Il Vesper, da Giovanni all'Arcobaleno, in Darsena a Oneglia |
- del Guardiano del Faro -
La freddura è notissima; si, quella là, quella che gemella barman ed eschimesi, così astuti e sagaci da sapersi fare la casa con il ghiaccio, pagarsela o farsela pagare in cambio di qualche cubetto di ghiaccio aromatizzato.
La freddura è notissima; si, quella là, quella che gemella barman ed eschimesi, così astuti e sagaci da sapersi fare la casa con il ghiaccio, pagarsela o farsela pagare in cambio di qualche cubetto di ghiaccio aromatizzato.
Si, ma tutto il ghiaccio non è uguale, sia per le
dimensioni sia per la qualità dell'acqua con il quale viene prodotto da quelle diaboliche macchine in acciaio che solidificherebbero qualsiasi liquido, trasformandolo in altro, come dare soldi buoni in cambio di obbligazioni, ma che non siano VW, mi raccomando.
Un po'
come tutti gli strumenti, il prodotto e la sua qualità dipenderà da come li usi gli strumenti o da che cosa ci metti dentro. Il
risultato che può venire fuori ne sarà la logica conseguenza. Un mixer, uno shaker, un sifone: dipende tutto da te e da cosa ci metti dentro. Lo strumento non ha colpe.
Non c'è niente di peggio di un cocktail fatto con del ghiaccio che sa di pozzetto, anzi di pozzanghera ristagnante da due giorni dopo il temporale. Oppure troppo sottile, quello da discoteca, quello che si scioglierà ancor prima della ragazza con te al banco, quella con la gonna troooppo corta e il tacco trooooppo alto. Zuccherosa? Si, occhio allo zucchero liquido che sgorga da quegli occhi languidi. Nei cocktail farà anche danni peggiori, perché sarà quello il motivo del mal di testa, non la ragazza scosciata, e poi solo scocciata.
il bere miscelato, questo gesto è ormai considerato come un gesto da ghettizzare, una masturbazione non solo mentale, proprio di polso. Quasi nessun giornale ne
parla più, e anche il web spesso si sofferma su spritz, mojito e altre bevande
modaiole ad alto consumo ed a bassa gradazione, dimenticando che, come in cucina, la differenza la si può fare solo
con i classici prima ancora che con la fantasia o la creatività.
Giovanni all'Arcobaleno |
Un barman lo misuro sul Martini
caro Bond, oppure su un Negroni, o sul suo parente light: l'Americano, che però bevo solo prima delle 11.30 A.M. La
pulizia del gusto rimane prerogativa delle basi Vodka o Gin, perché Rum o
Whisky prima o poi lasciano il segno mentre i due alcol bianchi per eccellenza
ti fanno solo star bene per il tempo necessario a non pensare, e poi se ne vanno in un
fruscio di seta, come quella con la gonna troppo corta, coltoti ormai su un piacere che non ti deluderà. Con lei invece lo sai già come andrà a finire, scrivendo di getto un appunto già visto e rivisto.
A Imperia Oneglia ci sono almeno
tre locali dove divertirsi sul tema. Anche sul tema gonne corte a dire il vero, ma per fortuna ci sono ottimi professionisti a salvarci dalle sirene, piazzati solidamente dietro il
banco di questi tre locali che si chiamano Inside, Arcobaleno e Conchiglia. Il
problema è che stanno tutti e tre nel raggio, anzi, nel triangolo di 300 metri.
Percorrere il perimetro equivale a perdersi inesorabilmente nel triangolo, meglio se in
Bermuda, viste le temperature di questi giorni in Riviera. Da tutti si onora il Maestro Manara, King Georges, a partire da qui: eccolo Giovanni, purtroppo mi è venuto un po' "seppiato", effetto Martini all'asta del pesce, effetto plurimo vicino al mercato del pesce di Oneglia. Un fuori classe, o come direbbero i francesi "inclassable", come il suo amato Lillet, che vermouth non è. Niente Polp Fiction qui, qui pesce e alcol si incontrano da uomini veri, in mischia dura.
Imperia oggi, dove l'aria che tira è rilassata, e fors'anche
un poco rassegnata, dove, in maniera pragmatica si sta già guardando oltre
l'epopea industriale e portuale, dato per scontato che certe condizioni di
sicurezza economiche non ci sono più, dove l'olio e la pasta si incontrano diversamente, con difficoltà, ma dove per strada non si avverte ansia da
sprint motoristico sanremese, eppure anche qui l'Aurelia inviterebbe a osare.
Basta
sedersi qui, su una panchina ed osservare. Rari i motociclisti indisciplinati, e
nessuno scooterone con cane in pedana e due bambini sul sedile -uno davanti e
uno dietro- due borse sportive e conducente a sorpassare una o due linee
continue -strisce pedonali comprese sull'Imperatrice- per portarli chissà dove, di solito al pronto soccorso dell'Ospedale di Sanremo.
Non ci sono leggi speciali qui, qui si beve, si mangia, qui si va
parecchio a piedi, e andando a piedi si vedono meglio le cose, e senza neppure
doversi troppo preoccupare di calpestare qualche deiezione differenziata, come succede spesso nei quartieri "bene"della città che invece dovrebbe essere dei fiori, che però come diceva De Andrè ...
Beh, dai ragazzi, complimenti sinceri, si sta bene qui in darsena, da trasferircisi. Un piatto da Sarri, uno da Valzelli, uno da Didù, una pizza al Melograno ... e c'è molto altro; per le ragazze ambiziose il bel Giosuè al Nero di Seppia, per esempio: insomma, come direbbero in Costa Rica : Pura Vida.
Beh, dai ragazzi, complimenti sinceri, si sta bene qui in darsena, da trasferircisi. Un piatto da Sarri, uno da Valzelli, uno da Didù, una pizza al Melograno ... e c'è molto altro; per le ragazze ambiziose il bel Giosuè al Nero di Seppia, per esempio: insomma, come direbbero in Costa Rica : Pura Vida.
La ricetta di Giovanni: due parti di vodka a 50°, una parte di gin Tanqueray (che ne fa 47 e quindi diluisce ...) Lillet Bianco a sporcare il ghiaccio in cubi. Due granelli di pepe nero e una scorzetta di limone ( per spegnere la flemma ... )
Piazzetta Bianchi. All'angolo c'è L'Inside di Fiore Papaleo
Fiore mostra orgoglioso il suo ghiaccio personalizzato, dallo spessore doppio del solito
Il suo cocktail più gettonato è un Americano, le cui dosi non si rivelano, però gli ingredienti si. Questo si fa con Bitter Barbieri, Cinzano classico, Angostura, fetta d'arancia tarocco ( o Navel in altre stagioni) e un Selz personalizzato, preparato con acqua già gassata ... Importante anche la forma del bicchiere.
Ci spostiamo di nuovo in Darsena, a la Conchiglia
Qui domina Tamara de Lempicka, mica pizza e fichi
Ma ci siamo arrivati troppo presto ... alla prossima ragazzi ...
Gli indirizzi:
Inside bar, Piazza Giuseppe Bianchi 11
L'Arcobaleno, via Andrea Doria 78
Conchiglia, Calata Cuneo 5
Tutti a Imperia Oneglia
gdf