giovedì 3 dicembre 2015

Quelli dell'ora di pranzo


gdf


Jazz a ore 12.00 . Farei una guida dedicata solo a loro ci fossero i mezzi economici per stamparla e quelli di trasporto per arrivarci, da uno all'altro, tanto sono distanti tra di loro; solo per quelli che aprono come un tempo solo all'ora di pranzo e la sera si fanno i cz loro a casa propria, o vanno in giro, a cena da quelli che aprono solo alla sera.

Qui - so di ripetermi- si va solo a pranzo, e salvo accordi, si mangia solo alla carta. Agli intrattenimenti e ai complementi - che arriveranno comunque- ci penseranno Santino e Romina, che con due nomi tanto originali e rari non potevano certo inventarsi una situazione banale.

Sembra un bar, si autodefinisce in insegna addirittura "Latteria", ma in realtà è un piccolo scrigno gastronomico ben nascosto, ma ormai scoperto o riscoperto da alcune guide che non si fermano alle apparenze.

Un lungo bancone laccato rosso, un pubblico policromo ed eterogeneo intento a consumare un cappuccino, un latte caldo, una brioche, un caffè, un bicchiere di bollicine, due fette di slinzega o un toast. Dietro, una saletta abile ad accogliere non più di 15 coperti ed una cucina dove il one woman show si declina piacevolmente su temi assai concreti.

Una decina di piatti che potrebbero essere tutti intesi come piatti unici, e che qui figurano in dimensioni ridotte per venire incontro ad una settimana assai intensa e gravosa per i miei visceri e per il mio giro vita ... ma che vita é ?

E' una vita complicata, piena di problemi e di difficoltà da affrontare ogni giorno dopo aver subito le molestie mentali notturne, ma che all'ora di pranzo si risolvono all'interno di luoghi come questo, dove nascondersi per qualche ora, nel retro di un Bar Latteria ... più o meno ...

Aperitivo d'Oltrepo al banco bar con gnocco fritto, gelato al formaggio e slinzega dalla Valtellina

La saletta defilata ... che nasconde la piccola cucina





Romina minimizza il reparto panetteria completato da fili di burro della Valsesia, olio abruzzese e sale rosso dell'Himalaya

Romina, non solo bravissima cuciniera

Ancestrale, risveglia ricordi infantili


Come un Carasau di spaghetti di burro d'alpeggio della Valsesia con sale rosa, non del Monte Rosa ma dell'Himalaya

Anatra, mela e verza con germogli. Crocchetta al forno di baccalà mantecato, purè di barbabietola. Fuori fuoco la trota in carpione di pinot noir ...

Vale la deviazione il risotto all'Earl Grey e foie gras al burro ... ricamo di zucca

Vigoroso rognone alla senape, purè di patate e spinaci 

Un corposo ma non saturante brasato su polenta -giustamente grezza- con radici e tuberi


Vizi privati per far tardi

Cremoso sorbetto ai fichi d'india

Zuppa inglese e tortino di cioccolato e castagne, e altro ...










gdf

3 commenti:

  1. Da leccarsi i baffi come i gatti!

    TMC

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  2. sarà il caso di trovare il tempo per andare a pranzo qualche volta, invece che sempre a cena ... piatto ricco... Franck

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  3. ...mi piace!!! Quando ho letto il menù avrei ordinato il risotto ed i rognoni....abbiamo affinità!!! :-D

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