage wine". A group emerged in the mid 1990s in reaction to the traditional style of red Bordeaux wine, which is highly tannic and requires long ageing in the bottle to become drinkable. The garagistes developed a style more consistent with perceived international wine tastes.


For red wines this means "bigger, bolder, fruitier wines, often with sometimes a higher alcohol content."[citation needed] The new style for white wines is a more pronounced oak taste with some residual sugar. This new style of wine is controversial, and purists claim that the wines will not age well and they don't reflect well the terroir of the region, nor the typicity of the grape varieties used. Characterised as "winemaker's wine whose attributes reflect a disregard for the traditional handling of its particular terroir", the term is sometimes used somewhat as a backhanded compliment; in light of this, vins de garage wines come from previously unknown estates without proven track record or pedigree. Alternately, such wine is referred to as "super-cuvée" or "microchâteau". The wines produced by these estates often receive very high wine ratings from Robert Parker, and are usually sold at prices driven high by rarity, hyperbole, and fashion."


Vai a fidarti di Wikipedia. In inglese poi, già un segnale. Comunque: trovi il garage, lo trovi aperto, trovi dentro il vignaiolo che mette in ordine le cianfrusaglie; ci trovi dentro anche la macchina del vignaiolo nel garage ( e mi sembra normale ), così come il vino, e davanti al garage c’è pure un bel Chateau. Tutto a posto. Però Nino - nella prima immagine - non era al telefono con Parker, che non si  è manco fatto vivo, nonostante Nino non gli abbia mandato i campioni, neanche quest’anno. Non glieli ha mandati forse perché prima di pensare in quale formato mandarglieli aveva già venduto tutto il vino ai soliti clienti sparsi in mezza Europa. E ciò nonostante non abbia concentrato, non abbia barriccato, non abbia assunto nessun innovative wine maker, e nemmeno abbia gonfiato il prezzo della bottiglia per giustificare la rarità del suo vino. O forse perché il suo "Lui stesso" è rimasto fedele a quella bottiglia che ho in mano: il suo stile garagiste è quello dell’annata 1982, curiosamente intesa comunemente l’ultima tradizionale pre Parker nel Bordolese. Bisogna però ammettere che anche qui le cose sono un po' cambiate, ma non da questo garagiste dove l’unico grande colpo di modernità è stato passare in legno grande il Bianco Testalonga 2010.  Bene, non la voglio fare troppo lunga neanche oggi. E’ ora di abbassare la saracinesca del garage e andare in cantina a ramazzare qualche bottiglia, di bianco stavolta, prima che passi qualcun altro a svuotargli il garage a Nino. E poi in terrazza, su al faro, godendomi un delizioso bianco d'altri tempi, gongolando di starci ancora dentro in quella camicia d'altri tempi, ascoltando un garage rock d'altri tempi.

Bianco Testalonga 2010, da uve Vermentino

Da bere rigorosamente "in tu gottu" ( da england Wikipedia )

- Niente male la ragazza Nino, sono d'accordo -






-gdf 2012 Testalonga Garage, Dolceacqua -

3 commenti:

  1. la sua btg vuota del 96 è sempre là tra i cadeveri di las tache 88 e RSV 01 di mme Leroy.

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