sabato 18 giugno 2016

Dolce e salmastro


Marco 50&50

La maschera e il boccaglio entrano di diretto, da sempre, nel mio bagaglio a mano.
Adesso ho preso l'abitudine di portarli sempre con me, anche al ristorante.
Eravamo entrambi accoppiati, seduti agli angoli opposti della sala, ma gli opposti si attraggono, così come gli sguardi, lei nordica, probabilmente svedese, sedeva elegantemente e indossava un tubino nero d'ordinanza su tacco dodici, le gambe perfettamente unite.

A tratti, dalla mia postazione, attraverso la luce che mi colpiva di rimbalzo dopo aver accarezzato i vigneti, mi sembravano leggermente dischiuse, come le sue labbra, dischiuse, che bella parola.
Nel momento in cui è arrivato il piatto che avevo ordinato ho sentito il profumo del mare e una voglia irrefrenabile, così ho indossato maschera e boccaglio, mi sono tuffato e l'ho raggiunta.
Quando sono riemerso ero perfettamente asciutto, indossavo uno splendido completo verde acqua, forse, solo un po' troppo aderente.

Ma dove sei stato...qualcosa non va...sembravi altrove...
Sentendomi in colpa le ho risposto, nulla, tutto bene, abissi imperscrutabili...
Apprezzo la tua classe e la tua eleganza, ha continuato lei cambiando discorso, ma oggi fa davvero caldo, puoi toglierti la giacca se vuoi o, per lo meno, sbottonarla...
Preferisco tenerla, non solo per una questione di compostezza ma anche per un altro motivo, le ho sussurrato guardandola negli occhi, mentre lei, abboccando ai miei puntini di sospensione, mi ha chiesto, quale motivo...
Devo nascondere un'evidente erezione, le ho risposto versandole un calice di Cruperdu di Castello Bonomi

Oggi, al Vigneto di Grumello del Monte, poco prima che Eder violasse la fessura svedese, ho degustato un mini plateau di freschissimo pesce crudo ricco di ostriche, scampi, gamberi, carpacci, tartare, qualche tocco di colore e di sapore dato da accenni di frutta e verdura, salse coprenti e fuorvianti in accompagnamento non pervenute.

Dedico questo post a tutti quelli che, come me, almeno una volta nella vita, mangiando un'ostrica, uno scampo, del crudo di pesce, hanno affermato, o si sono sentiti dire, che meraviglia, che gusto iodato, che sentori salmastri e salini, sembra di sentire il mare.
Beh, oltre al mare ci ho sentito le onde, la spuma, gli spruzzi, la spiaggia, gli ombrelloni, la paletta, il secchiello, le formine, il profumo della vita e dell'amore e molto altro ancora...

M 50&50

Nessun commento:

Posta un commento