- Michela Brivio -
Capitolo finale del mio viaggio speciale.
La sogni e desideri da tanto la prima volta in questa
metropoli davvero unica ed eccomi, con i piedi per terra ma il naso all’insù,
tranne che a tavola.
Ci siamo dedicati poco alla carne in California quindi è
tempo di rimediare.
E se partissimo dalla più leggendaria gastronomia e della
scena clut del film “Harry ti presento Sally”?
Ho messo poca suspance e troppi dettagli precisi in questo
indovinello, ma ho fretta di entrare e portavi con me.
Katz’s
Delicatessen, un luogo che è storia e cultura dal 1888. Stano a
dirsi. Eppure ci sono anche nella grande mela luoghi dove il mondo sembra
essersi fermato, e sapete quanto li adoro e che effetti hanno su di me.
Una fila costante e l’insegna al neon con il nome che
s’illumina a intermittenza ci indica che siamo arrivati.
Katz’s Delicatessen
Il locale è molto alla mano, vintage ma di grande effetto.
Non si entra senza aver preso il ticket che serve per farsi segnare
l’ordinato e da consegnare alla cassa per pagare.
Arrivati al banco abbiamo un solo desiderio: il Katz’s
Pastrami.
Basta questa parola e si accende la magia.
E’ un vero e proprio spettacolo osservare la preparazione
del miglior panino che abbia mai mangiato.
Come nelle vecchie botteghe, non si aspetta a bocca
asciutta. Qualche fettina della carne affettata rigorosamente a mano ci viene
offerta al banco, talmente morbida che quasi non occorre masticarla, affumicata
alla perfezione. Data la nostra reazione il gesto è ripetuto due volte.
Il risultato è una goduria anche solo da mangiare con gli
occhi. Due fette di pane, accarezzate da senape, che racchiudono una quantità
spropositata di carne. Di contorno i tipici cetrioli sott’aceto. America siamo
arrivati! Prendiamo il vassoio e come se portassimo un trofeo conquistato ci
sediamo al tavolo, avvolti da profumi, colori e persone che come noi godono di
questo piacere assoluto.
Poi fai il primo morso e tutto il resto scompare perché c’è
solo lui, così uomo, così passionale e travolgente. Da film. Anche con lacrima
da commozione. Imperdibile e indimenticabile.
Katz's Pastrami Hot Sandwich
Ora passiamo al serale.
Vi anticipo che il tema non cambia e sarà sempre lo stesso
per tutti e 4 i giorni.
Per iniziare o chiudere il viaggio volevo assolutamente
andare in un posto, tra i più buoni mi dicono, ma dopo aver passato ore al
telefono (unica possibilità di prenotazione), sommando tutte le volte che abbiamo
chiamato e a qualsiasi ora, rinuncio. Non fa proprio per me chi se la tira …
per questo e altro…
Quindi cerchiamo alternative e c’è solo l’imbarazzo della
scelta. Se si può trovare qualcosa di tipico qui è proprio la carne, quindi
poco male, anzi.
Un amico mi consiglia un posticino davvero spettacolare. 4 Charles Prime Rib. Poco conosciuto e
chiacchierato. Uno speakeasy della carne, intimo e nascosto nel West Village di
Manhattan. Un paio di scalini a scendere e aperta la porta ti ritrovi in un
locale intriso di fascino. Luci soffuse, divanetti di cuoio rosso e sedie
borchiate di velluto, lampadari sgargianti, listelli di legno sulle pareti,
quadri con cornici dorate…
Solo 10 tavoli quindi indovinate a che ora troviamo un
posto? 23:30. Abbiamo prenotato anche all’ultimo però.
Il locale predispone alle coccole e abbiamo tutte le premure
e attenzioni attese.
Ci facciamo consigliare ed ecco la nostra cena di mezzanotte
e più.
Thick-Cut Bacon
Maple, black
pepper
Chicago cut
Generous,
center cut 16oz
Creamed Spinach
Blue
cheese, sweet onions
Chocolate Cream Pie
Vi va ancora un salto nel passato? 1885.
Un indizio su tutti vi porta dritti dritti alla soluzione:
una delle più grandi collezioni al mondo di pipe tanto da sembrare un museo di
storia americana.
Un luogo altrettanto affascinante, arredamento stile
inglese, boiseries in legno scuro, scene di caccia rappresentate nei quadri,
stampe con i primi presidenti americani, poltrone in pelle scusa, luci
soffuse….
Aggiungo anche qui un servizio attento e coinvolgente, un po’
vecchio stile ma ci sta tutto.
Veniamo alla cena, perché la fama e il suo cuore pulsante è
la carne, dal taglio perfetto e dalla frollatura magistrale. Cambiamo
tipologia, su loro raccomandazione, ma contorni e cheesecake rimangono i nostri
punti fermi. Perché se siamo qui vogliamo onorare le tipicità del “territorio”.
Un’esperienza da fare assolutamente.
Prime Porterhouse for
Two
E ora una bella camminata sulla High
Line, il parco di New York realizzato su una sezione in disuso
della ferrovia sopraelevata, di cui rimangono ampi tratti dei binari originali.
Scorci spettacolari, che ti fanno innamorare della città da
un altro punto di vista, passando vicino agli edifici, ammirando fiori e piante
di ogni genere e godendo con le altre persone di un’atmosfera proprio diversa
da quella che si respira nelle streets e avenues.
High line
Una delle attrazioni da non perdere è senza dubbio il Chelsea Market. Un grande loft
culinario ricavato dall’ex fabbrica dei biscotti Oreo dove si trovano circa
cinquanta negozi/ristoranti/punti vendita che servono prodotti di alta qualità.
Un must per chi visita o vive a New York. Peccato aver solo un gettone valido
per il pranzo e dover scegliere.
Chelsea market
Non ho dubbi. Lobster Place.
Anche il locale è bellissimo, seppur affollato e rumoroso. Di
quelli che piacciono a me con vendita al dettaglio e preparazione al momento.
Ci sarebbe da starci più tempo per assaggiare tutto quello che propongono i
diversi angolini, oyster bar, sushi counter, chiosco dei sandwich e pesce
fritto e uno che prepara aragoste al vapore, ma ci accontentiamo di un Lobster
roll e ripartiamo.
Lobster place
Lobster roll
Sono alla fine del viaggio ma non chiudo a tavola.
Vi porto con me alla New York Public
Library.
Quattro piani di arte e cultura che fanno tremare le gambe.
Il profumo di carta e di storia si mischiano alle luci, innovazione, modernità
digitale .0. Libri, musica e film per un luogo dove nutrirsi di valore e cultura,
immergendosi in un mondo quasi surreale visto il caotico ritmo di New York.
Public library
«Leggere è come pensare, come pregare, come parlare
con un amico, come esporre le tue idee, come ascoltare le idee degli altri,
come ascoltare musica sì, sì come contemplare un paesaggio, come uscire a fare
una passeggiata sulla spiaggia.» Roberto Bolaño
Io aggiungo:
leggermi è prendere la mia mano e fare un viaggio insieme alla scoperta di
persone, luoghi e cose che mi sono entrate nel cuore e che vorrei rimanessero
anche nel vostro.
Ora scrivo The End a
questo Honeymoon condiviso, ringraziando ancora una volta dei preziosi consigli
ricevuti che hanno completato la magia del mio lo voglio, per sempre.
New York
Michela Brivio
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