lunedì 7 gennaio 2013

Il centenario del Negresco.


del Guardiano del Faro

Lei, Madame Jeanne Augier, ne farà 90 il prossimo 27 Marzo. Lui, l'Hotel "Le Nè",  ne ha appena compiuti 100 e ha così fatto cifra tonda prima di Lei. 

Jeanne Augier e suoi cagnolini, dentro e fuori di questa grande e dolce meringa appoggiata lungo la Promenade des Anglais ha sfidato il tempo e le intemperie di questo e dell'altro secolo, con indubbio successo a ben vedere. Ho sempre subito il fascino di questo gioiello dell'ospitalità francese, dove non si viene per dormire ma per sognare. Dal ricevimento, curato dal voiturier che si occuperà della vostra auto mentre il Portiere vi accompagnerà a far due passi nella splendida hall ricca di opere d'arte (6000 pezzi) per poi rotolare inevitabilmente verso le boiserie del Relais bar dove non sarà raro incontrare Carmen, la gattona rossa, acciambellata su una delle sue poltroncine preferite; questo quando l'affollamento sugli sgabelli prossimi al bancone comincerà ad infastidirla...

Le Chanteclair


Le Relais Bar
Questo ancor prima di fare un passaggio culturale verso i bagni al pian terreno (da vedere), e pranzare a La Rotonde (la Brasserie) o cenare a Le Chanteclair, ristorante marchiato a fuoco lungo i decenni da maestri dei fornelli quali Jacques Maximin, Dominique Le Stanc, Alain Llorca; tra gli altri che hanno collezionato stelle Michelin come i tanti macarons da mettere in tavola a fine pasto.

Una Madame e due cagnolini, ci risiamo, in Francia va così, ma lei non arriva dalla Borgogna, bensì ha condiviso la storia di questo luogo partendo dalle sue origini Bretoni. Una Bretone di carattere la etichettano da queste parti, ma non ne ho mai conosciute/conosciuto uno che ne fossa privo, non è questo che fa notizia. La notizia è che in occasione del centenario esce un libro: La Dame du Negresco. Sottotitolo per i giornalisti di Nice Matin? "La Gardienne du Temple", et voilà che ci risiamo. Un tempio dell'accoglienza inclassificabile, che va anche oltre le regole e le norme di questo tempo, perché effettivamente difficile da modernizzare oltre il lecito, e cioè evitando di mortificarne la struttura esterna o la storicità degli interni, così legati a momenti che non vanno dimenticati. Il tutto senza diventare un Museo, restando vivo e legato alla città, alla gente di qui e d'altrove, testimone di tutte le epoche che si sono succedute in Costa Azzurra, partendo proprio da quel Gennaio 1913. Un grande successo immediato ma subito tarpato dagli eventi, che fecero piombare l'umanità nell'orribile realtà della prima guerra mondiale. Le epoche gloriose e quelle cupe, come la vita di tutti.

La Gardienne custodisce il Tempio da quando i genitori acquistarono l'Hotel, nel 1957, e racconta finalmente questo lungo percorso di vite parallele, tra arte, cultura, ospitalità, gastronomia; insomma, la Francia che ti aspetti. Inutile elencare tutti i grandi personaggi di ogni epoca che sono venuti fin qui da ogni parte del Mondo. Facile soccombere al fascino del luogo, anche solo per un momento, per un immagine, per un occasione speciale.Nel mio piccolo, oltre ad alcune cene preziose a Le Chanteclair, anche un ricordo forte del momento in cui ho dovuto scegliere un'immagine per la copertina del libro sui vini francesi; foto scattata nel 1958 (un anno dopo che Madame Augier mise piede qui dentro da proprietaria del Negresco) in una Suite che vorrei rivedere oggi. Chissà se presentandomi da Madame Augier e chiedendo di vedere la Suite che ospitò Brigitte Bardot per lo scatto di Edward Quinn mi sarebbe consentito di rivedere il luogo dove qualcuno, a mia insaputa, e prima che nascessi, stava già lavorando in qualche modo anche per me. 

Brigitte, che ha provocatoriamente comunicato negli ultimi giorni di volersene andare anche lei da questa Francia, andarsene in Russia, ma non per i motivi fiscali che hanno sensibilizzato Gégé Depardieu, che siccome tiene cuore italiano non ama pagare le tasse, così come si usa chez nous; lei lo farebbe per motivi diversi, così delusa dagli ultimi governi francesi. Speriamo ci ripensi, simboli come il Negresco o icone come Brigitte sono immagini che sintetizzano universalmente la Grandeur francese.

- gdf -




Carmen la chatte: una rossa dagli occhi verdi che lascia il segno.



6 commenti:

  1. Ma si' che ti faranno entrare: casomai puoi dire che ti manda Le Maire ! Meravigliosa France ! A bientot !

    RispondiElimina
  2. ma che bellezza, che storia, che eleganza

    RispondiElimina
  3. Bonjour, mi saprebbe indicare la suite dove è stata scattata questa foto di cui...


    RispondiElimina
  4. Presentati in Promenade Des Anglais (rieccoci) postaci una foto di GDF seduto al posto di BB e ti sarà concesso di riutilizzare “una rossa dagli occhi verdi che lascia il segno” ad libitum.

    Marco

    P.S. : si richiede la descrizione di almeno una delle cene preziose alle Chanteclair in occasione del centenario

    RispondiElimina
  5. Vi ho mangiato quando lo Chef era Bruno Turbot ed il sommelier ho scoperto poi essere originario di Monte Guiduccio in provincia di Pesaro.
    Grande cena, una concentrazione di sapori mai ritrovata e mai riprovata. Esperienza indimenticabile.
    .
    Ciao

    RispondiElimina