lunedì 29 ottobre 2012

Glion | La scommessa



- del Guardiano del Faro -

Me la sento? Si, me la sento; posso ricominciare la settimana usando di nuovo questo strumento, e lo voglio fare lanciando un messaggio non dall'alto del faro ma dalla vertiginosa suite di un albergo svizzero dove sembrava tutto finire definitivamente. Va bene, fu solo rimandato l'epilogo, lei comunque non c'è più, non c'è più, ma il messaggio palesemente retorico voglio mandarlo lo stesso: siamo tutti deboli nel momento dello stacco definitivo, che sembra definitivo, ma non lo è mai; basta girarsi e arriva un'altra storia da vivere o da raccontare, e dove i protagonisti li abbiamo scelti noi. Illudiamoci serenamente che siano tutti veri, lo sono nel momento stesso in cui riusciamo a visualizzarli, di giorno o di notte, o quando qualcuno riesce a farci immaginare che ci siano; sono gli stessi che pensavamo andati, i nostri amici e i nostri affetti, facessero pure i cuochi o i maestri di sala, o di vita. Ci credo, fosse solo per giustificare qualche minuto in più di  vita da aggiungere a questa sofferenza continua.


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Non so, forse i Depeche meglio metterli in cuffia prima? Mah, fate voi, magari non piacciono neanche. Quanto alla punteggiatura, è di nuovo caduta giù improvvisamente dalla rupe, e non ho nessuna voglia di andare a recuperarla.

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Mi aveva praticamente mandato a quel paese. Ma la cosa non è che mi disturbasse in maniera particolarmente vitale. Organi vitali in salvo, ma cervello offeso. Lo sapevo di poterne fare a meno, ma non mi andava bene in quel modo. Ma come? Arrivi tu bimba a dirmi dove devo andarmi a ficcare? Ma come ti permetti? A me che ti faccio vivere così? Ma non voglio fare la piazzata. Scommettiamo che ne esco da signore da questo cul de sac?

Senti ragazzina, te lo dico in stand by, senza parlare, aspetta un attimo, ché se e quando voglio fare il ruffiano ne trovi al massimo due meglio piazzati sul podio d'Europa. La aggiustiamo in Svizzera, in campo neutro. Tra una Irish girl e un Piemonte's man dove la risolvi se non in terreno neutrale?  Montreux, anzi, no, alzo ancora  il tiro: c'è un Relais & Chateaux a Glion: suite vista lago. Si vede fino a Evian dal Victoria Glion, il Casinò di Evian, dove tutto cominciò, dove si poteva scommettere. Non finirà mica tutto giù dalla rupe di Glion quello che cominciò dall'altra parte del lago?


Da li non mi scappi, fa freddo anche in tarda primavera, e poi dove vai a piedi se non sei una camminatrice con tre generazioni di capre alle spalle. La verticale su Montreux è impressionante. E niente Rochat stasera, pas de Girardet, neanche il Pont de Brent. E nessuna Michelin da consultare  -anche perché non l'avevano ancora stampata- et pas des 19sur20 Gault Millau. Stasera devo vincere la mia scommessa, non posso distrarmi. Pas de Krug aussi, ci vorrà qualcosa di più ruffiano e retorico stasera. Non mi voglio neanche grattare la gola. Ti devi convincere da sola.

Adesso ti porto lassù dove volano le aquile e poi parliamo. Stappiamo un Comtes de Champagne Rosè 1976 e poi parliamo, anzi meglio se ci mettiamo sopra anche un paio di Manhattan al bar del Victoria. Va meglio? Adesso che siamo più rilassati questa illusoria ricucitura sembra non mostrare troppi segni evidenti, posso spingermi oltre: sai, a guardarla bene questa cucitura sembra meglio di una toppa, come un discorso fatto su un discorso per portarti ad una conclusione che non sia  una "conclusione", una fine.

Ma ancora non ci siamo, lo sai, sono un preciso, manca ancora la rifinitura prima di riaffrontare la suite, il seguito. Ci sta ancora una bottiglia, ma deve essere ruffiana come me stasera, ancora uno Champagne Rosé 1976. Maitre e sommelier si danno di gomito senza spostare un dito, solo guardandosi di traverso hanno capito tutto, da queste parti i maitre -i direttori di sala- sono tra i più bravi del mondo. Alta scuola da queste parti, ecco dunque che arriva la seconda bottiglia di Champagne 1976 senza neanche ordinarla, una come questa: quando si dice, capirsi al volo. E' già in ghiaccio, ma l'effetto sorpresa ci toglie definitivamente dal gelo, siamo di nuovo vivi. Sono di nuovo riuscito a ingannare me stesso, gli altri e la morte di una storia.


