giovedì 17 settembre 2015

L'albero dei fichi


gdf dall'Isola dei disoccupati



Non è un fico, è un albero di fichi, e per di più carico di fichi, fichi che non sta raccogliendo nessuno, forse perché sono troppo in alto quelli che ancora non sono caduti a terra spontaneamente, forse perché questo tratto di strada ha una pendenza tale che ... che quelli che non cascano sul prato rotolano giù fino al mare, rimanendo in gran parte liberi dalle onde perché di mezzo c'è la Statale a schiacciarli, quella che impegna tutti quanti, tutti quelli che non sono mai saliti a piedi ai piedi dell'albero dei fichi.




Così come non credo che esistano grandi vini ma, con l'andar del tempo, solo grandi bottiglie, alla stessa maniera sono convinto (imho) che non esistano malattie, ma solo persone malate, di un qualche cosa che li disturba fino al punto di non rendersi conto quanto sia bello, utile e salutare, salire questa impervia salita per raggiungere l'albero dei fichi.

Oggi ho tempo, il pesce di nome Wanda mia ha distrutto un'altra breve carriera, posso cominciare a pensare ad altro. Intanto divertirmi sotto l'albero dei fichi, perché non è vero che se non ci arrivi a prendere quelli lassù, quelli più in alto, ci devi rinunciare: non ci devi rinunciare, ci devi solo arrivare cambiando modo di pensare a come arrivarci. Mica vengo qui con una scala, piuttosto guardo per terra.

Toh, ne è cascato uno giusto adesso, non sul prato, proprio sulla strada pendente, mi toccherà correre per prenderlo, e poi mangiarlo, e così nutrirmi. Uno, poi un altro, prendendo confidenza con questa natura. E adesso andando a cercare un qualche strumento che mi aiuti nell'alimentarmi anche oggi, anche se non ho più un lavoro, anche se potrei non avere altro nutrimento che i fichi dell'albero di fichi.

C'è del bambù spezzato per terra, lo scrivo così perché se no il correttore di word si arrabbia, e non ho voglia di prendere insulti anche oggi. Questi rami... ma non si chiamano rami ...mi serviranno per abbacchiare i rami dell'albero dei fichi, se lui me lo permette. Dice che va bene, tanto tutto questo ben di Dio, se non me lo mangio io finirà con il marcire per terra, o rotolare per strada, giù là in fondo dove il frutta&verdura vende quelli acerbi a euro 5.90 .

Il bastoncino, ecco che ho trovato un termine condivisibile, mi aiuta, ma solo se sono in grado di saltare abbastanza in alto per dargli la possibilità di aiutarmi, e quando ho finito di saltare ho pure digerito quei dieci fichi che mi sono mangiato, dopo averli rincorsi giù per la ripida discesa. Un pensiero all'intestino, il secondo cervello. Quindi lo posso dominare con il lato destro di quello del piano di sopra, o se no, svuotarlo qui dietro, tanto non c'è nessuno a occupare il bagno: ne' Jung ne' Freud.

Stanco, mi riduco ormai a lanciare come un bambino il bastoncino verso l'alto, che colpisce qualche ramo con un buffetto tenero, abbastanza da restituirmi qualche altro frutto, dolcissimo, fragrante, come se fosse appena stato staccato dalla pianta, giunto al punto di maturazione nutrito dalla pianta. Lo lancio ancora. Incredibilmente rimane li, sospeso tra due rami che lo abbracciano. Ho capito il messaggio, grazie albero.

Mi manca un passaggio, e cioè girare intorno all'albero dei fichi, per potermi saziare per un intero giorno senza più correre lungo il ripido stradino ad ogni caduta. Ecco, ci vado. Ecco, è una solenne merda quella che vedo. L'albero dei fichi, sotto il suo dark side è stato trasformato in una discarica. Ecco a cosa serve il grande albero dei fichi alle persone con le quale non riuscirò mai a capirmi, gli serve per coprire le proprie brutture, la loro ignoranza, invece di nutrirsi dei suoi frutti.



Di strade così nella città dei fiori e delle canzonette ce ne sono a decine. Per terra è così, in alto invece ci sono limoni, arance, prugne, susine, uva, uva, uva, more ... e fichi, che pochi raccolgono, non cogliendone il senso

gdf retorico













gdf

2 commenti:

  1. Hiiii, che paura mi hai fatto....
    Vabbè, hai espresso la tua opinione su un giornale invece che sul blog ma se linko su "qui l'articolo" escono quattro righe da cui non capisco dove sta l'offesa per cui questa signora si è sentita sputtanata pubblicamente. Sulla strada in salita c'è scritto: vorrei essere un raggio di sole.... per fare luce dove ci sono quelli che pensano di avere il comando dell'interruttore (aggiungo io).
    Alba

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  2. Ciao Roberto, lasciati dire da un esperto in fichi di non mangiare MAI un fico caduto dall'albero. Di sicuro è in avanzato stadio di acidità. Inoltre sempre raccogliere i fichi nella frescura del mattino, per evitare di incappare in un fico apparentemente maturo al tatto, ma semplicemente ammorbidito dai raggi solari. Nozioni apprese da mio padre sotto un albero di fichi. Inoltre vanno distinti i fioroni, i primi a maturare già in giugno, dai fichi veri e propri settembrini che vanno raccolti con le mani e non "bastonati". Un saluto dalla tripla AAA

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