lunedì 21 dicembre 2015

La vostra non ci piace ... la vera classifica ce la facciamo noi

gdf

Alcuni maligni che si aggirano intorno ai fatti di cucina internazionale sono convinti da anni di una cosa, e cioè che se la San Pellegrino fosse un po' più interessata al mercato vicino all'alta ristorazione francese, la classifica WBR 50 potrebbe essere un po' diversa.

I grandi ristoranti francesi troverebbero finalmente uno spazio di parcheggio ben più ampio, anche nelle zone nevralgiche, un po' come le "prime donne" che esigono un proprio spazio per parcheggiare il veicolo senza andare in difficoltà a causa della stupidità con la quale sono stati tracciati i margini dei parcheggi, troppo stretti, troppo defilati, senza parlare di quelli a lisca di pesce; i più infidi per le fiancate. Il loro idolo è Samantha l'astronauta, quella che il suo veicolo lo parcheggiava dove gli pareva, senza far tante manovre.

La manovra messa in atto dall'alto dal governo francese è ovviamente stata gestita alla "grandeur", e qui di seguito ben raccontata dall'amico Rocco Moliterni de La Stampa lo scorso 17 dicembre, che mi permetto di evidenziare in link e non rimasterizzare, tanto è esaustivo l'originale.

Senza inviti, oppure si, ma senza pounds, le cose possono cambiare, e non di poco, anche a favore degli italiani

A chi fosse sfuggito, ecco il link

Qui invece i primi 30 ristoranti del mondo secondo "La Liste" realizzata attraverso un algoritmo che paragona e incasella i dati delle Guide di tutti i paesi, classifiche e pareri degli utenti. La Liste è guidata da Brigitte e Benoit Violier dell'Hotel de Ville di Crissier ... si proprio quello là, vicino a Losanna, dove prima Fredy Girardet e in seguito Philippe Rochat hanno scritto alcune tra le pagine più alte della gastronomia mondiale, e quindi: perché no? Oui! J'adore.

1. Restaurant de l’Hôtel de Ville, Crissier (Svizzera)
2. Per Se, New York (Usa)
3. Kyo Aji, Tokyo (Giappone)
4. Guy Savoy, Paris (Francia)
5. Schauenstein, Fürstenau (Svizzera)
6. El Celler de Can Roca, Gérone (Spagna)
7. Kyubei, Tokyo (Giappone)
8. Maison Troisgros, Roanne (Francia)
9. Auberge du Vieux Puits, Fontjoncouse (Francia)
10. Joël Robuchon, Tokyo (Giappone)
11. Régis et Jacques Marcon, Saint-Bonnet-le-Froid (Francia)
12. Flocon de Sel, Megeve Leutaz (Francia)
13. Les Prés d’Eugénie – Michel Guérard, Eugénie-les-Bains (Francia)
14. Nihonryori Ryugin, Tokyo (Giappone)
15. Martin Berasategui, Lasarte-Oria (Spagna)
16. Pierre Gagnaire, Paris (Francia)
17. Le Louis XV – Alain Ducasse, Monté-Carlo (Monaco)
18. Osteria Francescana, Modène (Italia)
19. Le Bernardin, New-York (Usa)
20. Le Pré Catelan, Paris (Francia)
21. De Librije, Zwolle (Paesi Bassi)
22. Le Calandre, Rubano (Italia)
23. De Leest, Vaassen (Paesi Bassi)
24. Kyo-ryori Nakamura, Kyoto (Giappone)
25. Matsukawa, Tokyo (Giappone)
26. Azurmendi, Larrabetzu (Spagna)
27. Sant Pau, Sant Pol del Mar (Spagna)
28. Quintessence, Tokyo (Giappone)
29. Lameloise, Chagny (Francia)
30. Schwarzwaldstube, Baiersbronn (Germania)

Gli altri italiani: 36. La Pergola di Roma. 61. Dal Pescatore di Canneto sull'Oglio. 74. il Reale di Castel di Sangro. 78. Piazza Duomo di Alba. 83. La Madia di Licata. 86. Uliassi a Senigallia. 90. Da Vittorio Brusaporto. 91 St. Hubertus e centesimo Vissani.

4 commenti:

  1. Andreas camino da in quinta posizione sembra una barzelletta.
    F.

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    1. Era Andreas Caminada ma il cazzo di tablet corregge come decide lui.
      F.

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  2. Almeno si sono accorti dell'esistenza di Parini, che presidia la posizione numero 318...
    Comunque, difficile dire quale delle due è più insensata. L'altra è più trendy, questa più regressiva: è significativo che, nonostante sia french oriented, Passard sia soltanto al numero 68, mentre nella WBR 50 è al 12 e secondo dei francesi, dietro a Colagreco.
    Per quanto riguarda la top ten, mi sembra un po' più attendibile l'altra: almeno lì Aduriz e Redzepi ci sono

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  3. La differenza la fa la diversità tra un calcolo algoritmico di pareri diffusi, e di altissimo livello, e quello di una o più lobby contrapposte

    Georges

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