sabato 5 maggio 2012

Bistrot Bourgogne # 03



- gdf 2012 -



Si tratta di locali che non possiedono caratteristiche facilmente paragonabili ai wine bar dalle nostre parti. Si possono definire, e si definiscono spesso Caveau Municipal; enoteche dove sono in vendita e in degustazione le produzioni di molti dei produttori che si identificano meglio con il comune dove operano.  Anche i vignerons di estrema nicchia forniscono con discreta regolarità questi covi di alcolisti che accorrono da mezzo mondo per accaparrarsi qualche bottiglia appena uscita da Domaine prestigiosi, oppure semplicemente per farsi un idea sull’ultimo millesimo uscito, assaggiando per pochi euro a bicchiere i vini della stessa appellation ma di diversi produttori. E in ultimo, qualcuno dispone anche di qualche piatto regionale che consente di trasformare una degustazione in un brunch mattutino a base di grand cru, escargot, formaggi fermier, jambon persillé o terrine di vario genere. Stappando bottiglie come questa direttamente sulla mappa dei cru della Cote d'Or.



Ne ho selezionati tre per questa rubrica dei  “Bistrot Bourgogne”, perché si trovano su tre comuni diversi e perché forniscono diversi servizi al cliente. Cominciando da sud eccoci a Chassagne Montrachet, dove il Caveau Municipal è posto al piano basso dell’edificio che ospita al piano superiore un ottimo ristorante stellato, Le Chassagne di Stéphane Léger.


Quindi, che al Caveau non venga fornito un servizio di snack diventa un disagio facilmente sopportabile. Si fa così: si assaggiano una decina di Chassagne Montrachet recenti dalla ricca selezione disponibile settimanalmente, si paga qualche euro per il disturbo e poi si sale al piano per un pranzo di qualità. Oppure, se si compra qualche bottiglia, neanche i bicchierini d’assaggio verranno conteggiati. E se l’acquisto è di una certa somma o di una quantità impegnativa da portarsi appresso, allora ci penseranno loro a mandarvi a casa le cassette. E se non trovate quello che cercate qui, un altro Caveau, a due passi da questo, potrà essere ugualmente utile allo scopo.



Julien Wallerand
Il secondo Caveau interessante per qualità di prodotti ma anche per la personalità del gestore è quello di Puligny Montrachet, nella piazza con il famoso monumento/scultura dedicato ai vignerons. E siccome sono proprio i vignerons appena tornati dalle vigne  i primi clienti a fermarsi per un bicchiere nel tardo pomeriggio, direi che ci si può fidare – come ho sempre fatto- di Julien Wallerand, che conobbi ormai sette/otto anni fa, non appena aprì il suo Caveau,  che ora è molto cresciuto ed è stato parzialmente trasformato, per consentire un maggior confort alla bella clientela internazionale che si affolla per qualche assaggio, per uno snack en plein air ( in estate ) e per portarsi via qualche bella bottiglia, d’ici et d’ailleurs.


Consigli per gli acquisti: sono curioso di vedere su quale listino comparirà questo ;-)
Adesso andiamo a nord, in Cote de Nuits, andiamo per berci qualche "rosso"


I due Caveau precedenti, essendo nella zona dei bianchi, serviranno preferibilmente vini bianchi di Chassagne, Puligny e Meursault. Per i rossi consiglierei una soluzione più nordica, e precisamente a Gevrey Chambertin, dove la famiglia Charlopin gestisce il proprio caveau ma propone anche i vini degli altri produttori di Gevrey.


Ultimamente un po’ meno, ma a periodi alterni non sarà strano trovare perle etichettate Mortet, Dugat-Py, Claude Dugat, Rousseau, Esmonin ed altri miti locali. Inoltre, qui non mancherà la possibilità di rifocillarsi con escargot, Citeaux, Brillat Savarin, Epoisses etc…




Gli indirizzi precisi non mi sembra il caso di dettagliarli, è così bello far due passi per le stradine di Puligny, di Chassagne, di Gevrey, di Meursault... senza l'ansia o l'affanno di dover trovar tutto e subito e poi ripartire di corsa per tornare ad una scrivania milanese. E così bello vagare come gatti randagi tra i vicoli dei villaggi e in questo modo magari scoprirne anche altri di questi luoghi.

- gdf 2012 -

2 commenti:

  1. Aristogatti enofili...? :-)
    S.

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  2. Grazie mille per il contributo, veramente molto interessante! Lo terremo in considerazione per il nostro prossimo viaggio in Borgogna!

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