domenica 21 settembre 2014

Un petalo tira l'altro



Marco 50&50

Tempo fa un amico napoletano mi ha regalato una Tee shirt, questo post è dedicato a lui.

Forse oltre che mezzo toscano, sono anche mezzo partenopeo, almeno per  quanto riguarda la pizza e l'amore che da sempre nutro per questi quattro ingredienti, eh si perché per me, ma soprattutto per il disciplinare, oltre a pomodoro, mozzarella, olio e basilico non ci va altro.

...e così, se pur gratificato da un buon risotto o da un piatto unico a base di polenta, spesso mi ritrovo a cliccare il "Pignablog" alla ricerca di conforto, sarò malato, ma dalle foto delle "loro" pizze a volte sembra scaturire quel profumo inconfondibile che allarga il cuore, i pizzaioli napoletani all'opera accanto ai loro forni mi mettono di buon umore e una gran fame addosso.

In Campania non ci sono liste interminabili di pizze dagli improbabili accostamenti, tutt'al più qualche variante sul tema che serve solo a confermarci che, comunque la si giri, "una è la pizza", con la farcitura sopra è meglio.

Ci sarà un motivo se il disco della Regina ha più visualizzazioni di quello della Regina della disco...

Qui al nord, trovare una buona pizza è come sperare di fare pesca d'altura nella piscina condominiale, negli anni sono andato sicuramente in tripla cifra quanto a Margherite sfiorite nonostante  l'impegno profuso i risultati sono stati davvero scarsi, ma la ricerca compulsiva ogni tanto regala un piccolo premio di consolazione, quello che ci dà la forza di non chiudere definitivamente nell'armadio il completo da cacciatore di pizza.



Qui hanno un bel marchio VPN, verace pizza napoletana, si sono classificati primi al campionato del mondo  pizza napoletana STG, specialità tradizionale garantita e hanno un'ottima scelta di birre, non solo e soltanto la solita spina nel fianco, arrivare di sera senza prenotazione è impensabile, allora gioco d'anticipo...




Diventa inutile e pericoloso giocare a m'ama non m'ama con i petali per decidere quale pizza scegliere:
“Perciò nun' è cercate

sti pizze complicate

ca fanno male 'a sacca
e 'o stommaco patì... »

(Scritta nella pizzeria Da Michele)



Ha già scelto?
Una Margherita STG e una Porpora, grazie



Birra Rossa a bassa fermentazione otto gradi euro sei del Birrificio Lambrate, doppio malto non pastorizzata e non filtrata

Notevole Margherita STG ad altissima digeribilità, fragranza indiscutibile, nessuna sete notturna.



Mentre il cielo gioca col mare al più bell'azzurro del reame, il mio sogno ad occhi aperti si infrange sul cielo indefinibile sopra Villa Taverna e se un napoletano in ascolto ride o mi parla delle pizze che fanno a Napoli mi mangio lui e la sua pizza.




Poi, davanti ad un'altra villa un grosso cane nero mi invita nemmeno troppo gentilmente ad andarmene, che sia un incrocio con un molosso napoletano...

Il critico gastronomico percepì chiaramente un profumo inconfondibile prima di sentire, inaspettato,  il suono del campanello, chiese chi è, rivolto a se stesso e alla porta chiusa.
Margherita, si sentì rispondere
Non ho ordinato alcuna pizza, non lo faccio mai, diventano gommose raffreddandosi
Sono Margherita, mi apri?


M 50&50

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