lunedì 11 giugno 2018

Colazionando con la pasticcera


- gdf -


GENOVA - Non ho mai amato far colazione in pasticceria. Preferisco la colazione salata, in albergo, al bar, al faro. Però c'è una bella differenza tra far colazione in pasticceria e farsela servire dalla pasticcera, e che pasticcera! Lucia De Prai, pasticcera da ristorante, che è un compito assai diverso rispetto a chi produce torte o pasticcini per asporto o da consumare in una sala da the.

Romana, partita dal Metamorfosi di Roy Caceres, che è già una bella palestra di modernità, in ogni comparto, quindi anche sul più delicato, perché la pasticceria arriva per ultima e lascia un ricordo indelebile, nel bene e nel male. Non puoi sbagliare. Non basta la precisione.

Poi arrivò il momento di una scelta parecchio originale, e cioè partire per il Levante, il Levante spagnolo, dalle parti di Alicante, dove approdare da Paco Torreblanca, pasticcere di formazione classica francese ma che con il tempo ha evoluto le proprie tecniche costruendo un proprio modo di fare, un proprio stile che gli è valso ogni tipo di premio o di onore.

"Nel 1988 si aggiudica il titolo d Miglior Maestro Artigiano di Spagna e nell’anno successivo, unico spagnolo, viene proclamato Miglior Pasticcere dell’Anno in Europa. Nel 1989 conquista la quarta posizione nella Coppa del Mondo della Pasticceria a Lione. Nel 1990 viene premiato come Miglior Maestro Pasticcere artigiano d’Europa. Nel 2003 riceve il premio al Miglior Libro del mondo di dolci (La obra de Paco Torrebanca). Per la Migliore pubblicazione di gastronomia ottiene nel 2005 il Premio Euskadi. Nel 2009 vince il premio per il Miglior Libro di dolci della Spagna (Collezione Sculture in zucchero) il Gourmand World Cookbook Awards. Nel 2010 viene insignito del titolo di Dottore Honoris Causa in Alimentazione da parte dell’Università Politecnica di Valencia, tiene corsi professionali non solo in Spagna, ma anche negli Usa. "
Da: Italiangourmet.it


Da quelle parti c'è anche uno dei ristoranti più innovativi del mondo, quello di Quique Dacosta, a Dénia, sostanzialmente uno dei massimi possibili per quanto riguarda la precisione, l'estetica e l'innovazione. Quique, 20 anni meno di Paco, un'altra generazione. Quattro anni a tre stelle Michelin in un ristorante così ti cambiano l'esistenza. Rigore, precisione, finezza, bellezza, gusto.

Ecco, il senso del gusto di Lucia De Prai è molto personale, perché tende a nascondere ma a dare molto. Il tema principale è il sale. Poco zucchero e un poco di sale, esaltatore del dolce senza esagerare con lo zucchero. Acidità poca, amaro non insistito. E' la scuola del sucré-salé tanto cara ai catalani, ribadita sotto forme e colori splendidi, declinata al femminile, suadente e avvolgente come una sciarpa di cashmere.

Il tutto da The Cook al Cavo, a Genova, a due passi da Piazza De Ferrari.

NOCCIOLA
Terra bagnata di cacao
Cremoso al gianduja
Pralina croccante con pailleté feuilletine
Spugna fondente allo zucchero grezzo
Gelato alla nocciola
Ramo di cioccolato fondente 70%


LATTE
Crumble di latte
Gelato al latte bruciato
Zabaione di limoncello
Spuma secca di cappuccino
Foglio di latte in purezza

PESCA E MANDORLA
Pesca in riduzione di passito
Polvere di torrone di Jijona
Mandorle salate
Crema gelata di torrone di Jijona

 Il torrone di Jijona, che è molto diverso dal nostro


E infine un ricordo di viaggio. La crema Catalana, essenziale.


gdf

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