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Durante la prima giornata del Bocuse d'Or albese, per le gelide vie deserte del centro si incontrano solo chef di rilevanza nazionale, gourmet assortiti ed addetti ai lavori in cerca di una calda pausa pranzo. I punti di incontro, alla fine si sono risolti in un paio di locali aperti, in mezzo ad una desolazione di ristoranti e trattorie chiuse. Perfino La Piola, che è vero che ha come giorno di chiusura proprio la domenica, ma che in caso di apertura straordinaria, avrebbe incassato non meno di 100 coperti di grande peso specifico, che si sono invece rifugiati in parte nel classico Caffè Calissano e in questa Osteria, l'Osteria Era Nuova, proprio a due passi dal Teatro Sociale Busca.
L'ambiente è caldo, ospitale, informale e dimostrativo di quanto già ben sappiamo, e cioè che da queste parti è veramente difficile cascare male. Nei limiti della proposta che possa soddisfare habituè e decine e decine di avventori inaspettati. Si spendono mediamente 25 euro, mangiando più o meno una tradizione ... diciamo alleggerita, o meglio, diluita, ma insomma, la simpatia e la disponibilità del servizio ed il prezzo condivisibile non ha lasciato l'amaro in bocca, anzi.
Verso le 13 qualche coperto era rimasto. Poi, fin verso le 14.30 si è scatenato un tourbillon frenetico
Onesto chardonnay territoriale. Fresco e lineare. Per 14 euro al tavolo che vuoi di più?
Pane, focaccia e grissini: ok
Peperoni arrostiti, zucchine alla menta, sarde in agrodolce, acciughe con le verze e tomino al verde : 8 euro
Sformatino di verdure e parmigiano: 7 euro
Gnocchetti maison con pomodoro e maggiorana: 8 euro
Tagliatelle verdi con ragù di salsiccia: 8 euro
Buonissime robiola di Roccaverano e bleu di capra con miele d'acacia e nocciole Piemonte. Equilibrismo riuscito
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