gdf 2014
Facciamo raffreddare il ghiaccio, tanto ormai la temperatura migliore è andata.
Conto sempre fino a tre, ma questa volta la mia pazienza è
andata oltre, fino alla quarta provocazione.
In verità una novità non lo è in assoluto: era già successo
ed è successo di nuovo.
Le parlo dei petali delle rose del mio giardino, lei delle spine del
suo rovo
Io dei progetti attorno alle mia piante di carciofi, lei
dell’amaro in bocca che gli ha lasciato l’ultimo assaggiato.
Le ho detto del mio piacere mattutino, quello che provo
affrontando una dolce e profumata spremuta di agrumi; lei dell’ultimo frutto
acerbo che ha colto, troppo giovane, astringente.
Del mio ordine delle cose, prima le più piccole e che mi
stanno più vicino; lei di quelli più grandi ma distanti, all’arrivo dai suoi viaggi
in solitario verso la
Giamaica.
Le ho detto del mio affidabile amico, l’hobby alcolico che
mi accompagna da una vita, lei delle sue
ex amiche, tradite o traditrici
Poi del mio lavoro inesistente da tempo, lei dei suoi tanti
e presenti, tanti quanto insoddisfacenti.
L'ho confortata dicendogli che così è ancora di moda, di ritorno, ma non è convinta, vorrebbe una dimostrazione, forse.
Rasputin veniva dal o col Quatar? Niente, gelida, non la capisce.
L'ho confortata dicendogli che così è ancora di moda, di ritorno, ma non è convinta, vorrebbe una dimostrazione, forse.
Rasputin veniva dal o col Quatar? Niente, gelida, non la capisce.
Stavo esaurendo la pazienza, raramente ho dovuto impormi di
trattenermi dal mettere le mani addosso ad una persona. A stento sono riuscito
a trattenermi dal mettere le mani su quella quarta sovraesposta.
gdf 12 minuti
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