lunedì 28 gennaio 2013

Il libro è pronto | L'operazione "baratto" è iniziata


 del Guardiano del Faro


Quando ti interessi di qualche argomento o di qualche situazione particolare ed originale ti sembra sempre che quell'argomento o quella situazione sia diventata immediatamente popolare e non più originale. Non so, se decidi di comprare un'auto celeste, per un mese vedrai per le strade solo auto celesti, piuttosto che indaco. Se cerchi un completo Principe di Galles ti sembrerà che mezza umanità si sia vestita di sei tonalità di Principe di Galles. E così mi è parso di notare negli ultimi due mesi, da quando immaginai di lanciare l'iniziativa del baratto: bottiglie di vino per libri gdf. Ho letto articoli interi sul tema del baratto o permuta, di esercizi commerciali che la cominciano ad utilizzare, ristoratori compresi; associazioni che iniziano a praticarla e di conseguenza i mezzi di comunicazione che ne parlano assiduamente non potendo fare a meno di notare e annotare il cambio di direzione del vento. Quindi tutto bene, mi sembrava un'idea originale ed invece è diventata una condizione quasi popolare. Meglio così, l'operazione baratto può partire, piano piano. Mese intenso questo di febbraio, tante cose in ballo, e c'è pure il Festival dalle parti del Faro, dove hanno messo in piedi anche un concorso di giovani cuochi. Toccherà anche andare ad assaggiare qualche piatto e qualche bicchiere di vino alla fine di quella settimana al Palafuori, si,Palafiori. 


Altrove hanno organizzato una serata di ri-presentazione del primo libro, quello sui vini francesi, e poi ci saranno diversi ristoranti da visitare per conto della Guida del Touring. Anche per questo libro è previsto un evento, di cui parlerò più avanti. Insomma, lo vedo male l'ultimo buco di questa cintura, non credo resisterà, ma ne ho vista una carina in saldo, o chissà, magari barattabile. Al bar ho convertito alcuni volumi sui vini fortificati con una tessera a scalare di Tanqueray & Tonic.


Ho provato a prenderlo in mano e riguardarlo così com'è, nella sua forma definitiva. Basta una serata per leggerlo, con il televisore spento, una poltrona, una lampada da tavolo, un calice non troppo ampio e una bottiglia di Jerez Palo Cortado, di cui me ne è rimasto si e no la metà. Chissà! Spero solo di non essere sceso troppo sul didattico, non mi piace fare il professore; non ne ho né il diritto né l'intenzione, ma in qualche modo ho dovuto cercare di farmi capire e non virare troppo verso visioni etiliche, stavolta.

Ho le mail di chi ha richiesto il libro, ora si tratterà di fare i pacchi e di spedirli in maniera opportuna, ma si tratterà anche di prendere e partire per consegnare altri volumi a mano, perché mi va di farlo, prioritariamente, per conoscere le persone. Tanti chilometri come fecero quegli inglesi che partirono, guardarono, assaggiarono, modificarono ed infine importarono questi vini.

Non pretendendo che chi legge questo blog debba per forza aver seguito tutte le puntate della vicenda rimando questi all'icona in alto a sinistra del blog, quella sopra al nostro amico Armadillo vino vivo. Li sotto c'è il post che presentava il progetto, con le condizioni del patto e la mia mail, se vi serve per ogni tipo di informazione. Risponderò a tutti, uno alla volta, spedirò a tutti e indicherò l'indirizzo dove spedire la contropartita in generi di conforto e consumo. Grazie ancora a tutti quelli che hanno sostenuto e sosterranno l'iniziativa. Più il là vorrei render conto pubblicando l'elenco di quanto mi è arrivato indietro in cambio di questo libro, a verificare se già da ora la teoria del "barbonismo etico" sia attuabile, se la sensibilità popolare sia già pronta al cambio di punto di vista. E chiudo con un'immagine da Burton Cross, nel Devon, dove questa storia cominciò, venticinque anni fa.

- gdf -


15 commenti:

  1. "Cerco nei libri la lettera, anche solo la frase che è stata scritta per me e che perciò sottolineo, ricopio, estraggo e porto via. Non mi basta che il libro sia avvincente, celebrato, né che sia un classico: se non sono anch’io un pezzo dell’idiota di Dostoevskij, la mia lettura è vana. Perché il libro, anche il sacro, appartiene a chi lo legge e non per il diritto ottenuto con l’acquisto. Perché ogni lettore pretende che in un rotolo di libro ci sia qualcosa scritto su di lui…"

    Non vedo l'ora di trovare questo "io/mio" nelle tue pagine....anche se non potrò far valere nessun diritto d'acquisto ai legali!!!

    Twiggy

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  2. Dal web alla carta stampata. Di nuovo. Bella storia.
    C.L.

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  3. Abbiamo tante cose inutili nelle nostre case che potrebbero essere utili ad altri...ben venga il baratto organizzato!


    Carol

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  4. Manuale di sopravvivenza contro la banalità.
    Ciao
    GG

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  5. Si può dire che tutto ciò è molto vintage?? :-)

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  6. Sto già frugando nella cantina del mio neurone per trovare qualcosa da barattare, che non sia banale. Troppo facile centrare il bersaglio quando si conosce l'interlocutore, diventa prioritario invece ricercare qualcosa di inatteso ma che sia apprezzato.

    à samedi.

    S&L.

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  7. Che mattinata!

    Andare all’ufficio postale e chiedere gentilmente alle ragazze di timbrarmi il libro e la relativa dichiarazione di responsabilità, numero di pagine e contenuti. Molto vintage, non si ricordavano neanche più da quanti anni non gli capitava di registrare un diritto d’autore in quel modo. Molto Vintage.

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  8. BELìN! sei nella riviera dei fuori.

    S&L.

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  9. without pictures inside like the other one? is important to be able to decide what trade..

    thanks
    Pat "the only one" Garrett

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  10. lampada/poltrona/calice gradito omaggio se pur involontario...Cercavo anch’io qualcosa di non banale e questo qualcosa si è fatto trovare… e quando ho visto o creduto di vedere i collegamenti avrei voluto fosse già Domenica come quando speravo che la notte diventasse mattina per aprire i regali…Marco

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  11. Piu' originale e meno popolare di un libro sui vini dell'impero britannico?
    che altro?

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    1. Temo per te un'altra British Invasion degna dei beceri anni 80 :-)

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  12. Se gli estremi si toccano… sei talmente Old Fashioned (aspetta, non è ancora ora…) nel tuo essere per bene che fai tendenza…

    Marco

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  13. Ho trovato!
    Sì, ho trovato l'oggetto di scambio che ritengo adeguato. Qualcosa di non banale ed anonimo, mica un marchio od una etichetta che come tutte le etichette sanno di carta. Qualcosa che la riconosci perchè "si sente quello che mangia".

    A presto.

    Stronzo&Ladro.

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