giovedì 1 novembre 2018

HONEYMOON TABLE – parte 2 : New York


- Michela Brivio -

Capitolo finale del mio viaggio speciale.
La sogni e desideri da tanto la prima volta in questa metropoli davvero unica ed eccomi, con i piedi per terra ma il naso all’insù, tranne che a tavola.
Ci siamo dedicati poco alla carne in California quindi è tempo di rimediare.
E se partissimo dalla più leggendaria gastronomia e della scena clut del film “Harry ti presento Sally”?
Ho messo poca suspance e troppi dettagli precisi in questo indovinello, ma ho fretta di entrare e portavi con me.
Katz’s Delicatessen, un luogo che è storia e cultura dal 1888. Stano a dirsi. Eppure ci sono anche nella grande mela luoghi dove il mondo sembra essersi fermato, e sapete quanto li adoro e che effetti hanno su di me.
Una fila costante e l’insegna al neon con il nome che s’illumina a intermittenza ci indica che siamo arrivati.


Katz’s Delicatessen

Il locale è molto alla mano, vintage ma di grande effetto.
Non si entra senza aver preso il ticket che serve per farsi segnare l’ordinato e da consegnare alla cassa per pagare.
Arrivati al banco abbiamo un solo desiderio: il Katz’s Pastrami.
Basta questa parola e si accende la magia.
E’ un vero e proprio spettacolo osservare la preparazione del miglior panino che abbia mai mangiato.
Come nelle vecchie botteghe, non si aspetta a bocca asciutta. Qualche fettina della carne affettata rigorosamente a mano ci viene offerta al banco, talmente morbida che quasi non occorre masticarla, affumicata alla perfezione. Data la nostra reazione il gesto è ripetuto due volte.
Il risultato è una goduria anche solo da mangiare con gli occhi. Due fette di pane, accarezzate da senape, che racchiudono una quantità spropositata di carne. Di contorno i tipici cetrioli sott’aceto. America siamo arrivati! Prendiamo il vassoio e come se portassimo un trofeo conquistato ci sediamo al tavolo, avvolti da profumi, colori e persone che come noi godono di questo piacere assoluto.
Poi fai il primo morso e tutto il resto scompare perché c’è solo lui, così uomo, così passionale e travolgente. Da film. Anche con lacrima da commozione. Imperdibile e indimenticabile.


Katz's Pastrami Hot Sandwich

Ora passiamo al serale.
Vi anticipo che il tema non cambia e sarà sempre lo stesso per tutti e 4 i giorni.
Per iniziare o chiudere il viaggio volevo assolutamente andare in un posto, tra i più buoni mi dicono, ma dopo aver passato ore al telefono (unica possibilità di prenotazione), sommando tutte le volte che abbiamo chiamato e a qualsiasi ora, rinuncio. Non fa proprio per me chi se la tira … per questo e altro…
Quindi cerchiamo alternative e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se si può trovare qualcosa di tipico qui è proprio la carne, quindi poco male, anzi.



Un amico mi consiglia un posticino davvero spettacolare. 4 Charles Prime Rib. Poco conosciuto e chiacchierato. Uno speakeasy della carne, intimo e nascosto nel West Village di Manhattan. Un paio di scalini a scendere e aperta la porta ti ritrovi in un locale intriso di fascino. Luci soffuse, divanetti di cuoio rosso e sedie borchiate di velluto, lampadari sgargianti, listelli di legno sulle pareti, quadri con cornici dorate…
Solo 10 tavoli quindi indovinate a che ora troviamo un posto? 23:30. Abbiamo prenotato anche all’ultimo però.
Il locale predispone alle coccole e abbiamo tutte le premure e attenzioni attese.
Ci facciamo consigliare ed ecco la nostra cena di mezzanotte e più.



Thick-Cut Bacon
Maple, black pepper

Chicago cut
Generous, center cut 16oz


Creamed Spinach
Blue cheese, sweet onions


Chocolate Cream Pie

Vi va ancora un salto nel passato? 1885.
Un indizio su tutti vi porta dritti dritti alla soluzione: una delle più grandi collezioni al mondo di pipe tanto da sembrare un museo di storia americana.




Un luogo altrettanto affascinante, arredamento stile inglese, boiseries in legno scuro, scene di caccia rappresentate nei quadri, stampe con i primi presidenti americani, poltrone in pelle scusa, luci soffuse….
Aggiungo anche qui un servizio attento e coinvolgente, un po’ vecchio stile ma ci sta tutto.
Veniamo alla cena, perché la fama e il suo cuore pulsante è la carne, dal taglio perfetto e dalla frollatura magistrale. Cambiamo tipologia, su loro raccomandazione, ma contorni e cheesecake rimangono i nostri punti fermi. Perché se siamo qui vogliamo onorare le tipicità del “territorio”.
Un’esperienza da fare assolutamente.


Prime Porterhouse for Two

E ora una bella camminata sulla High Line, il parco di New York realizzato su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata, di cui rimangono ampi tratti dei binari originali.
Scorci spettacolari, che ti fanno innamorare della città da un altro punto di vista, passando vicino agli edifici, ammirando fiori e piante di ogni genere e godendo con le altre persone di un’atmosfera proprio diversa da quella che si respira nelle streets e avenues.



High line
  
Una delle attrazioni da non perdere è senza dubbio il Chelsea Market. Un grande loft culinario ricavato dall’ex fabbrica dei biscotti Oreo dove si trovano circa cinquanta negozi/ristoranti/punti vendita che servono prodotti di alta qualità. Un must per chi visita o vive a New York. Peccato aver solo un gettone valido per il pranzo e dover scegliere.


Chelsea market

Non ho dubbi. Lobster Place.
Anche il locale è bellissimo, seppur affollato e rumoroso. Di quelli che piacciono a me con vendita al dettaglio e preparazione al momento. Ci sarebbe da starci più tempo per assaggiare tutto quello che propongono i diversi angolini, oyster bar, sushi counter, chiosco dei sandwich e pesce fritto e uno che prepara aragoste al vapore, ma ci accontentiamo di un Lobster roll e ripartiamo.


Lobster place

Lobster roll
  
Sono alla fine del viaggio ma non  chiudo a tavola.
Vi porto con me alla New York Public Library.
Quattro piani di arte e cultura che fanno tremare le gambe. Il profumo di carta e di storia si mischiano alle luci, innovazione, modernità digitale .0. Libri, musica e film per un luogo dove nutrirsi di valore e cultura, immergendosi in un mondo quasi surreale visto il caotico ritmo di New York.


Public library

«Leggere è come pensare, come pregare, come parlare con un amico, come esporre le tue idee, come ascoltare le idee degli altri, come ascoltare musica sì, sì come contemplare un paesaggio, come uscire a fare una passeggiata sulla spiaggia.» Roberto Bolaño

Io aggiungo: leggermi è prendere la mia mano e fare un viaggio insieme alla scoperta di persone, luoghi e cose che mi sono entrate nel cuore e che vorrei rimanessero anche nel vostro.
Ora scrivo The End a questo Honeymoon condiviso, ringraziando ancora una volta dei preziosi consigli ricevuti che hanno completato la magia del mio lo voglio, per sempre.


New York

Michela Brivio

 

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