Champagne d'alta scuola, altamente educato si dice da queste parti, dove la tradizione, lo stile, la classe non lascia spazio all'improvvisazione. Di qui si esce con un un certo stile, con una certa classe, da aggiungere alla propria. Penso di capirci più di persone che di vini, e allora stacco secco sul racconto e vi butto dentro ad una storia ottimista che ho cominciato a scrivere  nella pagina della Guida Touring 2013 dedicata al miglior giovane direttore di sala:

"Giandomenico Ruggiero, 23 anni, vi accoglie con un aplomb inglese e vi congeda con un sorriso francese, ma siamo a Conversano, vicino a Bari, al primo piano di un ristorante pugliese: il Pashà. Ci si può fidare di questo ragazzo dal sorriso disarmante e dall'eleganza innata, dalla gentilezza naturale e non ruffiana. Dall' aperitivo al digestivo -proponendo quanto in cucina è stato sapientemente realizzato dalla creatività di Maria Cicorella- questo abile direttore di sala vi sa condurre garbatamente a spasso per la sua regione, regalando momenti freschi e gioiosi come la sua frizzante gioventù."



E' un messaggio pregno di ottimismo, in una giornata contraddittoria, dove Giandomenico mi ha aiutato ad uscire dallo stallo. Giandomenico lo sa, è colpa mia, nomination e motivazioni comprese,  quelle  che ho scritto per lui; e il Glion Institute of Higher Education lo ha premiato lunedì scorso a Roma nell'ambito di Cooking for Art. Proprio  Glion, dove sono molto bravi, ma lui ce la può fare, può emergere nel suo ruolo (come l'illustrissimo che lo affianca nella foto); si che ce la può fare a salire in alto in questo mestiere così affascinante, così psicologico, così retorico, dove deve sembrare (solo sembrare) che siano gli altri ad aver ragione, mestiere che lo porterà  a far da chaperon tra coppiette astiose e bisognose di un'altra bottiglia di Champagne per rimediare con uno stappo ad uno strappo, o per festeggiare un premio, creando liaison che non siano dangereuse. In bocca al lupo Giandomenico, ho scommesso su di te, e da Conversano via Glion si può anche sognare Parigi. 


Giandomenico Ruggiero, 23 anni, Il Pashà a Conversano,  premio miglior giovane direttore di sala 2013 Glion Institute of Higher Education . Guida Touring 2013
- gdf, il vostro cameriere on-line -




13 commenti:

  1. Uffff!!
    Ma quanta rroba buona stasera
    B

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  2. Mi spiace, gardien, ma sei arrivato almeno secondo e comunque la cosa mi fa un sacco di piacere. Scrissi di questo ragazzo sul blog di Luciano nell aprile del 2011 e mi pare ci fossi stato, a Conversano, uno o due mesi prima. Non sono bravo a mettete i link, quindi mettilo tu, oppure basta andare su google, scrivere Maffi Conversano e esce la recensione. Giandomenico mi aveva pwrfino stupito Una stella nel buio di una professione non compresa e non insegnata, in Italia. Qualcuno deve mandare questo ragazzo nel mondo o almeno in Francia. Mi ricorda, in tutto, quel magnifico maitre di Ducasse , al Plaza- Atenee a Parigi, campione del mondo. La strada e' tracciata, ragazzo. Devi percorrerla:-)

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  3. pezzo di grande sensibilità, e auguri al ragazzo! la vita prosegue.
    Beppe

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  4. Si, il mio passaggio è del mese di Giugno 2012

    Questo è il tuo

    Eccolo: 7 Novembre 2011
    "Niente voti quindi, a parte la segnalazione per il giovane Giandomenico Ruggiero e bravissimo maitre di sala. Un ragazzo che ha un futuro vero se solo potrà magari fare qualche periodo di “affinamento “ all’estero, magari in Francia. Si muove con prontezza non invasiva, viva intelligenza e delicatezza rara. Una perla in evoluzione, nel disastrato mondo delle persone che ti accudiscono in sala, nel nostro disgraziato paese (...) Giancarlo Maffi"

    Poi ho trovato anche questo:

    Passione Gourmet, Agosto 2012
    "...e da un servizio giovane e competente in cui spicca il ventiquattrenne Gian Domenico Ruggiero (se ne sentirà parlare in futuro)." Leonardo Casaleno

    Per una volta tutti d'accordo :-)

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    1. Molto prima, Roberto, molto prima. 7 aprile. Quasi quasi gli faccio da procuratore. Altra classe rispetto ai calciatori, Scirea a parte:-)

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    2. Hoopps... yess, 7 aprile, ho verificato, un anno prima quindi.

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  5. E, indirettamente, un premio anche ai blogger influenti e competenti... ;-)
    Mauro

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  6. Ricordando che se non era per Luciano Lombardi, Vignadelmar, chaperon della situazione, tutto questo forse non sarebbe accaduto, quindi, Luciano, per cortesia, vedi di far avere quei benedetti libri ai ragazzi di Conversano ;-)

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    1. Caro Guardiano ti ringrazio per la citazione; gli altri son sempre i primi a fare tutto. Ma non è sempre vero. Però lasciamoglielo credere, dire ed anche pensare. Se basta così poco a renderli felici, perchè impedirglielo?
      .
      Ciao

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    2. Bravissimi a metterci il cappello, occhiello e cappello, da veri "giornalisti professionisti" Tacco 15

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  7. mi stupisci coi depeche..... :) je suis mise en bouteille, jonathan c'est arrivè. bisoux

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    1. pensavo ad una Sabrina ( per me il mondo si divide tra Sophie e Sabrine) che sapeva tenere il tempo dei Depeche su di me come nessuna

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