lunedì 31 marzo 2014

Intervista a Massimo Sola sulla rotta Roma - San Diego

gdf + Massisol

Guardiamo avanti chef, accantoniamo il passato: lo stellato Quattro Mori di Varese, l’avventura marina ai Bagni Nettuno di Borgio Verezzi e poi l’esperienza Relais & Chateaux veronese, a L’Arquade di Villa del Quar. Stelle Michelin, cappelli dell’Espresso, forchette e  89 punti  del Gambero Rosso. Andiamo oltre Massimo, partiamo da Roma. Due anni a Eataly-Roma coprendo il ruolo di executive chef che cosa ti hanno insegnato professionalmente?

Molto: ho preso coscienza di poter condurre equilibratamente una brigata che arrivava fino a 70 cuochi e produrre un numero di coperti incredibile, senza mai cedere sul piano della qualità. 1.300.000 (un milione e trecentomila ) pasti serviti all'anno e 27.000.000 di euro di fatturato per il segmento ristorazione.


Una vetrina di prima grandezza come Eataly Roma consente di fare tante conoscenze; qualcuna in particolare?

Tutto il mondo del food del wine ci è passato. In dettaglio voglio ricordare i più grandi chef italiani contemporanei, per i quali e con i quali ho realizzato serate con loro e con i loro piatti.

Una serata particolarmente emozionante?

Beh, quella con Gualtiero Marchesi. Cucinare i suoi i piatti mentre il Maestro ti osserva…


Il tuo parere sintetico su Farinetti?

Sicuramente un grande imprenditore...


E allora perché dopo due anni hai deciso di cambiare di nuovo aria?

L’America chiamava, e dall’Italia non ho invece ricevuto avuto segnali abbastanza convincenti.


Un’altra fuga di mano d’opera pregiata dall’Italia insomma. La California, perché la California?

Perché due imprenditori veronesi, i fratelli Anselmi che mi avevano conosciuto a tempi di Villa del Quar hanno deciso di investire laggiù, e mi hanno chiamato per un parere. Il progetto degli Anselmi's Brothers mi è piaciuto: et voilà!


Che cosa stai facendo a San Diego; dove ti dobbiamo venire a trovare?

Appunto, a San Diego, città turistica di un 1.300.000 abitanti, in cui, durante l’anno ruotano 33.000.000 di turisti. Il locale si chiama Pan Bon ed è disposto su due livelli al piano terra di un grande grattacielo alle porte di little Italy. 1000 metri quadrati con ristorante da 90 coperti, panetteria, pasticceria e gastronomia da asporto. Aperto 18 ore al giorno. Un locale che può sfamare 800 persone al giorno.


Che cucina vuoi proporre da quelle parti; italiana a fusion?

Assolutamente italiana, utilizzando prodotti italiani, evitando i tanti prodotti taroccati che sembrano solo italiani.


Avremo dunque in California un Ambasciatore della più schietta cucina italiana. Sei convinto di aver finalmente trovato l’America?

Incrociamo le dita, ma è innegabile che il progetto, ormai in fase di completamento, promette bene.


Dunque, quando ci vediamo a San Diego?

In autunno, e finito l’orario di lavoro ce ne andremo a piedi in Mexico, a bere un Margarita a Tjuana

E vada per Margarita e Iguana in Tijuana, non sarà l'ultima delle cose strane che abbiamo fatto...

... insieme ad una vera Caesar Salad eseguita in diretta al tavolo del ristorante del Caesar Hotel http://www.hotelcaesars.com.mx/

...eccerto chef, non ci faremo mancare nulla neanche stavolta...

GDF
...I wish i was in Tijuana / eating barbecued iguana

I'd take requests on the telephone / i'm on a wavelength far from home
I feel a hot wind on my shoulder / i dial it in from south of the border...


Massimo Sola

Pan Bon Restaurant Cafè
Grattacielo Ariel
San Diego
California


5 commenti:

  1. Belìn che coppia :-))
    Al

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  2. In bocca al lupo!
    Franck

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  3. Il miei ricordi risalgono ai Quattro Mori, alle serate a sei mani con due cuochi liguri, le bolle al top, i vini AAA, una persona garbata e disponibile che saluto così: in cul@ alla balena, e lì ce ne sono, Massisol
    M 50&50

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