venerdì 16 maggio 2014

Magenes

LA SORPRESA TRA LE RISAIE

Marco 50&50


Qualche minuto prima mi stava dicendo che il film le era piaciuto molto, sottintendendo altro, la mia macchina accesa davanti alla sua villa, era una notte d'estate, le misi con forza una mano sui riccioli biondi e spinsi la sua testa in un porto sicuro.

Un attimo dopo provai ad investirli e sgommai via,  li avevo visti sbucare dal nulla davanti alla macchina a pistola spianata, ci spararono, lei rimase dov'era, "lui" per lo spavento non diede segni di vita, la bocca di lei ad un millimetro.
Oggi sono ripassato sul luogo del crimine, il Naviglio a Trezzano è pieno d'acqua così come le risaie  più in là, verso Gaggiano, il campanile di Barate sullo sfondo.


PH BY IPAD - accompagnamento : Gaber – Barbera&Champagne , che troveremo anche in carta



Due salette accoglienti, nella più grande il camino e un pianoforte, una promessa per le nebbiose ed uggiose serate invernali. Una cucina prevalentemente milanese e regionale con qualche piatto rivisitato in chiave moderna, la famiglia Magenes risiedeva a Barate già dal 1880 nelle stesse mura dove, già dagli anni cinquanta sorge L’Antica Osteria Magenes che, solo dal primo Febbraio apre, con un riscontro positivo, anche a pranzo, trenta coperti a Barate di Gaggiano non sono pochi.

Devono aver lavorato bene e con costanza, qui per caso non ci si arriva, è la storia di una famiglia, per questo, mi affascina maggiormente, in cucina Mariella Magenes e il figlio Dario, in sala l’altro fratello, Diego, preciso, cordiale, attento, modi garbati e sorriso vero, per mia fortuna le persone “le sento”.

Arriviamo per pranzo, un po’ tardi e forse proprio per questo siamo accolti in modo prodigo, tavolo d’angolo, lista del giorno, carta menù, parole gentili, nessuna fretta.

Oltre alla conveniente formula pranzo di lavoro: due portate acqua, calice di vino e caffè a euro quindici, in carta troviamo anche un menù tradizione a euro trentacinque e un otto-portate a euro cinquanta.

Bollicine San Venanzio e Cariglio Terre Nobili di Lidia Matera da uve magliocco
"La leggenda narra del nobile guerriero di nome Cariglio che trovò riparo, al sopraggiungere della notte, ai piedi di un grande albero dopo che una battaglia aveva disperso e reso privi di comando i soldati. Al risveglio si avvide di essere giunto su una collina alla cui sommità si ergeva maestosa una grande quercia e, tutt’intorno, una distesa di piante di olivo e vigne cariche di frutti maturi. Quel giardino di luce e di colori ritemprò l’uomo stanco che, dopo tanto perigliare, decise di fermarsi e di dedicarsi alla coltivazione di quelle piante, chiamando l’intera zona Cariglialto."

Vediamo transitare diversi piatti del premiato Riso Giallo Milano 2010 che sembra sorriderci, lui fisso ed inamovibile, sempre in carta, fortunatamente e purtroppo, perché, osservazione interessante, Diego mi spiega che l’ottimo risotto alla monzese (zafferano e salsiccia) scalpita ma non trova spazio, è una punta con le stesse caratteristiche del titolare che meriterebbe più spazio, allora proponetelo, dico io, nella carta di mezzogiorno o, azzardo, ma non gioco, nella versione brianzola ma povera, che non prevedeva la spezia dorata.


Cestino del pane, ma non solo, ottimi i grissini autoprodotti, fragranza



Benvenuta oliva, spogliata, farcita con un ripieno di carne di vitello e rivestita




Asparagi, polvere di fragole e ricotta affumicata, stagionale



Insalata di fiori ed erbe con burrata, basilare l'apporto salino dei pomodori secchi e dell'ottimo Polifemo, olio siciliano dop dei Monti Iblei, proposto per il condimento, ho abbondato senza pensieri, direi scacciapensieri.



Mondeghili di verdura, maionese senapata e finocchio, op op op, ah non erano ciliegie



Tagliolini di segale cozze n'duja, la cozza si smarrisce, cercandola trovo e gradisco il piccante, uno a uno, un pareggio fuori regione, in casa siamo a punteggio pieno.



Ossobuco con gremolada e tortino di riso al salto, non salto l’opportunità di scavare il midollo col cucchiaino



Stinco di maiale, fave e composta di limoni, che seppur beneducati non fanno mancare un po’ di acidità



Frolla con ricotta


Carpaccio d'ananas con gelato al fiordilatte




Pasta base frolla con mele e uvetta e gelato alla vaniglia.



Ad un buon caffè tengono compagnia  eteree meringhette ed un gradevole assaggio di soffice torta di mele e cioccolato, cioccolato che ritroveremo nella versione liquorosa, concentrata e gentilmente offerta.




Qui si sta bene e le sedute sono comode, chissà se si potrà dire abigeato per il furto di una sedia, loro comunque, le hanno marchiate.


Marco, l'hai più rivista "stop ai fuorilegge" ?
Non l'ho più vista e se non fosse per il fatto che Magenes è un locale di quelli giusti, eviterei  anche di passare da Trezzano, le sorprese tra le risaie mi mettono l’ansia da prestazione, seppur occasionale.




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